Auto e inquinamento a Padova e a Torino
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17 ottobre 2019

primati sull’inquinamento, parliamone. Padova e Torino...

Sono usciti dei dati allarmanti sull’inquinamento nella pianura Padana
 
I dati delle rilevazioni più recenti, datate 2017, vedono le concentrazioni di polveri sottili (PM2,5) in Italia e in sei paesi dell'est (Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Romania e Slovacchia) al…top!
 
Torino contende a Parigi e Londra il primato di città europea più inquinata da NO2 e, tra le città più piccole, Padova si segnala per l'alta concentrazione media di PM2,5 e PM10
 
Nel mirino immediatamente viene messa la mobilità privata e l’automobile finisce sul patibolo
 
Quando si parla di alta concentrazioni di NO2 bisogna capire da dove arrivano: dalla combustione ma anche da processi produttivi senza combustione! Quindi dalle centrali termoelettriche, dal riscaldamento, dal traffico ma anche dalla produzione di acido nitrico, fertilizzanti azotati… E il PM chi lo crea? Anche la natura! Certo, anche le auto, ma l'hanno ridotto a a due cifre negli ultimi dieci anni.
 
Da questi dati emerge che Padova è in una situazione critica. Ciò deve far riflettere perché Padova è una tra le città dove si usa di più la bici; Padova ha da anni realizzato una zona a traffico limitato molto estesa. Si è dotata di un tram elettrico. Ha insomma limitato e molto l’uso delle auto private ed è arrivata quest’anno a bloccare persino le auto euro 2 benzina convinta che l’auto sia il male da combattere, dando tra l'altro multe a pioggia.
Ma nonostante tutto ciò è piena di PM.
E allora? 

 
Allora si guarda a Ovest, a Torino. Il sindaco di Torino è tra quelli che picchiano più duro. Ha anche bloccato le auto d’epoca! Ma di questo passo dovrebbe fermare chi si riscalda con impianti...d’epoca! E anche chi produce, agricoltura compresa. E torna alla memoria che negli anni passati è stato incentivato il riscaldamento a pellet come rinnovabile non considerando le sue emissioni! E forse non a caso Torino e tutto il nord Italia ne risente di quella scellerata scelta. Non si sottovaluti infatti che il più grande consumatore di pellet è il nord Italia e che la pianura Padana non essendo tanto ventilata... è come se si desse ordine a un asmatico di fumore ogni giorno 50 Marlboro Rosse!!!
 
Tutto ciò per far riflettere che l’uso del patibolo è una follia se prima non c’è un attento e scrupoloso processo con la raccolta di serie prove. 
 
Ne siamo tutti coscienti o ci piacciono quelli dal grilletto facile?
 
Oggi si vuole e si pretende un minimo di serietà e professionalità iniziando a capire anche dove si è sbagliato. 

Il Ministro Costa ha rilasciato diverse dichiarazioni a botta calda. Ma anche a Lei si chiede più serietà e soprattutto un cambio di passo.
Perchè mettere sempre i soliti nel mirino e vedere tra l'altro quei risultati oltre che a far male fa incazzare.

 

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