Toyota promette un cambio di marcia sulla mobilità elettrica con l’introduzione di batterie allo stato solido ad alte prestazioni con inedite tecnologie per migliorare l'autonomia e ridurre i costi.
Questo cambio di passo annunciato il giorno prima dell’assemblea nazionale degli azionisti non solo ha fatto guadagnare al titolo un +5% ma soprattutto ha indicato chiaramente che il Gruppo automobilistico che più vende al mondo ha buone carte da giocarsi già nel breve periodo.
Toyota ha dichiarato di voler lanciare questa nuova tipologia di batterie a partire dal 2026, offrendo non solo una maggiore autonomia ma anche tempi di ricarica più rapidi. Inoltre è stato messa in evidenza l’attenzione alla durata degli accumulatori, per ben reali benefici ambientali ma anche economici, in quanto avere auto con sistemi di propulsione più longevi significa dare loro più valore nel tempo.
Le nuove batterie allo stato solido sono un sogno di molti perché oltre a contenere più energia delle attuali batterie con elettrolita allo stato liquido, permettono anche un minor peso e sistemi di raffreddamento e riscaldamento semplificati.
Di contro questa tipologia di batterie ha un costo molto elevato e qui si ritorno ancora una volta alle scelte che invece hanno fatto i cinesi con le più economiche LFP che usa anche Tesla.
Come avevamo già annunciato più di tre anni fa quindi l’auto elettrica avrà soluzioni più raffinate per le auto alto di gamma e più semplificata per le basse con differenze importanti in tema di autonomia e ricarica ma anche costi. E come continuiamo a ripetere a breve vedremo una vera rivoluzione molto rischiosa per chi scommette oggi sull’auto elettrica in quanto quelle attuali per la maggior parte potrebbero diventare in brevissimo obsolete con pesanti ricadute anche sul loro valore. Come d’altronde è già stato visto nel recente passato quando i primi modelli da 200 km scarsi di autonomia sono stati soppiantati da quelli da 300 e oltre chilometri.
Toyota con le nuove batterie allo stato solido mira a 1000 km di autonomia, quindi quasi il doppio di una Tesla Model Y oggi in commercio, e attenzione che sull’autonomia Toyota non è la sola a lavorarci perché già oggi anche un altro costruttore importante cinese come BYD che si fa tutto (motori, batteria, elettronica…) anch’esso punta ai 1000 chilometri.
Secondo i giapponesi un veicolo elettrico alimentato da una batteria a stato solido avrebbe un'autonomia di 1000 km con un tempo di ricarica di soli 10 minuti, numeri davvero molto ma molto interessanti. Il nuovo Ceo di Toyota Koji Sato è l’artefice del cambio di passo che sembra abbia coinvolto anche importanti partener come Aisin che era specializzato anche nelle trasmissioni e Denso.
Tra le innovazioni che promette Toyota a breve c’è anche quella legata alla produzione con l’abbandono delle catena per un sistema più parcellizzato ed efficiente. Ma anche in questo campo Toyota non è la sola ad andare in questa direzione in quanto anche il Gruppo Hyundai sta lavorando su un sistema simile per la nuova fabbrica in Corea di veicoli elettrici. Nota a margine, sembra che poi che il colosso giapponese stia seguendo un processo sviluppato in Italia sul tema fusioni e stampi già in essere in Tesla che promette importanti e pesanti semplificazioni con benefici sulla riduzione dei costi, messo a punto dalla bresciana Idra.
Tornando ancora a Toyota, nel 2030 il target di veicoli elettrici previsti si dovrebbe assestare attorno ai 3,5 milioni che sono tanti ma non tantissimi in virtù dei 10 mediamente previsti. Quindi significa che il 70% ancora della produzione avrà sistemi ibridi. D’altronde a parte l’Europa a oggi non ci sono altri mercati a imporre la vendita di soli veicoli elettrici a partire da una data certa. A oggi per Toyota le auto 100% elettriche ricordiamo sono attorno all’1%. Ancora una inezia.
Tutto ciò per sottlineare sempre per bene in rosso, blu... che la partita in essere sulla mobilità elettrica su scala globale è ancora molto incerta e complessa con rischi elevatissimi per tutti.