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7 maggio 2020

realtà virtuale al servizio del potenziale acquirente

Di questi tempi molti sono convinti che la realtà virtuale possa giocare un ruolo da protagonista nella scelta dell’auto.
 
Molte aziende stanno spronando i propri concessionari nel farne grande uso e anche la comunicazione inizia ad abusarne complice il distanziamento causato da Covid-19.
 
Ma, attenzione, perché un conto è vedere un altro toccare. 
Soprattutto di questi tempi dove il marketing, scienza atta a far apparire quello che non è, è sulla cresta dell’onda.
 
L’acquisto dell’auto è un investimento importante, uno dei più impegnativi per ogni individuo, con conseguenze che si riflettono anche sugli altri: perché se uno prende un’auto che frena meno bene di un’altra, ad esempio, nel caso malaugurato di incidente andrà ad incidere pesantemente sul bene più prezioso di ognuno, la vita!
 
In questi anni dove tutto è stato vissuto di corsa si sono persi molti valori e c’è chi ne ha approfittato non poco cercando di gettare fumo negli occhi a chi guarda la sostanza.
 
Come sempre si è detto su Overmobility è importante tenere in considerazione che non tutte le auto sono uguali, che ci sono quelle che vanno meglio e allora: perché non prendere il meglio?
 
Quindi attenzione alla realtà virtuale perché è un ulteriore filtro che non fa vedere chiaramente e può portare a farsi idee sbagliate.
 
Facciamo un esempio concreto: un costruttore con la realtà virtuale annuncia: "si potranno apprezzare le dimensioni della nuova vettura, dotata di un abitacolo più spazioso ed ergonomico con sedili anteriori più larghi e 50 mm in più a disposizione dei passeggeri dei sedili posteriori”.
 
Ma come ci si può rendere conto dello spazio con la realtà virtuale? Cosa significa avere sedili più larghi e soprattutto rispetto a cosa? Al modello precedente? Alla concorrenza?  
Un potenziale acquirente viene rapito dalle immagini della realtà virtuale, sente la campana tutta positiva e si convince.
 
In questi ultimi anni molti sono rapiti dai dati prestazionali dichiarati dai produttori delle auto elettriche. Nello scatto da 0 a 100 sono dei veri fulmini. Ma quanti sono consapevoli che si possono ottenere per poche volte?
 
Per più di vent’anni anni si è lavorato nell’informazione cartacea prima e televisiva poi. Ebbene, comandando "gli occhi”, alias obiettivi e telecamere, volendo, si potevano fare giochi incredibili e fare apparire ciò che non era, come faceva il mago Silvan. Attraverso poi i computer e la grafica trasformare ciò che non è reale è ancora più facile.
 
La funzione e il potere quindi della regia sono enormi al pari della parte descrittiva/autorale ma se tutto viene realizzato direttamente da chi deve vendere, cosa ci si può aspettare?
 
Insomma, meglio tenere oggi gli occhi ben aperti perché già ci sono le pubblicità che mistificano la realtà, ora ci mancava pure la realtà virtuale fatta passare come comunicazione di servizio!

 

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