GP Formula E
A proposito di...
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19 aprile 2019

tutto quanto gira attorno all'elettromobilità

La Formula E sta risultando meno pulita di quello che molti pensavano.  
 
Chi è andato al GP di Roma della Formula E è rimasto colpito da quanti generatori a combustione fossile erano stati approntati per servirla, anche a fianco del palco! 

Come mostriamo nella foto che ci ha inviato un amico. 

Molti si domandano il perché due politici importanti che sono andati a omaggiare la Formula E a Roma (Di Maio e Salvini) nulla abbiano detto al riguardo e, anzi, abbiano solo lodato questa manifestazione e il sistema di propulsione elettrico, sulla cui efficienza ci sono sempre più dubbi e interessi di parte, tutt’altro che "a vantaggio dell’ambiente".

Dare una risposta è facile: l’automobile da' libertà ma tocca energia, industria e interessi nazionali e per poter dare giudizi e valutare tutto correttamente, richiede una visione e un quadro di informazioni davvero completo. Su scala globale. I nostri ministri, essendo in prima persona su tutto ma, soprattutto, non creando cabine di regia sui vari temi, finiscono con l'avere visioni parziali con conseguenze pericolose. Perché così si rischia molto, in quanto si sta decidendo del nostro futuro con la concreta possibilità di dare vita a dei veri mostri che, oltre a ritorcersi contro di loro, andranno ovviamente anche contro di noi.

La convinzione che l’elettrificazione ci liberi dall’oro nero, il petrolio ma anche dal carbone, è utopistica e semplicistica. Perché l’energia elettrica per la maggior parte dipende dal fossile e pensare ad una inversione in tempi brevi con le rinnovabili è pura utopia, in quanto per la mobilità la richiesta di energia è tale da necessitare o del petrolio o del nucleare. Sognare altro è come vivere nel deserto in preda ad allucinazioni e miraggi: se l'acqua non c'è non c'è. L'eolico, il fotovoltaico, l'idroelettrico aiutano ma non possono fare tutto. 

La Cina spinge sull’elettrico perché anni fa ha iniziato a rastrellare le materie prime per costruire batterie (litio e cobalto in America e Africa) così da assicurarsi una posizione dominante sul mercato. Come andiamo a ripetere da un po’ di tempo. E guarda caso, pochi se ne sono accorti e sulla stampa italiana per nulla è stata data enfasi: il 5 aprile di quest’anno Volkswagen ha firmato una lettera d’intenti con i cinesi della Ganfeng per la fornitura di litio a lungo termine!!! I tedeschi sono dovuti andare in Cina! 

Per la serie: la Cina che non ha il petrolio se l’è creato, perché le materie prime che servono per fare le batterie sono il nuovo oro nero!

Sull’efficienza della mobilità elettrica bisogna poi valutare attentamente la trasformazione dell’energia elettrica in energia motoria (dalla fonte alla ruota) con la relativa dispersione, tutt’altro che contenuta. Quando si parla di efficienza non si deve essere miopi, limitandosi a pesare il solo motore, è fondamentale vedere anche cosa c’è dietro, sull’auto ad esempio l’assorbimento dell’inverter ma anche la complessità del raffreddamento/riscaldamento batterie.

Sempre in tema di energia ci sono da fare i conti e i calcoli sulla distribuzione partendo dal fatto che la sosta dei veicoli elettrici è maggiore di quelli a carburante liquido per il rifornimento. E non a caso già alcuni che danno energia aumentano i prezzi in base ai tempi di ricarica! Inoltre va affrontato il passaggio sui cavi che non possono rimanere quelli degli anni sessanta. 

C’è poi il tema ambientale: se si mette a confronto quante emissioni di CO2 vengono emesse per sei anni e 160 mila km tra un veicolo elettrico e un veicolo a gasolio non c’è attualmente differenza, seppur tutti pensino il contrario. In seguito la forbice si apre in modo preoccupante a sfavore del veicolo elettrico, perché questo necessiterà di un cambio batteria che è tutt’altro che poco impattante sull’ambiente e sulla CO2. Inoltre, sempre riguardo all’ambiente, non si sottovaluti che l’auto elettrica come tutta l’elettronica è meno longeva. Guardate solo negli ultimi cinque anni la frequenza delle novità e dei cambiamenti.
 
Sulla ignoranza della politica sulla mobilità e l’auto basti dire questo: oggi  si portano in auge le ibride anche dai nostri sindaci e non solo, ma nessuno racconta che non hanno ancora i filtri antiparticolato!

E sui famigerati ossidi d’azoto che al GP di Formula E uscivano dai generatori nessuno diceva nulla, mentre su quelli che escono dai diesel di ultima generazione tutti a sparlare, non considerando che quelli delle auto a gasolio hanno oggi sistemi con urea che li distruggono e li trasformano tramite reazione chimica a livelli quasi equiparabili a quelli di un benzina! E secondo alcuni test anche inferiori.

Insomma, i temi sono tanti e fare passerella come la Formula E ma anche come alcuni nostri ministri con superficialità non è il massimo, per loro ma come già detto anche per noi tutti.
 
Infine non si sottovaluti questa considerazione che sta emergendo: secondo alcuni infatti chi ha petrolio non è contro la mobilità elettrica perché la mobilità elettrica sembra che ne richieda un consumo maggiore! Paesi, infatti, come la Norvegia, diventati ricchissimi con il petrolio, guarda caso spingono sull’auto elettrica!

 

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