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17 giugno 2021

difesa dei consumatori sulle elettriche, qualcosa non va

Pochi giorni fa si è tenuto un webinar di Altroconsumo, una delle associazione a difesa dei consumatori più importanti d'Italia.
Il tema era: “Auto elettrica: miglior scelta. Sostenibilità ambientale e convenienza”.

Al confronto esperti del settore, fra cui Roberto Paglia, car expert di Altroconsumo, e addirittura un rappresentante del mondo politico, il senatore della Republica Girotto. Tutti a favore dell'auto elettrica.

Sul finire del webinar c’è stata una bella ciliegina: il senatore sottolinea che la corrente per le ricariche delle auto elettriche si pagherà meno di notte aiutando così la loro diffusione a favore dei loro consumatori. Interviene uno dei partecipanti invitati da Altroconsumo che ricorda che la notte non c’è grande possibilità di usufruire dell’energia data dal sole e quindi così facendo si favoriscono le centrali elettriche a petrolio e carbone!

Prima, comunque, non è che sia emerso qualcosa di concreto e interessante.

Nulla è infatti stato detto sulla gestione dei costi delle ricariche che ballano di un 100% tra erogazione lenta casalinga  (circa 0,20 cent a kWh) e super veloce (anche 0,79 a kWh) ma anche sulle tecnologie delle batterie e delle auto.
Nessun riferimento o consiglio pratico per i consumatori sui sistemi di ricarica diversi delle auto in commercio ma anche sulle loro batterie e sulla loro efficienza. E a chi conviene.

Si ricorda che alcune auto elettriche consumano davvero tanto, addirittura per muoversi bruciano tre volte l’energia di un'auto termica e quindi non a tutti sono consigliate.  

Non si è fatto riferimento che ci sono alcune elettriche con tecnologia più evoluta a 800 V che hanno la possibilità di dare e ricevere energia... e che queste automobili elettriche potrebbero sì rappresentare un passo importante in avanti anche per risolvere il tema degli sbalzi di consumo della rete; mentre altre automobili elettriche potrebbero avere le ore contate. E quindi essendo già "vetuste" corrono il rischio di far perdere un sacco di quattrini a chi le compra.
Non è stato poi fatto presente che di questi casi già tanti ce ne sono stati, ricordiamo la Renault Fluence ma non solo (Bollore-Pininfarina, BMW i3 prima serie, Renault Zoe prima serie, Nissan Leaf prima serie...) basta andare sui siti internet per vedere quanto valgono molte elettriche usate per capire che di soldi tanti qualcuno ne ha persi parecchi.

Sull’auto elettrica poi è parso chiaro che conviene perché ci sono i soldi dati dallo Stato. Ma nessuno continua a ricordarsi che lo Stato siamo noi.
E’ come prendere dalla tasca sinistra dei nostri pantaloni 15 euro, prima di sedersi a tavola, dandoli subito al ristoratore. Quindi mangiare. Quando arriva il conto da 35 euro si mette la mano nella tasca destra e si paga la differenza, solo 20 euro. A questo punto si va in giro convinti e raccontando ai quattro venti che in quel ristorante si mangia tanto bene proprio con poco: con 20 euro!

Qui abbiamo più di qualche problema. E fa specie che una associazione come Altroconsumo che dovrebbe difendere gli interessi dei cittadini non affronti i tanti punti oscuri dell’elettrificazione che oggi corre veloce senza se e senza ma rischiando seriamente di mettere in ginocchio economia, ambiente e consumatori.

E fa anche specie che Altroconsumo promuova una tecnologia che sta dando problemi concreti a molti consumatori che si sono convertiti alle elettriche in questi giorni, con problemi legati agli sbalzi di corrente della rete che manda in tilt il rifornimento obbligando a continui interventi, con più di qualche possessore di auto elettrica convinto che si sia ricaricata quando invece è ancora scarica!

Inoltre sempre da Altroconsumo nemmeno una parola durante questo webinar sullo scandalo delle ibride plug in che dichiarano percorrenza ed emissioni anche da 50 km/l e pochi grammi di CO2 ma nella realtà se le si usa su percorrenze sopra i 60 chilometri continuativi bruciano più del 30% di quantità di benzina rispetto  a un’auto con il tanto vituperato motore a gasolio. Tra l'altro non considerando assolutamente il consumo della non poca energia elettrica accumulata nelle batterie di medie dimensioni di cui sono dotate. Come se fosse gratis e a impatto zero. 


PS1 Mentre scrivevo quanto sopra ho ricevuto una telefonata dagli USA. Mi ha raccontato un collega che General Motors, il produttore automobilistico dai maggiori volumi negli USA, ha deciso di aumentare gli investimenti sulle auto elettriche ancora una volta e la borsa ha festeggiato naturalmente. Ma ha anche aggiunto che il management di General Motors a breve deve vedere la politica per discutere secondo lui anche di finanziamenti. Gran parte di tutto il mondo è paese. Parlando con lui abbiamo fatto anche due conti: se tutto andrà per il meglio nei confronti dell'auto elettrica, si può immaginare che nel mondo non prima del 2030 solo poco più del 30% sarà a corrente, tutto il resto ancora a petrolio! E se ciò verrà confermato l'ambiente non è certo che ringrazierà perchè le emissioni di CO2 saliranno parecchio considerando non solo lo spostamento dei veicoli ma anche la loro costruzione e il successivo smaltimento nota la longevità ridotta delle auto elettriche. Avete letto bene: certo, i motori elettrici sono più longevi di quelli termici ma sono un granello di sabbia; non si sottovaluti mai che la parte dominante di un veicolo elettrico è la batteria che incide l'80% dei costi e di oltre il 60% del peso dell'auto considerando anche tutti gli "amenicoli" vari come cavi, inverter... 
PS2 Attenzione, non venga in mente a nessuno che qui si è contro l'auto elettrica. Si è contro un sistema che non lascia spazio a: "vinca la tecnologia migliore". Overmobility è nato nel 2016 quando ancora nessuno pensava alla mobilità come oggi i più ne parlano senza però averne adeguate conoscenze. E questo è un altro problema gravissimo. 

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