Smart elettrica ricarica 22kwh non funziona perché
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26 aprile 2023

vai elettrico

Da più di dieci anni esiste una Smart elettrica. 
Nonostante tutto questo tempo, c’è ancora tanto che non va. 
L’ultima generazione della Smart elettrica, ad esempio concreto, in molti case di italiani che l’hanno scelta non si ricarica.
Il motivo è presto detto: impianti vecchi e sistemi di protezione della batteria più evoluti che in passato richiedono modifiche importanti che se non si fanno non consentono l’uso del caricabatteria da 22 KW. Utile per ricariche in tempi meno bliblici.
A Roma la situazione è davvero imbarazzante: sono in tanti che in garage non riescono a fare la ricarica con il caricabatteria da 22 kWh della loro Smart elettrica.
Per risolvere il problema la soluzione è quella di installare un trasformatore di isolamento che crei il neutro e bypassi il problema della bifase fase + fase. Ma trovarlo non è come dirlo. E c'è chi ha l'auto ferma, perché scarica, in garage in attesa da settimane. 
A domanda di chi è la colpa di una situazione simile la risposta è di tanti. Sia di quelli della Smart che nonostante da dieci anni spingano l'elettrico non si sono preoccupati di verificare la situazione sulla città dove la loro auto ha avuto più successo. C'è anche da dire che con il passaggio ai cinesi della Geelly c'è tanta confusione in questa Casa automobilistica. Ma poi colpe anche ai politici che spingono sull'auto elettrica senza documentarsi. Per fortuna abbiamo oggi Ministri più attenti e documentati. Poi dei gestori della rete, e anche qui per fortuna sono cambiati i vertici. 
Si ricorda che la Smart elettrica attualmente in vendita ha una batteria da 17,6 kWh prodotta dalla coreana LG composta da 96 celle. La Smart elettrica ha un motore da 82 cavalli che la porta da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi e le permette di raggiungere una velocità massima di 130 km/h. L’autonomia dichiarata è di 160 km ma non d’inverno e con piede piuma sull’acceleratore. Per ricaricare la batteria da una presa domestica ci vogliono sei ore fino all’80% della capacità; 3,5 ore con una wall box da 20A. Con il caricabatterie più rapido e potente (22 kW), in meno di 45 minuti si arriva all’80% se però si ha una rete adeguata ai tempi della mobilità elettrica. Cosa che in Italia non sembra essere (ma non solo in Italia).
Attenzione anche ai ribassi dei prezzi di Tesla di questi ultimi mesi: molti gioiscono ma pensate a quanti stanno perdendo soldi. E non pochi. Anche più di diecimila euro.
Andare elettrici ancora oggi non è conveniente. I problemi sono tanti e come dimostra Smart e Tesla che sono le due aziende con maggiore esperienza nel settore c'è ancora tantissimo da fare e da pagare. Come continuiamo a dire da anni.
Quindi attenzione ancora alle sirene che continuano ad ammiccare alla mobilità elettrica, perché oltre ad essere vacue sono pericolose. Anche perchè non vedono oltre il loro naso e quindi non riescono a prevedere quello che poi succederà a breve. 
Infine, non si sottovaluti che il primo produttore di batterie al mondo, CATL, sta sviluppando batterie che raddoppiano la densità energetica avvicinandosi ai 500 wh/kg il che significherebbe a parità di peso dei moduli attuali il doppio dell'autonomia o a metà peso la stessa autonomia. Una vera rivoluzione che porterebbe davvero a dire: ora l'auto elettrica inizia a farsi interessante. Secondo alcune fonti in nostro possesso, i cinesi già il prossimo anno potrebbero mettere in produzione una generazione di batterie decisamente più potenti.   



 

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