WARNING
4 ottobre 2018

Attenzione alla Co2

L’Europa o meglio il Parlamento Europeo vuole ridurre le emissioni di co2. Ieri è stato votato un taglio delle emissioni dei nuovi veicoli al 20% entro il 2015 e del 40% entro il 2030! Il provvedimento verrà discusso il prossimo 10 ottobre per poi essere nuovamente votato e quindi varato. Per fare ciò la strada apparentemente migliore risulta quella di introdurre più veicoli elettrici possibili sul mercato ma anche aumentare la presenza nei listini delle ibride plug in. Ciò perché sono le vetture che apparentemente emettono meno. Si è scritto apparentemente perché sulla carta sono vincenti ma nell’uso no. Ciò perché le elettriche vengono considerate a zero emissione quando così non è, perché l’energia per alimentarle non è a zero impatto; le ibride plug in perché hanno un ciclo di omologazione che le favorisce e non di poco.

emissione co2 regole europee

Altro che scandalo del dieselgate! Giusto per avere un’idea a chi non ha mai portato una plug in, si ricorda che con una ibrida plug in come la Golf GTE in un viaggio da Milano a Madonna di Campiglio, quindi con città, autostrada e montagna, si fanno 11 km/l; con una Golf Diesel si è attorno ai 16 km/l! C’è una differenza di consumo di ben 9 litri, a favore non della ibrida plug in ma della diesel!!! Ma la cosa incredibile è che la plug in viene omologata con emissioni di co2 a 40 grammi mentre la diesel al doppio! Attenzione che tutto ciò vale per tutte le plug in, di tutti i costruttori. Inoltre si pensi da dove arriva l’energia elettrica per servirla, la produzione e lo smaltimento delle batterie, il peso maggiore e i componenti in più di cui necessitano, il ciclo vita molto più breve… Pensate a quando vi dura la batteria dell’avviamento motore e dei servizi o quella del vostro telefonino. Difficilmente più di cinque anni. Il Parlamento Europeo sta quindi prendendo lucciole per lanterne, con tutte le drammatiche conseguenze del caso, anche perché le emissioni di co2 sono tornate a salire. Guarda caso da quando c’è stata la presa di posizione contro i motori a gasolio che sono i più virtuosi. Importante è anche non perdere di vista il tema economico in quanto la mobilità elettrica necessita di componenti che prevalentemente vengono fatti fuori dal Vecchio Continente e per quanto riguarda le materie prime, queste sono in mani cinesi (litio e cobalto). Ultima nota: Amnesty sta mandando un messaggio che ricorda quanti maltrattamenti subiscono i bambini nell’estrazione delle materie prime necessarie per produrre le batterie dei telefonini in Congo. Anche questo dovrebbe aiutare a far riflettere. Infine non si taccia nemmeno che a causa delle nuove normative sulle omologazioni tutti i mercati stanno subendo sbandate nelle immatricolazioni mai avvenute prima nella storia dell’auto: lo scorso settembre, ad esempio, la Germania ha registrato una flessione superiore al 30%, anche in Italia abbiamo avuto un meno a due cifre, -25%. E altro dato preoccupante, il Diesel è sceso sotto il 30%. Per quanto riguarda i veicoli elettrificati invece c’è crescita ma su quote sempre molto basse.