Volvo svolta sull'elettrico e rischia il crash
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2 marzo 2021

bombe: Volvo svolta sull'elettrico e annienta i venditori

Volvo svolta sull'elettrico e rischia il crash.

Volvo promette entro il 2030 solo auto elettriche.
Ma non paga già di questo annuncio shock aggiunge: i veicoli saranno venduti solo online.
Quindi per i venditori Volvo il timer della bomba è stato accesso.
E sinceramente detto tra di noi, aver aggiunto che i concessionari continueranno ad essere responsabili di consegne e assistenza fa ridere, perché significa relegarli a gran pochi guadagni o meglio a un controllo totale più che di dipendenza di sudditanza. 

Chi compra oggi Volvo quindi è avvertito: compra un prodotto destinato all’estinzione vera e propria.

Ma c’è di più: questo annuncio arriva poche ore dopo che i cinesi proprietari di Volvo evitano la fusione e questo apre a scenari inquietanti. Perché il Gruppo cinese ha anche altri modelli sempre destinati alla vendita on line e la domanda che tanti si fanno è la seguente: non sarà che vogliono ridurre la gloria svedese a un ruolo da Cenerentola?
 
E a ben guardare e studiare la nuova Volvo C40 Recharge, la prima Volvo 100% elettrica basata sull’architettura CMA alla domanda sopra riportata viene da dare risposta assolutamente affermativa. Perché l’architettura non appare rivoluzionaria come d'altronde l’auto che dovrebbe avere un prezzo attorno ai 60 mila euro. Una sopresa? No, perchè il suo presidente Håkan Samuelsson che ben ho conosciuto di auto capisce poco o niente. Tanto che in un salone di Detroit, se non erro nel 2017 o 2018 sosteneva che la guida autonoma sarebbe stata realtà entro due o tre anni quando si sapeva che non era possibile e quando si parlava di motori e delle sue decisioni di ridurre l'offerta con i soli quattro cilindri supportati dall'elettrificazione non arrivava a comprendere cosa fosse la combustione magra e quindi non capiva il reale vantaggio dell'elettrificazione. Insomma, un uomo simpatico, di cultura ma non automobilistica e che ha svuotato i cassetti della tecnica trovandosi oggi in una situazione non facile per via di una gamma prodotti molto ma molto debole. E quindi con poche opportunità di cresicta e quindi ecco anche che si spiega la svolta elettrica che permetterà in ossequio al sentiment ambientalista di aprire un paracadute e anche di poter ridurre i volumi. 

Per quanto riguarda la novità, la C40 Recharge, è lunga 443 cm ed entrerà in produzione questo autunno presso lo stabilimento di Ghent, in Belgio. Il bagagliaio ha una capacità ridotta, solo 413 litri. A livello motoristico ricorre a ben due motori elettrici per una potenza di 408 cavalli che son buoni per coprire lo 0-100 in 4,9 secondi ma son tutt’altro che amici dell’ambiente. Perché 400 cavalli si possono accettare su una sportiva non su un’auto che si prefigge di essere efficiente e poco assetata. Non a caso si deve servire di un pacco batterie da ben 78 kwh che comunque per la categoria non è un riferimento. E infatti, attenzione attenzione, Volvo comunica che l’autonomia, ancora in fase di omologazione, dovrebbe aggirarsi attorno ai 420 km; dato che, secondo Volvo, migliorerà nel tempo grazie agli aggiornamenti del software. Come dire, lo sappiamo, partiamo già zoppi, ma con il tempo cercheremo di ridurre la nostra…deficienza. Giusto per avere un metro di paragone: la Tesla Model 3 con "soli" 351 cavalli è più rapida nello scatto di mezzo secondo, ha un'autonomia dichiarata superiore al 30%, ha un bagagliaio da 542 litri (è vero che è più lunga di una ventina di cm ma la differenza è tanta). 

Infine un consiglio a concessionari e venditori: preparate un piano b perché se non cambia questo pazzo mondo ci si dovrà adeguare mettendosi al riparo da uno tsunami che si annuncia sempre più possente. 


 
 

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