Mercato auto 2020
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27 aprile 2020

rimbalzo: crescono i positivi scendono i negativi

Calano i positivi salgono i negativi.

A sentire i manager dell’industria dell’auto in questi giorni la situazione è pesante.
Causa fermo fabbriche e fornitori, sono sempre meno i top manager che si aspettano nel breve periodo un rimbalzo.
Gli utili scendono e la produzione non si pensa proprio che possa ritornare a breve ai volumi pre Covid-19.
I più oggi vedono un domani sicuramente grigio, se non nero.
Quelli che dicevano che si poteva recuperare in breve tempo il fermo dovuto a Covid-19, magari lavorando anche ad agosto e facendo girare più velocemente le fabbriche, si stanno sciogliendo come neve al sole. 

L'utile operativo del primo trimestre di Daimler è sceso del 68,9 percento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, mentre l'utile operativo della Volkswagen è precipitato dell'81 percento. Le vendite di BMW nel primo trimestre sono diminuite del 20,6 per cento e la domanda dovrebbe ridursi ulteriormente.

Le riduzioni delle entrate saranno inevitabili anche nel secondo trimestre poiché l'impatto della crisi economica globale e la caduta della domanda da parte di COVID-19 è in pieno svolgimento.
 
Si prevede che il rallentamento della domanda si intensificherà a causa della prolungata sospensione delle operazioni dei rivenditori e delle fabbriche.

La V del rimbalzo viene quindi allontanata e ciò potrebbe comportare un periodo di lacrime e sangue. Un alto dirigente di una importante Casa automobilistica, che ci ha chiesto di mantenere assoluto riservo sulla sua identità ha detto: “La politica in questi ultimi anni ha paura di dire le cose come stanno. Tratta i cittadini e quindi gli elettori come i nonni fanno con i bambini: li stravizia. Da loro caramelle, doni…promette di tutto pur di cercare attenzioni e rispetto. Ma fino a quando questo sarà possibile? E soprattutto che mostri sta creando? Andrebbero dette le cose come stanno: si sta andando incontro ad un periodo difficile dove per un po’ di tempo non si potrà avere e fare tutto. Bisognerà cercare di ridurre e riposizionarsi. Cercando così di ridurre anche i tempi del recupero. Oggi tutti devono capire che bisogna tirare i remi in barca e pesare bene di cosa si ha assoluta necessità.  Se si continuano a illudere tutti, il rischio è che oltre alla crisi economica avremmo una pesantissima crisi politica."

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