FW
A proposito di...
A proposito di...
29 novembre 2021

…cosa pensava Frank sulle ruote e la mobilità

Frank Williams è mancato.
E un po’ di tristezza ci invade.
Lo si è conosciuto in pieni anni settanta, quando aveva tanta passione ma pochi quattrini.
Tanto pochi che una volta non avendo gli ingranaggi per la veloce Monza, riconoscendo la sua passione e dedizione, due ingegneri di un team rivale gliene prestarono una serie che montò in fretta a furia la notte per le qualifiche del sabato.
 
Per anni Frank Williams ha inseguito un sogno, strigendo i denti come nessun'altro. Il sogno si può dire si sia avverato pienamente solo sul finire degli anni settanta con l’arrivo dell’Arabia Saudita come sponsor che gli diede quello che gli serviva per dimostrare a tutti chi era veramente e chi aveva che lo supportava, Patrick Head uno dei migliori direttori tecnici che la F.1 abbia mai visto.
 
Arrivarono così vittorie, riconoscimenti ma fu breve la felicità piena, perché un incidente lo mise su una sedia rotelle. Ma nonostante ciò, rimase mobile e quella  volta che gli chiesi quale era l'invenzione a cui era più legato, mi disse: “L’invenzione più importante dell’uomo sono state le ruote perché sono solo loro ad assicurare a tutti la mobilità! Il bene più importante dell’uomo.” 
 
E quando si diede vita a Overmobility si pensò anche a questa sua affermazione perché senza mobilità non c’è vita.

Con lui alla guida la scuderia da lui fondata  ha vinto sette titoli mondiali piloti e nove costruttori. 

Per Frank Williams e Patrick Head hanno corso i migliori: Ickx, Pescarolo, Merzario, Laffite, Scheckter,Jones, Regazzoni,  Reutemann, Rosberg, Mansell, Piquet, Patrese, Brundle, Boutsen, Prost, Damon Hill, Coulthard, Senna, Villeneuve, Frentzen, Button, Montoya, Webber, Barrichello, Bottas, Massa.

La scuderia nel 2020 e' stata ceduta al fondo Dorilton Capital. E non e' detto che non arrivi una Williams da strada.  A Frank farebbe piacere ma non battere forte il cuore perche per lui solo le corse esistevano, come ci disse in occasione di un altro incontro ai tempi della Renault Williams quando arrivvammo con la piccola Clio blu con cerchi oro, in cerca sempre dell'annuncio di una Williams stradale, cosi da far entrare questo nobile nome nell'olimpo dell'automobilismo. Ma Frank non era Chapman e Ferrari. Era come Ken Tyrrell, anche un burbero e anche un po' rude, un  uomo dove i soldi servivano solo per vivere correndo. 
Buon proseguo di corsa. 

Lascia un commento: