I decisori europei sono impegnati nel voler raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Per raggiungere il traguardo che si sono posti hanno puntato sulla mobilità elettrica e hanno legiferato affinché a partire dal 2035 potranno essere immatricolati solo le auto e i veicoli commerciali leggeri che non producono alcuna emissione di CO2 allo scarico. Ma attenzione: i carburanti rinnovabili (FAME, HVO, E85, Benzina Rinnovabile, BioLNG/CNG), già ampiamente diffusi e in commercio in tutta Europa e non solo, offrono un grande potenziale in qualità di carburanti a basso impatto ambientale per i veicoli a combustione interna, milioni dei quali continueranno a circolare anche nel 2035. Molte aziende già oggi devono documentare all’interno del bilancio di sostenibilità in modo affidabile l'impronta di carbonio dei loro veicoli, per soddisfare i requisiti di legge e i propri obiettivi di sostenibilità.
Attraverso la piattaforma Digital Fuel Twin, Bosch offre una soluzione basata su cloud per tracciare e certificare digitalmente le informazioni dettagliate del carburante utilizzato nel veicolo lungo l’intera catena di fornitura e le emissioni di carbonio prodotte. In collaborazione con i produttori di carburante e gli operatori delle stazioni di rifornimento, le proprietà rilevanti del carburante utilizzato nel veicolo vengono archiviate digitalmente come un gemello virtuale in una data room protetta nel cloud. Luca Gastaldo Sales Manager Connected Services Bosch Mobility. Alla pompa di carburante, una “stretta di mano digitale”, cioè uno scambio di dati tra il veicolo, la stazione di rifornimento e il cloud, documenta con precisione che tipo di carburante ha ricevuto il veicolo e in che quantità. Sulla base di questi dati, gli utenti e le aziende ricevono informazioni affidabili e certificati che documentano la reale impronta di carbonio dei loro veicoli (CO2 per litro). Oltre a tracciamento e certificazione dell’utilizzo di carburanti rinnovabili, in futuro, potranno entrare in piattaforma anche nuove tipologie di carburanti a zero emissioni quali e-fuel e idrogeno ma sarebbe importante ci fosse anche l’energia elettrica per capire da quale fonte arriva. Perché in Europa sono tanti ancora a servirsi di carbone per produrla. E ci vorrebbe anche un controllo sulle emissioni di queste centrali perché alcune potrebbero risultare anche meno impattanti di quelle che producono energia magari con gas che deve attraversare l’atlantico…