Hyundai UAM, Urban Air Mobility
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27 settembre 2021

mobilità: siamo prossimi al grande cambiamento

In questi ultimi 24 mesi i maggiori Gruppi automobilistici stanno cambiando tutti i loro piani.

La mobilità elettrica è per molti il faro ma non tutti pensano di giungere in un porto sicuro allo stesso modo.

Il Gruppo coreano Hyundai ad esempio sta accelerando non poco ed è in fase avanzata sia sul tema robot taxi sia su quello UAM, cioè Urban Air Mobility.

Molti quando si parlava di robot taxi e guida autonoma erano convinti che l’avrebbero vista i loro figli, ora invece hanno capito che la vedranno anche loro perché è in corso una accelerazione incredibile e tra le figure di testa c’è proprio Hyundai che già nel 2023 in diverse città proporrà la Ioniq 5 in versione robot taxi. 

Ma questo sarà un primo passo perché sono in fase avanzata anche altri prodotti e pure sul tema della mobilità aerea c’è tanto che bolle in pentola.
Quasi tutti i costruttori automobilistici più noti hanno annunciato che sono ormai dei fornitori di mobilità e nessuno vuole più passare come “automobilaro” ma un conto è l’immagine altro è la realtà e quando si pesa il reale valore ne rimangono davvero pochi in testa alla gara del grande cambiamento.

In più c’è da considerare che sono attesi anche nuovi attori molto importanti come Amazon che sta già costruendo in pre-serie i suoi robot taxi con telaio in carbonio che si dovrebbero vedere sulle strade già il prossimo anno.

La mobilità sta cambiando e in modo radicale.

Chi non seguirà questi cambiamenti rimarrà spiazzato.

Preoccupa che tutti i costruttori europei stiano solo proponendo prodotti classici ma elettrificati che tra l’altro molti di questi già faticano a reggere il confronto con quelli cinesi che stanno arrivando sul mercato e che sono più ricchi e dotati. Anche perché gli ingredienti più costosi per farli li hanno i cinesi e dandoli loro agli europei possono imporre prezzi che li mandano fuori mercato.

Bisogna aprire gli occhi e prendere coscienza di una mobilità diversa dove potrebbe anche succedere che i più non si sposteranno più con beni propri e che ciò potrebbe anche cambiare il turismo.

Oggi si può dire che siamo all’anno zero del secondo più grande cambiamento che l’umanità abbia mai visto. Dopo l’invenzione della ruota. Che non è stata poca cosa. Per questo è fondamentale che anche la politica europea inizi a pensare per bene e non sia distratta.


Chi guarda un po' più avanti si sta domandando quanti vorranno ancora avere un proprio mezzo perché tramite smartphone potranno scegliere soluzioni migliori e meno costose. Per muoversi in città basterà chiamare un robot taxi privato o uno collettivo meno costoso per muoversi; per muoversi da una città all'altra nel raggio di 200 chilometri gli UAM potrebbe avere il loro perché; e se si deve andare in luoghi più o meno lontani c'è sempre l'aereo, il treno e l'automobile a... noleggio. Che potrà essere anche scelta in base alle esigenze del momento: una supercar per un week end o una SUV per le vacanze...a guida umana o iper assistita ma anche full autonomy per non scontentare nessuno. E in uno scenario del genere potrebbe anche passare il messaggio che l'ambiente ne trarrò beneficio perché si produrranno meno automobili. Che di questi tempi per tanti sono fastidiose come il fumo negli occhi. 
 

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