Bruxelles
A proposito di...
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20 maggio 2022

quanto è distante Bruxelles

A Bruxelles decidono molto del nostro presente e futuro.
704 sono i membri con altrettanti menti pensanti.
L’ultima, in ordine di tempo, sta riguardando la decisione di non farci più viaggiare con motori termici bensì elettrici.
Per verificare cosa significhi oggi, giugno 2022, viaggiare da Milano a Bruxelles con un’auto a benzina, diesel, ibrida ed elettrica ma anche plug in ci siamo messi in viaggio.
Con l’auto a benzina in 8 ore si è percorsa la distanza tra Milano e Bruxelles con un solo rifornimento. Per un consumo medio di 1 litro ogni 14 chilometri.
Con l’auto a gasolio si sono impiegate 7 ore e 50 minuti, in quanto non si è fatto alcun rifornimento. Per un consumo medio di 1 litro ogni 19 chilometri.
Con l’auto ibrida plug 8 ore e dieci minuti perchè si sono dovuti fare 2 rifornimenti in quanto il serbatoio della benzina è più piccolo e si è consumato di più, 13 km/l e c’è da considerare anche che si sono bruciati letteralmente oltre 10 kWh di energia caricati la notte prima della partenza lasciando tra l’altro l’auto ben 6 ore attaccata alla spina.
E con l’auto elettrica? Ci sono volute 14 ore perché è stato necessario fare tre ricariche e si doveva andare più piano. Il consumo? Circa 170 kWh di energia. Tra l'altro per raggiungere una colonnina si è dovuto rinunciare all'aria condizionata per riasparmiare energia.

A fronte di ciò l’auto che ha consumato meno e ha impiegato meno tempo è stata quella a gasolio con tecnologia Common Rail.

Quest’anno il sistema Common Rail compie vent’anni. Pensato in Italia e industrializzato in Germania, da Bosch, è il sistema che più ha garantito minori consumi con maggiori prestazioni nella storia della mobilità. Mai si dimentichi che ha permesso di aumentare la potenza anche di un 50% con consumi inferiori sempre del 50%. Niente ha comportato tanti vantaggi. E se si guarda il mondo elettrico viene tristezza perché l’elettrificazione in oltre dieci anni non ha portato alcun vantaggio prestazionale e riduzione di consumo degno di nota.

La tecnologia Common Rail ha permesso all’industria europea di conquistare l’assoluta leadership mondiale per oltre dieci anni e nonostante sia stata anche utilizzata da Gruppi extra UE nessuno è mai riuscito ad eguagliare i risultati delle aziende UE. Il Common Rail ha permesso di arrivare ad avere all’Europa il parco circolante meno impattante al mondo, se si considerano i veicoli più venduti in USA e Cina con quelli europei. Il rapporto arriva addirittura a 1:2, cioè un automobilista europeo impatta la metà di uno statunitense, ma nonostante tutto questo, Bruxelles continua a spingere verso una tecnologia che allunga i tempi dei trasferimenti, richiede molta energia e impatta non poco sull’ambiente perché obbliga a pesi sensibilmente maggiori; un’auto elettrica rispetto a una termica pesa anche 600kg in più.

Molti cittadini europei vengono spinti verso il mondo dell’elettrificazione ma ogni volta che si mette a confronto con quello esclusivamente termico esce perdente.

Oggi siamo nella stessa situazione del 1987 quando in Italia si votava per il nucleare. Dobbiamo decidere cosa vogliamo.

Le auto costano sempre di più. Le Case automobilistiche producono meno ma guadagnano sempre di più.

La Ue ha lanciato in queste ore il piano RePower Eu con la volontà di obbligare a mettere pannelli solari su tutte le case. Ci vogliono batterie anche per le case, per stoccare l’energia, energia solare che non è costante. Tutti componenti che possono venire assemblati in Europa e avere una etichetta made in eu ma attenzione perché tecnologia e maggior parte dei componenti arriva da lontano. E là son in tanti a fregarsi le mani. Inoltre bisogna anche non sottovalutare il consumo degli inverter, delle centraline... e l'impatto sia per la produzione sia per lo smaltimento.

L’Europa cade da una dipendenza ad un’altra ma questa volta aumentando ancor più i rischi. E quello che più fa rabbia è che non anticipa ma gioca in estrema difesa con tutti gli ulteriori rischi di un gioco tanto pericoloso. Scopre solo ora con la guerra dell'Ucraina di dipendere troppo da altri e che bisogna approntare piani in quattroequatttrotto: ma prima non se ne erano accorti? E pesano che voltando sull'elettrificazione non si cada dalla padella alla brace se non si fa nucleare? Il solare e le fonti alternativa non bastano. A meno che non si ridimensioni i consumi degli europei, magari anche riducendo i loro spostamenti. E da qui il motivo per cui molte Case automobilistiche tagliano drasticamente i numeri della produzione.

Quello che comunque oggi è oramai acclamato, ulteriormente dopo questa prova, è che Bruxelles sarebbe vicina ma se passa la mobilità elettrica diventa tanto più lontana.

PS Andando accelerati, con punti di 150-160 km/h in Germania, naturalmente, l'auto a gasolio percorreva con un litro 18 km, la benzina e la ibrida 11 km e all'elettrica 50 kWh non bastavano per fare 200 chilometri! Dopo lo slow food arriva il tempo dello slow move.  

 

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