Green deal europa 2021 blocca auto benzina e diesel
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17 luglio 2021

stop alle auto termiche: riflettiamoci sopra

La proposta di bloccare le auto con motore a combustione in Europa, benzina, diesel, ibride, gpl… se avverrà, sarà con l’aiuto della legge.
 
Questo deve far riflettere non solo da chi siamo governati ma soprattutto che cittadini vogliamo essere.
 
Chiunque, dotato di un minimo di buon senso, capisce che nel momento in cui i veicoli elettrici saranno competitivi sotto tutti gli aspetti (prezzo, prestazioni, efficienza, impatto ambientale…) rispetto alle auto con motore termico, saranno gli stessi acquirenti ad indirizzare su di essi i loro acquisti.
 

Ma il buon senso non sembra sia patrimonio di tutti, perché c'è chi vuole arrivare a spingere una tecnologia a discapito di un’altra tramite legge e sussidi. Tra l'altro senza nessuna conoscenza in merito. Perchè questi stessi che stanno spingendo sulla mobilità 100% eleltrica solo due anni fa si erano entusiasmati della tecnologia plug in che in molte circostanze porta a consumi ed emissioni anche doppi rispetto a un'auto tradizionale. 
 

Ignoranza e furbizia sono due ingredienti letali  e se cambio tanto radicale verrà imposto proprio grazie a questi due pessimi vettori, il business di molti interessati aumenterà in modo esponenziale.
 
Pensate solo che in Europa da decenni il mercato dell’auto è di sola sostituzione ma con un intervento legislativo da cartellino rosso si dovrà cambiare per… poter circolare come negli ultimi tempi in diverse regioni e i numeri delle vendite esploderanno. Come anche l’impatto ambientale. C’è chi ipotizza che da 14-15 milioni di veicoli venduti nuovi l’anno in europa si possa anche salire a 30 milioni!
 
Non è quindi un caso che il N.1 del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess, sia felicissimo se viene obbligata la scelta della mobilità elettrica e non a caso su Twitter, ha scritto: "il GreenDeal europeo rappresenta un'opportunità!" L'elettrificazione sarà accelerata ancora una volta e supportata da obiettivi vincolanti per le infrastrutture di ricarica”.
 
Diess in un secondo post: “Il gruppo Volkswagen è pronto: nel 2030, la quota di auto elettriche nel nostro parco auto europeo sarà di circa il 60%. In Germania, raggiungerà probabilmente il 75%. Entro il 2030, la mobilità elettrica sarà dominante in tutti gli Stati membri dell’Ue!”
 
La posizione di Volkswagen è quindi chiara e a favore della proposta di bloccare le auto a combustione prima possibile, così potrà continuare anche ad ottenere quegli incentivi senza i quali le sue auto elettriche nessuno comprerebbe perché troppo costose.
Pensate solo in tempi recenti alla Volkswagen Up! elettrica il cui listino era superiore ai 22 mila euro ma che in molte parti del nostro Paese si poteva avere (grazie ai soldi dello Stato e delle Regioni che siamo noi) a 7 mila euro!
 
Ma oltre all’elevato prezzo delle elettriche che viene compensato dagli aiuti di Stato c’è anche il problema dell’efficienza legata al loro peso smodato (molte elettriche si beveno anche 18-20 kWh per fare soli 100 chilometri!!!) e quello della rete di ricarica e dell’energia per servirle.
 
Proprio su questo punto la proposta UE “Fit for 55” non dice nulla, non presenta un piano energetico, glissando sulla necessità del nucleare.
 
Oggi è davvero da sperare che i cittadini europei decidano se vogliono essere liberi o comandati-schiavizzati con i soldi loro.
 
Se vogliono vivere in un mondo dove il meglio vince e si impone senza aiuti o se al contrario preferiscono l’assistenzialismo che fa rima con comunismo.
 
Che tutti abbiamo visto come è andato a finire.

 

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