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31 luglio 2017

Come si muove il mondo

„Entro il 2050, almeno il 70% della popolazione mondiale vivrà in città. La popolazione rurale si ridurrà a 2,8 miliardi di persone entro il 2050.„ Entro il 2030 vi saranno nel mondo 41 megalopoli. In Europa le automobili dovranno rimanere al di fuori dei confini delle città. Nel 2025 gli ingorghi stradali nelle principali città europee genereranno costi annuali pari a circa 208 miliardi di euro. Questo dato potrebbe anche aumentare, in quanto entro il 2050 oltre l'82% degli europei vivrà in città. L'auto nella polvere, la bici sugli scudi complice quanto sta succendo al nord. Gli abitanti di Amsterdam percorrono due milioni di chilometri in bicicletta ogni giorno. Ciò corrisponde al 60% di tutti i viaggi effettuati nel centro della città. Anche a Copenaghen le biciclette sono un mezzo di trasporto di massa: qui il 45% della popolazione ogni giorno va in bici al lavoro o all'università.

Mobilità nel mondo

Bollini ambientali in Germania, tasse di congestione a Londra e Milano, divieti di circolazione per i veicoli vecchi a Parigi: decine di metropoli europee stanno limitando il traffico dei veicoli nelle zone centrali. L'obiettivo è sempre lo stesso: ridurre l'inquinamento da particolato e ossidi di azoto. Negli Stati Uniti gli ingorghi stradali costano oltre 120 miliardi di dollari. Nel 2003, per la prima volta, il numero di veicoli immatricolati negli Stati Uniti superava quello delle persone con patente di guida. Negli Stati Uniti, i guidatori delle dieci città con più traffico passano circa 42 ore all'anno negli ingorghi stradali, con una perdita di 121 miliardi di dollari in termini di tempo e carburante. Per ridurre la quantità di traffico, gli Stati Uniti hanno creato le prime corsie carpool nel 1961. Attualmente, la rete si estende per circa 5.000 chilometri. Anche denominate corsie con alto numero di persone a bordo (HOV, High Occupancy Vehicles), le corsie carpool possono essere utilizzate unicamente se vi sono due, tre o più persone a bordo dell'auto. Le automobili a Tokyo viaggiano a una velocità media di 15 chilometri all'ora. Nonostante la rete stradale metropolitana si estenda per oltre 22.000 chilometri e le biciclette costituiscano un 14% del suo traffico, Tokyo possiede solo 11,6 chilometri di piste o piste ciclabili. In Giappone vi sono 61 milioni di veicoli e decisamente troppi pochi parcheggi. Le città come Tokyo consentono alle persone di acquistare automobili solo se possono provare di avere un luogo in cui parcheggiarle.  Per mantenere il traffico sotto controllo, l'idea è stata quella di creare un'intera nuova classe di veicoli: le kei car. Queste automobili presentano una lunghezza inferiore ai 3,4 metri e hanno un motore dalla cilindrata inferiore a 0,66 litri.    Alla fine del 2015 vi era un totale di 279 milioni di veicoli sulle strade cinesi, dei quali 172 milioni erano automobili. Il governo cinese offre cospicue sovvenzioni a chi viaggia in tram. A Pechino, i tram trasportano 10 milioni di passeggeri al giorno, pari al 44% dei viaggiatori. Ogni mese Shanghai concede solo 9.000 targhe per le auto nuove. A seconda del distretto, le targhe possono costare fino a 8.000 yuan, o più di 10.000 euro.Spesso sono perfino vendute all'asta al miglior offerente. Oltre 40 città in India hanno già più di un milione di abitanti. Con una crescita demografica annuale di 15 milioni di persone, l'India presenta il tasso di crescita più rapido al mondo. Sulle strade dell'India circolano circa 125 milioni di veicoli a due ruote, (il 70% dei veicoli del paese). La città di Ahmedabad è riuscita a ridimensionare il suo traffico motorizzato migliorando e investendo nelle sue infrastrutture di trasporto. Attualmente, il 58% dei viaggi vengono effettuati con modalità di trasporto pubblico e non motorizzato. I livelli di inquinamento in città come Lima, Città del Messico e Santiago del Cile sono tra i peggiori al mondo. Per questo motivo, le principali metropoli dell'America Latina stanno lanciando idee di trasporto sempre più innovative. Nelle caotiche megalopoli del Sud America, il boom della funivia urbana non mostra segni di indebolimento. La funivia non solo occupa meno spazio, ma costa anche dieci volte meno di una metropolitana o di un'autostrada. Il Messico ha inaugurato la sua prima funivia urbana nel 2016. Le funivie aeree hanno sostituito diverse migliaia di minibus. Prima dell'iniziativa messicana, Colombia, Bolivia, Brasile e Venezuela avevano già introdotto il concetto di "strada sospesa nell'aria". Dieci chilometri: questa è la lunghezza della funivia più lunga del mondo, che si estende da La Paz, capitale boliviana, alla città vicina di El Alto. Questa riduce di un'ora i tempi di viaggio per i passeggeri e assesta un colpo all'inquinamento. Vi è in programma di ampliare la rete della funivia fino a 30 chilometri entro il 2019. Se a fronte di tutto ciò si pensa che l'auto sia arrivata alla fine della sua corsa non è così perché c'è l'opzione alimentazione elettrica che potrebbe farla risorgere nelle megalopoli e per questo tanti investono ma c'è anche chi inizia a pensare che bisogna decongestionare le città attraverso una delocalizzazione sia delle abitazioni quindi un ritorno alle periferia con relativa rivalutazione sia portando fuori molte realtà che danno impiego. Sempre sul tema se l'auto avrà futuro non va poi sottovalutato il grande mercato Africa ai nastri di partenza e quello indiano ormai consolidato. 

Come ci muoverà in città