Batterie allo stato solido
A proposito di...
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14 marzo 2020

super batterie

L’auto elettrica con le batterie attuali chi mi legge sa che non mi piace.
Perché pesa troppo, dura poco, richiede complessi sistemi di climatizzazione a liquido, non riesce a dare tutta potenza per lungo tempo…
 
In questi giorni dove molti sono con gli occhi e le orecchie verso altri orizzonti, giustamente, arrivano sussurri alle mie orecchie dal mondo dei produttori di batterie.
 
Questi sussurri raccontano che qualcosa di importante può succedere.
 
E protagonista potrebbe essere l’accumulatore allo stato solido i cui vantaggi vanno da una maggiore densità di energia alla costruzione di moduli più grandi perché più stabili. Quindi batterie più semplici, più compatte, più leggere ed economiche con raffreddamento ad aria le celle sono meno sensibili al calore.
 
A causa della mancanza di liquido di raffreddamento anche l'infiammabilità dovrebbe ridursi a zero, almeno negli intervalli di temperatura che possono essere raggiunti in macchina.

Inoltre si può pensare anche di dare l’addio al litio come materiale anodico e far entrare in scena argento e carbonio.

L’abbandono del litio dovrebbe anche risolvere il problema del deposito sugli elettrodi che a lungo andare crea aghi i quali nel tempo e nel peggiore dei casi possono arrivare a creare un cortocircuito.
 
Queste nuove super batterie attenzione che sembra possano essere più compatte a parità di energia del 50% e cosa molto importante possano garantire un’autonomia almeno del 30% superiore. Quindi si ipotizza che tra un pieno e un altro si possano davvero raggiungere i 600-700 chilometri.
 
A domanda su però su quando si potranno vedere in vetture il sussurro si fa flebile da non capire la... risposta. E quando si chiede a livello di carica cosa ci si potrebbe aspettare la vocina sparisce definitivamente.
 
Quindi sì, qualcosa si sta muovendo ma non c’è da sottovalutare che il petrolio costa davvero poco e ciò se non cambierà aprirà ad ulteriori scenari.
 
Certo, oggi si sta fermi sia si abbia una elettrica sia un’auto a benzina, ma questa è un’altra storia. Purtroppo una gran brutta storia che ci vede tra l’altro dipendere da aiuti esterni. E questo potrebbe essere un altro dramma che si potrebbe proiettare davanti agli occhi di tutti noi. 
 
PS Il 24 febbraio avevamo scritto che molte città avrebbero dovuto lasciare libera circolazione alle auto private. Milano e Roma lo hanno fatto, ma il 12 marzo! Quando oramai c’erano le ordinanze di stare…fermi! Ancora una volta hanno dimostrato di essere come si dice sul…pezzo! 

 

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