Filtro antiparticolato GPF 2018: entra sui benzina
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1 febbraio 2018

filtro antiparticolato: va anche sui benzina. PSA...

Era nato con il motore Diesel. Da pochi mesi inizia a servire anche alcuni motori a benzina. Il filtro particolato che tanti dispiaceri ha dato ad alcuni automobilisti continua la sua ascesa. Innanzitutto bisogna chiarire perché vide la luce. Agli inizi degli anni 2000 si era visto che con l’aumento delle pressioni si generavano più polveri sottili e per fermarle si cercò una nuova tecnologia. Tra i più lesti gli ingegneri di Peugeot che inventarono la tecnologia Fap. Questa sfruttava un filtro accumulatore che poi attraverso una iniezione di cerina lo ripuliva. Pochi mesi dopo arrivarono i primi DPF che non necessitavano di cerina. All’epoca molte Case si servivano dei motori Peugeot. Quando misero i filtri a secco senza cerina non avevano capito che questi filtri sarebbero funzionati al meglio solo con le alte temperature e che gli ingegneri francesi avevano messo la cerina anche per questo. Così uscirono tante automobili con i filtri che si intasavano se non si andava in autostrada e si portava la temperatura a valori più alti. In Volkswagen e soprattutto in BMW avevano capito che bisogna tenere alte le temperature, pertanto li posizionarono a ridosso del collettore di scarico dove le temperature sono più alte e infatti problemi non ne avevano. Nel tempo tutti hanno compreso l’importanza della posizione e infatti l’hanno cambiata. Oggi sul filtro antiparticolato nel Diesel non ci sono più problemi. Nel frattempo però si è visto che anche i benzina con le alte pressioni ne hanno bisogno e quindi molti si stanno adoperando per inserirli, complici anche le normative antinquinamento sempre più restrittive dell’Europa, con un aggravio di costo non indifferente. I filtri antiparticolato dei benzina infatti come quelli dei diesel sono costruiti con materiali nobili che hanno prezzi tutt’altro che trascurabili, ma per l’ambiente e la salute non si deve guardare ai prezzi! Tra le prime Case a introdurre i filtri antiparticolato sui motori benzina ci sono Peugeot e Mercedes. Il Gruppo PSA che comprende Peugeot, Citroen, Opel e DS ha sviluppato un filtro antiparticolato o GPF (Gasoline Particule Filter) per trattare le emissioni delle motorizzazioni benzina a iniezione diretta, con un’efficacia superiore al 75%. A partire da inizio 2018, il filtro antiparticolato (GPF) sarà esteso per tutti i modelli ai motori benzina a iniezione diretta di Groupe PSA, ovvero sui 3 cilindri turbo e sui 4 cilindri, con l’obiettivo di ottimizzare prestazioni e rendimento, riducendo ulteriormente i consumi. I motori benzina PureTech di PSA migliorano le prestazioni (20 cavalli in più sul motore 4 cilindri e tempo di risposta ridotto sui motori 3 e 4 cilindri) e i consumi (fino al 4% per i motori 3 cilindri PureTech e fino al 6% per i motori 4 cilindri) grazie anche all’evoluzione dei cicli di combustioni con pressione aumentata a 250 bar sui tre cilindri mentre sui quattro all’alzata variabile continua ed evoluzione del pilotaggio delle iniezioni multiple (Valvetronic). Inoltre sono stati ridotti gli attriti e c’è una evoluzione del sistema di sovralimentazione. Il filtro antiparticolato per benzina come per i diesel oggi non richiede manutenzione e il suo ciclo vita supera i 200 mila chilometri. 
 

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carlo 1 febbraio 2018 alle 13:02
ho avuto una mazda e con il filtro antiparticolato e' stato un problema quando la usavo in citta: adesso ho capito perche dicevano di andare in autostrada! ma trovo pazzesco che non se ne fossero accorti
luca 1 febbraio 2018 alle 13:03
altri costi da sostenere: corriamo il rischio che le auto torneranno ad essere per pochi
milano 1 febbraio 2018 alle 13:04
speriamo che non si ripeta quello che capito' con le diesel
max 1 febbraio 2018 alle 13:05
quindi la diff di prezzo tra enza e diesel tornerra a equipararsi
Gab 1 febbraio 2018 alle 14:42
Ennesimo passo indietro del mondo dell'auto. Ma perchè non mi arrendo una buona volta e mi faccio passare questa passione per le 4 ruote?
Andrea 2 febbraio 2018 alle 8:10
A questo punto: vado a metano inquino meno e spendo meno!
MarioMo 2 febbraio 2018 alle 8:16
Secondo le valutazioni di tutti gli elementi della combustione e la loro valutazione in generale il diesel inquina comunque meno
SteRe 2 febbraio 2018 alle 8:24
Se tutti i soldi buttati sull’elettrico li avessero messi sul miglioramento dei benzina e diesel a quest’ora si sarebbe già risolto il problema dell’inquinamento
Umbe 2 febbraio 2018 alle 8:26
Perché l’Europa deve sempre fare la prima della classe quando nel resto del mondo fanno quello che gli pare? Inizia a costarci caro questo essere sempre i più bravi
Carletto 2 febbraio 2018 alle 8:42
Non capisco il senso di insistere sui motori elettrici, perché è evidente che sono perdenti sotto molti aspetti rispetto ai motori a combustibili fossili, tanto vale cercare di migliorare questi ultimi visto che i margini di miglioramento ci sono
Olli 2 febbraio 2018 alle 8:42
Certo che ogni giorno ne salta fuori una ...
Vale 2 febbraio 2018 alle 8:45
Ma allora chi deve cambiare l'auto su cosa è meglio si orienti? Qua non si capisce più niente, poi se le normative europee ogni anno diventano più restrittive è un bel problema
Luciano 2 febbraio 2018 alle 8:47
Per l'ambiente e la salute è vero "non bisogna guardare ai costi", però mi pare che alcuni se ne stiano approfittando di brutto
Fra 2 febbraio 2018 alle 8:50
A 'sto punto mi compro un usato buono, spendo meno e aspetto di vedere cosa decideranno in Europa, diesel no/sì, benzina sì ma con filtro, elettrico ni (e per me è ancora troppo costoso), ibrido boh....
Guido 2 febbraio 2018 alle 8:56
A conferma che non sono le auto la principale causa dell'inquinamento atmosferico bensì i fumi e gli scarichi degli impianti industriali e dei riscaldamenti vecchi e fumosi
Web 2 febbraio 2018 alle 9:22
Un filtro anche per i benzina....ma un filtro in più è comunque un elemento in più da controllare e sostituire se necessario....non è che ci marcino sopra, così alla fine siamo sempre noi a spendere di più?
Marce 2 febbraio 2018 alle 9:26
I nuovi diesel e benzina consumano ed emettono veramente poco, il problema è avere i soldi per cambiare auto ogni 2 anni!
Roberto 2 febbraio 2018 alle 9:28
Non parlatemi del filtro anti particolato, mi ha fatto perdere un sacco di denari e tempo
Gigi 2 febbraio 2018 alle 9:28
Anche i benzina con il filtro????Nooooo
PaoCol 2 febbraio 2018 alle 10:55
Bene per questi progressi ma aspettiamo a cantare vittoria perché chissà che prezzi
Vito 2 febbraio 2018 alle 10:56
Mi auguro funzionino sul serio per 200mila km e non presentino problemi di altro genere
Albe62 2 febbraio 2018 alle 11:11
Un altro passo verso il miglioramento dei motori a ciclo otto, a tutt'oggi gli unici e irrinunciabili per chi fa strada
Xt 2 febbraio 2018 alle 11:19
Il FAP riduce le particelle ma non solo, perché gran parte del particolato viene "bruciato" e quello che rimane e viene emesso allo scarico è una frazione infinitesimale, quindi è utilissimo perché le quantità assolute vengono drasticamente ridotte, brava PSA!
Guglie 2 febbraio 2018 alle 13:50
E` un passo avanti, con questo filtro il particolato si dovrebbe ridurre è solo da augurarsi che non lo renda più "nano"
Alfio 2 febbraio 2018 alle 14:01
Da sperare che sui benzina non diano gli stessi problemi che hanno dato sui diesel