Mercedes F cell world wide tour
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9 aprile 2021

idrogeno: la Cina non sta alla finestra

La Cina apre le porte all’idrogeno.
 
Pechino sembra stia lavorando per avere in strada già nel 2025 10 mila automobili alimentate a idrogeno.
 
E per servirle realizzeranno più di 50 stazioni di rifornimento dedicate.
 
I numeri non sono certo importanti ma è un segnale che non va trascurato.
 
La tecnologia delle celle a combustibile per la trazione elettrica ha come principale vantaggio di poter ridurre le dimensioni del pacco batteria e quindi permettere di contenere il peso del veicolo così da renderlo molto più efficiente ma soprattutto quello di garantire grande autonomia e rifornimenti in tempi ridotti. Inoltre attenzione, permetterebbe di generare l’elettricità in macchina e non in centrali (termiche, nucleari, solari…).
 
L’apertura verso questa tecnologia da parte della Cina non va sottovalutata e denota ancora una volta come questo grande Paese non lasci nessuna porta chiusa ad alcuna tecnologia legata all’elettrificazione.
 
L’accelerazione che si sta osservando in tutto il mondo verso una elettrificazione sempre più spinta sta portando molti Stati a valutare e scegliere non solo cosa sia meglio da un punto di vista legato alla mobilità ma anche per quello che ci ruota attorno.
 
E uno dei temi più importanti di cui pochi ne parlano è quello proprio legato al reperimento dell’energia per muovere i veicoli.
 
Se tutti infatti andassero con auto elettriche ricaricabili attraverso una presa di corrente, è utopistico pensare che non si debba ricorrere al nucleare perché con le fonti alternative non ve ne sarebbe abbastanza. Quindi l’altra opzione sarebbe sempre quella della centrali termiche.
 
Con il sistema dell’alimentazione a fuel cell si risolverebbe quindi il problema.
 
In più ci sarebbe anche un altro vantaggio: negli ultimi vent’anni il dominio europeo sui motori a combustione ha di fatto relegato gli altri a ruoli da comparse mentre se cambiano le tecnologie possono loro diventare leader e lasciare ad altri ruoli decisamente meno importanti.
 
PS Nel 2011 ho partecipato al primo giro del mondo con un’auto alimentata a fuel cell. Era una Mercedes Classe B. Ho girato in lungo e in largo la Cina su strade buone e cattive e l'esperienza è stata più che positiva. Prima, avevo organizzato nel 2008 negli Usa, un confronto per la Rai tra tutti i sistemi di alimentazione e avevo inserito anche due auto a idrogeno, una di Nissan e una di Volkswagen con relativo camion per i rifornimenti. Anche in questo caso, le due auto uscirano a testa alta. Tante altre vetture prototipo sempre alimentate con idrogeno ne ho guidate. Non per giri brevi ma per tanti e tanti chilometri. Il giudizio è sempre stato positivo, escluso per le BMW che iniettava l’idrogeno liquido in un motore a scoppio! Una soluzione poco efficiente, che infatti non ha avuto seguito. Allo scarico delle auto a idrogeno esce praticamente vapore e come prestazioni, autonomia…non ho mai registrato particolari mancanze rispetto a un’auto termica. Certo, sono più complesse, pesanti, ma la tecnologia c’è, andrebbe solo affinata. Mercedes, Toyota e Hyundai sono tra i costruttori che si sono più impegnati e lo sviluppo degli ultimi loro modelli è davvero tangibile con passi in avanti rispetto a dieci anni fa non da giganti ma comunque appaganti, tanto da far dire che un pensiero serio merita. E forse per questo, oggi i cinesi non vogliono stare alla finestra.

 

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