DS8 è la nuova ammiraglia 100% elettrica del Gruppo Stellantis. DS8 poggia sulla piattaforma STLA Medium. La versione top di gamma ha due motori elettrici, trazione quindi integrale e dispone di ben 367 cavalli come potenza di sistema. La velocità massima? 190 km/h. L’autonomia? Dichiarata più di 700 chilometri grazie a una super batteria da 97,2 kWh netti da 400 volt. La DS8 è lunga 4834 mm, a vuoto pesa qualcosa come 2289 kg, ha un volume del bagagliaio di 589 litri. Da 0 a 100 accelera in 5.8 secondi. Il design esterno è molto carico; all’interno spicca il volante con razze a X, i francesi insistono nel volerlo reinventare. Vi ricordate quando l’hanno scollegato dal mozzo sulla C4 un po’ di anni fa? Anche questo della DS8 è scomodo, ma tanto scomodo. I sedili hanno poggiatesta incorporato. A livello di visibilità c’è un montante posteriore troppo generoso e il tetto che degrada in modo deciso per chi anche è solo passeggero posteriore mette un po’ d’ansia.
Altra particolarità: le maniglie delle porte anteriori incassate nelle portiere escono autonomamente quando richieste, mentre quelle posteriori sono integrate nel montante C. Entrambe poco pratiche. L’auto ha un coefficiente di penetrazione notevole, 0,24 grazie anche a flap mobili. La DS8 si ricorda essere figlia dell’ex Ceo di Stellantis, Tavares. Sulla stessa basa ha deliberato anche la futura Lancia Gamma, che dovrebbe arrivare sia ibrida sia elettrica. La versione 100% elettrica della DS8 oltre al prezzo (oltre 70 mila euro) e al peso elevato presenta un sistema di ricarica poco performante perché oltre i 160 kW non va. Quindi se in autostrada ci si deve rifornire sulle colonnine fast charge i tempi sono più lunghi rispetto a molte rivali che possono ricaricarsi anche a 270 kW, come la Porsche Taycan. Si ricorda che le Tesla ricaricano a 250 kW. In estrema sintesi la DS8 è un’altra auto di cui non si sentiva la mancanza.