Carlos Tavares, il ceo del Gruppo PSA ma anche il leader dell’Acea, l’associazione delle Case automobilistiche europee, ha attaccato di brutto Bruxelles durante il salone di Ginevra. Finalmente. E ancora una volta è stato chiarissimo. La decisione del Parlamento europeo di voler ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2030 mette a rischio tutto il comporto europeo dell’automobile con più di 10 milioni di lavoratori. La politica ha deciso di uccidere il diesel senza domandarsi le conseguenze che comporterà, non solo mettendo a rischio la piena libertà di movimento ma anche l’ambiente. La politica ha detto che tratta la mobilità con una leggerezza e un dilettantismo sconcertante. E come non dargli ragione. Il punto fondamentale è che la politica sulla mobilità gioca sporco cercando consensi rapidi senza approfondimenti. Si parla di auto elettriche ma in molte aree del mondo l’elettricità arriva ancora da centrali a carbone.
"C'è un clima di tensione tra i capitani dell'industria e i politici europei. Di fronte alla transizione energetica, non possiamo ragionare istintivamente. Non ho nulla contro i veicoli elettrici, ma se questa è l'opzione scelta, devi avere un piano strategico”. Le parole sono dure perché c'è probabilmente un'amarezza in Carlos Tavares come in altri Ceo: "Non siamo stati ascoltati, è un dato di fatto. Ed è probabile che molti politici europei sottovalutino l'attaccamento degli europei alla loro mobilità. I cinesi ci stanno aspettando..." Sulle elettriche ha detto che sul mercato adesso ci sono ma i clienti rimangono in attesa, perché troppi dubbi rimangono: la rete di infrastrutture di carica, il prezzo dell'energia, l'equilibrio reale sulle emissioni dal pozzo alla ruota, i loro alti costi. E' stato deciso di uccidere il diesel e improvvisamente le emissioni di CO2 aumentano di nuovo, ma fissiamo regole molto rigide su queste stesse emissioni, che espongono a multe. E dobbiamo andare a comprare le batterie in Cina!”. i cinesi ci aspettano con un sorriso e si fregano le mani per i guadagni che faranno. Tavares non ha escluso alleanze con FCA, GM e JaguarLandRover. Ha parlato anche del desiderio di mettere Peugeot sul mercato USA. Il Gruppo PSA solo cinque anni fa era sull’orlo della bancarotta, oggi è tornato forte, anche in Italia dove è il primo Gruppo straniero, grazie a questo uomo di sessant'anni che parla chiaro e nell'interesse di tutti a differenza della politica che legifera sempre più a favore di pochi ma passando come gran populisti. E noi ne sappiamo qualcosa: vengono dati ecobonus e libertà di movimento anche a vetture che la maggior parte non si può nemmeno sognare di poter possedere.