La gamma GTI di Peugeot ha radici lontane. Queste vetture hanno creato una generazione di automobilisti svelti che apprezzano ieri come oggi il carattere deciso in pista e in strada. Tra i tanti estimatori del concetto andare svelti, di essere GTI, anche Enzo Ferrari che...
Ma partiamo dall'inizio.
Peugeot da sempre è convinta che le competizioni migliorino il prodotto ed esaltino le qualità delle vetture.
Una Peugeot, la tipo 3, vinse la prima competizione automobilistica, nel lontano 1894, la Parigi - Roven; sempre una Peugeot, la L45 nel 1916 si impose alla 500 miglia di Indianapolis; nel 1925 Peugeot fece sua la coppa Florio con la 174S.
Dalla partecipazione alle competizioni e da questa filosofia nascono così le versioni sportive: le GTI.
Automobili speciali per automobilisti speciali, svelti, per andare in pista e per strada.
L’antesignana si può identificare nella 402 B Legere che è stata pure la prima Peugeot con vernice metallizzata e cerchi alleggeriti in alluminio, prodotta a metà degli anni trenta, che raggiungeva i 140 km/h ma soprattutto offriva un rapporto peso/potenza degno di un’Alfa 6C, 16,6 kg/cv. Della Peugeot 402 B Legere scrisse Caherle Faroux fondatore tra l’altro della 24h di Le Mans “… A tavoletta la vettura realizza facilmente i 120 km/h (abbiamo cronometrato i 29” e 4/5 sul chilometro)... La partenza da fermo è particolarmente brillante…si raggiungono i 100 km/h in 420 metri!...Se escludiamo qualche vettura Gran Sport con 150-200 CV, siate certi che la 402 tiene tutte le altre in scacco. E’ possibile che riescano a superarla a
tavoletta facendo i 130-150 km/h, ma alla prima curva la 402 ripassa in testa grazie alla sua maneggevolezza e alla sua sicurezza nella guida.”
Passano gli anni e nel 1984 arriva sul mercato la 205 GTI, seguita da una folta schiera di altre versioni pepate. Il successo è incredibile e complici i risultati strabilianti nelle competizioni più di 800 mila automobilisti vengono rapiti da queste straordinarie automobili. La generazione GTI diventa sempre più numerosa.
Oggi la gamma sportiva spazia dalla 208 alla 308 ma anche la 2008, la 3008 e la 508 strizzano l’occhio a chi cerca dinamica con i pacchetti GT granturismo e GT Line che stanno ottenendo buon successo, se si considera che sulla 308 il 12,9% delle vendite è in questi allestimenti e raggiunge ben il 15,8% nei concessionari dedicati Peugeot Sport, una rete di 24 dealer più specializzati, che offrono vetture Peugeot Sport per i test, dimostrando così che i clienti quando le provano e le conoscono ne riconoscono il valore perché le acquistano.
La 208 GTi può essere in versione “tranquilla” o spinta Peugeot Sport con assetto specifico e differenziale Torsen: costa 26.300 euro mentre la normale GTi 22.900; la 308 GTi è solo Peugeot Sport quindi differenziale Torsen e assetto speciale, viene proposta a 35.150 euro. Tutte sotto il cofano hanno l’1.6 THP da 208 cavalli per le 208, da 272 per la 308.
Portate in pista, lasciano il segno perché pur super impegnate non danno mai cenni di affaticamento sia dei freni sia degli pneumatici, a differenza della quasi totalità delle rivali. Giusto per “dare a Cesare quel che è di Cesare” sul circuito di Misano dove si raggiungono alte velocità e, quindi, freni e pneumatici vengono messi a dura prova, con una pur valida BMW 330 o una Golf GTI dopo quattro giri tirati il pedale del freno inizia ad allungare la sua corsa e i freni a perdere mordente, gli pneumatici mostrano cedimenti che impongono giri di raffreddamento anche perché con lo sterzo le traiettorie non sono più precise. Con la Peugeot 308 GTi by Peugeot Sport invece non capita questo, tutto rimane sempre in ottime condizioni a conferma dell’ottima calibratura o meglio dello sviluppo studiato nei minimi dettagli, in obbedienza al principio che se si va in pista o in corsa una Peugeot deve sempre dimostrare il vero valore. Ieri come oggi. Per la serie non parole ma fatti concreti.
Infine la nota curiosa forse per i più: i fondatori di Peugeot hanno sempre creduto nel motorsport, Enzo Ferrari che nel motorsport è stato sicuramente il vincente amava le Peugeot. Tra la fine degli anni sessanta e gli inizi dei settanta Enzo Ferrari ne ha avute molte con cui raggiungeva i circuiti e una in particolare aveva cambio a cloche e volante Nardi proprio per gustare la guida...svelta...GTI.