Ferrari F8 Spider
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9 settembre 2019

Ferrari F8: arriva quella con carrozzeria aperta

A essere davvero onesti l'ultima nata di Casa Ferrari, la F8 Spider, è una evoluzione della 488 Spider con potenza del V8 turbo portata a 720 cavalli. 

 

La F8 Spider che sostituisce la 488 Spider oltre al propulsore, in grado di erogare 50 cv in più, è più leggera di 20 kg ma attenzione che sulla bilancia è ancora più pesante di 20 kg rispetto alla versione 488 Pista Spider. Ciò perché è una evoluzione e non una Ferrari totalmente nuova nonostante il nome completamente diverso possa trarre in inganno.

 

Chiarito ciò, la F8 Spider è in grado di erogare 720 cv a 8.000 giri/minuto. La coppia massima è incrementata a tutti i regimi, fino a 770 Nm di picco a 3.250 giri/minuto. Per ottenere l’incremento di potenza di 50 cv in più rispetto alla 488 Spider, la nuova linea d’aspirazione è di diretta derivazione della 488 Challenge. Nella F8 Spider, le prese aria motore sono spostate dalla fiancata alla zona posteriore, ai lati dello spoiler soffiato dove sono direttamente collegate con l’ingresso aria motore. In questo modo, in Ferrari sostengono sia stato possibile ridurre drasticamente le perdite di carico, aumentando la portata del flusso d’aria e conseguentemente della potenza. Il flusso d’aria inoltre beneficia di maggiori pressioni dinamiche, grazie alla forma dello spoiler posteriore.


La strategia “Wall Effect” sul limitatore di giri, rappresenta un altro passo avanti verso l’estremizzazione delle prestazioni del motore. La nuova strategia porta il propulsore a raggiungere il regime massimo non più con un controllo graduale del limitatore, bensì tagliandolo sulla soglia limite di 8.000 giri, massimizzando la disponibilità della potenza in uso fortemente dinamico e conseguentemente migliorando il tempo su giro. Si conferma anche per questo modello la strategia del Variable Torque Management in funzione delle marce. Per adattarsi allo spirito sportivo della vettura, tutte le marce raggiungono la coppia massima ad alti giri, per una sensazione di allungo continuo fino alla zona rossa del contagiri. La coppia massima aumenta rispetto alla 488 Spider di +10 Nm ed è disponibile fin dai primi regimi di rotazione. Questa è una indicazione importante: infatti ai motori turbo ad alte prestazione si è sempre imputata una erogazione piatta e quindi poco emozionale ma anche non molto coinvolgente e nella guida sportiva non certo appagante che in confronto agli aspirati nella guida su strada e non in pista crea anche qualche problema. Ebbene con questa soluzione dovrebbe tornare l’allungo.  

 

Il motore della Ferrari F8 Spider eredita dalla 488 Pista efficaci soluzioni di alleggerimento, che permettono di ridurre il peso del motore di -18 kg rispetto alla 488 Spider. La riduzione peso delle masse rotanti e non statiche come le bielle in titanio, l’albero motore e il volano, permette al motore di salire di giri più rapidamente, tanto che il pilota può rendersene conto guardando la velocità della lancetta contagiri, soprattutto nelle cambiate e nelle brucianti accelerazioni a marce basse. La riduzione del peso delle masse rotanti permette una diminuzione dell’inerzia del 17%. Collettori di scarico in Inconel derivate dal 488 Challenge contribuiscono a una riduzione di 9,7 kg del peso del motore. Il layout dello scarico è stato inoltre interamente modificato a partire dall’uscita dell’aria delle turbine fino ai terminali, con l’obiettivo di definire un sound unico e dedicato per questa vettura. Il risultato è un motore con un timbro inconfondibile, migliorato sia in termini di intensità che di qualità del suono. La linea di scarico è completata dal filtro antiparticolato (GPF), in rispetto alle nuove normative di omologazione.

 

Disegnata dal Centro Stile Ferrari, la Ferrari F8 Spider continua quella impostazione iniziata con la F8 Tributo, tendente a rappresentare un nuovo linguaggio di design, sempre fortemente orientato alla sportività e funzionale alle performance aerodinamiche. Nella fase progettuale di una spider, la scelta della tipologia di tetto è l’elemento fondamentale del design. Ferrari ha scelto già da alcuni anni di utilizzare una copertura rigida a beneficio del comfort seppur si paghi qualcosa in termine di peso e distribuzione delle masse quando l’auto è aperta. 

La chiave di volta del progetto è stata quella di spostare la linea di separazione fra corpo vettura e tetto dal punto di cintura in corrispondenza della spalla degli occupanti, come normalmente avviene, a sopra il montante. In questo modo il tetto diventa un oggetto di spessore contenuto e a sviluppo prevalentemente bidimensionale, che è possibile suddividere in due parti da alloggiare sopra la parte anteriore del motore. Il tetto impiega soltanto 14 secondi per abbassarsi o alzarsi e l’apertura e la chiusura possono avvenire anche con vettura in movimento, fino a una velocità di 45 km/h.

 

L’obiettivo posto al Centro Stile Ferrari per la F8 Spider, era quello di disegnare un tributo stilistico al motore V8 Ferrari, evolvendo in chiave aperta i contenuti della F8 Tributo e traendo ispirazione dai modelli scoperti a motore centrale-posteriore più iconici di sempre, contraddistinguendo in modo significativo la vettura con uno stile più sportivo e funzionale all’aerodinamica.

La vista anteriore della vettura è fortemente caratterizzata dall’introduzione dell’ S-Duct. Attorno a questa soluzione, tutti gli elementi sono stati ridisegnati per evidenziarne le principali funzioni aerodinamiche. L’esempio più evidente è il faro anteriore, nuovo e a LED, dalle forme più contenute e sviluppato interamente in orizzontale.

E’ stato ridisegnato interamente lo spoiler, più grande; avvolge i fanali posteriori, abbassando visivamente il baricentro della vettura e permettendo anche il ritorno al classico doppio faro incastonato nell’alloggiamento dello stesso colore della carrozzeria, richiamando il disegno delle prime berlinette 8 cilindri come la 308 GTB.

Il trattamento del cofano motore è una delle peculiarità distintive della F8 Spider.

Il tema a “MANTA” (tema a T) del cofano posteriore della F8 Spider si caratterizza da una schiena centrale che parte dal lunotto e scivola sino a sparire sotto l’ala dello spoiler soffiato, assecondando il movimento dei flussi d’aria. 

Le due ali che nascono dal volume centrale si connettono armoniosamente al corpo vettura dando un senso di continuità in tutte le viste.

Allo stesso tempo questi elementi rimangono sospesi creando uno sfogo d’aria sottostante che facilita una maggior dissipazione del calore proveniente dal motore. In tal senso lavorano anche le tre feritoie scolpite sugli elementi laterali che completano il cofano, evocando così lo stile iconico del lunotto della versione coupé.

Gli stessi elementi trattati in nero contribuiscono al contenimento del peso totale e garantiscono una chiarezza visiva del disegno.

Le creste che partono dai volumi prominenti delle pinne del tonneau fluiscono sinuosamente verso il posteriore e si innestano sullo spoiler. Quasi un’interpretazione dei supporti a “collo di cigno’’ delle vetture di Formula 1, conferendo alla vettura una forte connotazione sportiva. 

 

Gli interni della F8 Spider mantengono il classico tema di stile a “cockpit”, caratteristico delle 8 cilindri a motore centrale-posteriore. Una concezione che vede la perfetta simbiosi tra pilota e abitacolo, come in F1, con il posizionamento di tutti i comandi sul volante di nuova generazione. Nuovi anche i sedili sportivi.

La plancia è impreziosita da una vela di alluminio che sostiene il satellite centrale e prosegue all’interno della plancia stessa. Sempre nell’ottica di alleggerimento visivo, una venatura in fibra di carbonio divide la parte superiore dalla parte inferiore, snellendo l’intero corpo plancia. Questa venatura ospita inoltre il display passeggero touchscreen opzionale da 7 pollici e la plancia è completata dal classico quadro strumenti con contagiri centrale.

Il tunnel è ben separato dalla plancia e si incassa al di sotto di essa sempre per amplificare la sensazione di leggerezza della vettura. Sul tunnel è installato il nuovo bridge, scultura prominente e otticamente fluttuante, che ancor di più snellisce gli interni della vettura. 

Sul design c'è da dire che l'auto piace perché ha certe rotondità e morbidezze che ricordano le bellissime Dino con l'aggiunta di strappi e tagli degni di Lucio Fontana. E denota pienamente le due anime Ferrari in perenne conflittualità: quella della bellezza e quella della tecnica, che devono poi trovare un passo comune o meglio entrambi scendere a compromessi per il migliore risultato possibile per entrambi. Sugli interni invece si poteva fare qualcosa di meglio: dai tasti alla plancia sfuggente fronte guidatore ma anche sul volante.  

 

La F8 Spider integra lo stato dell’arte, in termini di soluzioni aerodinamiche, innovazioni e know-how Ferrari, acquisito anche grazie all’impegno nei campionati GT e Challenge, e lo perfeziona per creare la scoperta di serie a motore centrale-posteriore con il più alto livello di prestazioni accessibili a ogni tipo di pilota.

Nella F8 Spider, il posizionamento dei radiatori anteriori, con inclinazione invertita rispetto alla 488 Spider, rappresenta un beneficio in termini di raffreddamento ma contemporaneamente riduce le superfici utili sul fondo per la generazione di carico. Per questo motivo si è reso necessario riprogettare la geometria delle canalizzazioni per la dissipazione dell’aria calda, per generare comunque il massimo livello di carico e allo stesso tempo ottenere una diminuzione di resistenza dovuta alla positiva interazione dei flussi in uscita dal radiatore con la ruota anteriore. Il risultato è un miglioramento dell’efficienza globale della vettura del 10% a confronto con la 488 Spider.


Le prestazioni assolute sono significativamente più elevate rispetto alla 488 Spider, grazie all’aumento di potenza, alla riduzione del peso e al miglioramento del coefficiente aerodinamico. Vengono rese fruibili a un numero più ampio di guidatori grazie ad accorgimenti di dinamica veicolo che favoriscono la facilità e confidenza di guida al limite, come ad esempio il volante con corona di diametro ridotto e il nuovo sistema di attuazione Ferrari Dynamic Enhancer Plus, che si integra nel concept SSC, giunto alla versione 6.1. 

Per raggiungere l’obiettivo di fruibilità delle prestazioni, gli ingegneri Ferrari hanno lavorato all’integrazione delle performance di motore e aerodinamica con l’ultima evoluzione dei sistemi di controllo. Il Side Slip Control, che migliora l’abilità del pilota a gestire la guida al limite rendendo l’esperienza più divertente, è presente in questa vettura nella versione 6.1. Il passaggio dalla versione 6.0 a 6.1 è legato all’estensione del sistema di controllo Ferrari Dynamic Enhancer alla posizione Race (FDE+). 

L’FDE è il controllo di dinamica laterale che utilizza un canale di comando collegato alla pressione idraulica dell’impianto frenante. Ha debuttato sulla Ferrari 488 Pista ed è poi stato adottato sulle 488 Pista Spider. Nella versione FDE+, viene esteso in termini di funzionalità prima sulla F8 Tributo e ora sulla F8 Spider. Il sistema di controllo, già operativo in condizioni di percorrenza e uscita curva (ma non in frenata), agisce anche in condizioni di bassa aderenza e con il Manettino in posizione Race.


 

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