Europa e USA sono abbastanza allineati sui dazi.
Sulle auto elettriche invece sembra che prenderanno strade ben diverse.
A meno che in Europa qualcuno non cambi idea.
L’Europa accelera sui dazi per le auto elettriche cinesi.
E non sono di poco conto, anche del 35%.
Peccato che in Europa i cinesi vendano sempre più loro automobili non elettriche bensì auto termiche. E non auto con il motore con le minori emissioni di CO2, il diesel, bensì con quello a benzina. Anche perché meno complesso e costoso da farsi.
Al di là che i dazi sono controproducenti nel settore automotive, come storia insegna, e c’è lunga letteratura a riguardo, quello che lascia sempre più stupiti è la distanza siderale tra politica europea e società, anche in virtù di quanto sta succedendo nel primo Gruppo automobilistico europeo con chiusura stabilimenti, licenziamenti, blocchi stipendi… che dovrebbe far riflettere la politica e le sue scelte di bloccare le vendite delle auto termiche.
Dagli USA arrivano invece indicazioni sinistre sul futuro dell’auto elettrica.
La California ha chiesto all'Agenzia per la protezione ambientale (EPA) degli Stati Uniti un'altra deroga per incorporare una serie di requisiti più rigorosi a partire dal 2026, che alla fine richiederebbero che tutti i veicoli fossero elettrici, ibridi plug-in o alimentati a idrogeno entro il 2035. L'EPA dell'amministrazione Biden non ha approvato la richiesta della California!
E attenzione: con l’arrivo di Trump sembra che potrebbero essere introdotte normative sulle emissioni e i consumi che riportano al 2019, il che consentirebbe una media di circa il 25% in più di emissioni per miglio a veicolo rispetto agli attuali limiti del 2025 e un risparmio di carburante medio di circa il 15% inferiore.
In campagna elettorale Donald Trump ha detto di voler togliere gli incentivi di 7500 dollari all’acquisto di auto elettriche e anche di voler ridurre le sovvenzioni alla costruzione di reti di ricarica. Ma quello che più inciderà potrebbero essere i dazi sui materiali compresi quelli delle batterie.
L’intenzione sarebbe quella di recuperare i fondi rimanenti dal piano da 7,5 miliardi di dollari di Biden per costruire stazioni di ricarica, indirizzandole verso asset più strategici.
E attenzione, dovrebbe arrivare anche uno stop allo sviluppo di veicoli elettrici militari.
Infine una ciliegina sulla torta: GreenCap ha testato alcune auto elettriche a bassa temperatura, -7° Celsius. I risultati sono stati per loro molto positivi. La Tesla Model 3 ad esempio concreto ha consumato 26.9 kWh per 100 km a bassa temperatura e solo 14.8 kWh al caldo, quindi con autonomie rispettivamente di 251 km o 409 km a seconda della temperatura ambientale. La Hyundai Kona sempre 100% elettrica ha fatto rispettivamente 24.2 kWh a basse temperature e 14,7 con clima mite con autonomia variabile tra i 308 e i 458 km. Ora, la differenza di temperatura nell’uso di un’auto termica non comporta differenze superiori al 2-3%. Con le auto elettriche la differenza è superiore al 30%. In poche parole l’auto elettrica ha ancora tanto da migliorare. Anche se le danno le 5 stelle.