Libertà alla circolazione
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2 ottobre 2019

libera circolazione: ormai è una utopia

L'auto era libertà, oggi non lo è più. 

Iniziano in questo periodo le limitazioni all’uso di molte troppe automobili. 
 
Ogni Comune e ogni Regione ha preso le sue decisioni, ed è caos. 
 
Il titoli di campioni assoluti nel generare confusione va alla Regione Lombardia e al Comune di Milano. 
 
La Regione Lombardia si è inventata una scatola nera, un grande fratello, da offrire a chi non percorre oltre 7 mila chilometri l’anno, così da permettere
anche a chi ha un’auto benzina o diesel euro 0,1,2…di non doversi fermare! Peccato però che Milano con la sua mega area B sia in Lombardia e che impedisca la libera circolazione anche alle Euro 4! E quindi cosa succederà? O meglio come ci si dovrà comportare?
 
Se Atene piange Sparta non ride.
 
Tutt’altro approccio ha invece Torino: in base ai bollettini sull’inquinamento diffusi dall’Arpa ogni lunedì e giovedì si opererà così: oltre alle limitazioni permanenti che riguardano auto a benzina o bifuel Euro 0 e diesel Euro 0 ed Euro 1, scatterà il divieto anche per le Euro 3 a gasolio, dalle 8 alle 19. Inoltre, dopo 4 giorni consecutivi di sforamento delle soglie si dovranno fermare anche le diesel Euro 4; dopo 10 giorni, le Euro 5 immatricolate prima del 2013 e dopo 20 giorni tutte le Euro 5 a gasolio! Ma attenzione: chi ha più di settant’anni, chi ha un Isee sotto i 14 mila euro, chi è disabile, malato che si reca in ospedale, lavoratore che abita in zone non servite dai mezzi è esentato. Esentati sono anche arbitri ed atleti diretti a eventi sportivi!
 
Sia Milano sia Torino hanno partorito delle mostruosità. Ma anche Emilia Romagna e Veneto si sono ben impegnati. 
 
Oggi quindi diventa davvero difficile districarsi in questa giungla di direttive ma emerge chiaramente che non c’è più diritto alla libera circolazione. 

Avere un'auto in ordine, con i sistemi di scarico e pulizia in perfetta efficienza è inutile. 
 
Le fasce più deboli economicamente vengono messe con le spalle al muro. Ma anche quei cittadini che rifuggono dal consumismo e dal conseguente inquinamento. 
 
Oggi tutti a professarsi attenti all'ambiente ma chi ha scelto una Panda Diesel con emissioni di CO2 virtuose sotto i 100 g/km di CO2 non ha diritto alla libera circolazione al contrario di chi ha preso una Cayenne V8 a benzina con 378 g/km di emissioni CO2 che consuma tre volte tanto e quindi ha un impatto tre volte superiore. Questo a Milano, in Lombardia, a Torino...

Dire che siamo in un mondo libero ci vuole coraggio. La libera circolazione oramai è una utopia o diritto solo di chi tanti denari possiede.





 

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