Tour d'Europa 2025 Bari
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23 maggio 2025

come ridurre del 90% la Co2 viaggiando a gasolio

I carburanti rinnovabili hanno un ruolo cruciale nella decarbonizzazione del trasporto stradale e aereo. Per sensibilizzare, ma soprattutto dimostrare quanto i carburanti rinnovabili siano strategici per l’Europa e non solo, ha preso avvio il Tour d’Europa che vede impegnate diverse vetture e camion alimentate con carburante rinnovabile come l’HVO di Eni Live che promette un risparmio di Co2 fino al 90% e non presenta zolfo ma anche aromatici. 

In questo viaggio-analisi gioca un ruolo fondamentale Bosch in quanto ha messo a punto una piattaforma (Digital Fuel Twin Platform) dove vengono raccolti i dati di tutto il ciclo del Tour, permettendo così di avere dati e numeri incontestabili, utili anche i policy maker. 

Il Tour d’Europa è arrivato a Bari, dove proprio Bosch ha uno dei suoi centri di eccellenza e dove vengono prodotti i sistemi common rail che ricordiamolo hanno permesso alle automobili di ridurre del 25% i consumi e aumentare della stessa percentuale la potenza dei motori, migliorando conseguentemente anche l'impatto ambientale, segnando il più alto guadagno prestazionale nella lunga storia dellautomobile (questo nel 1997 anno della commercializzazione del Common Rai), a cui poi un attento sviluppo nel tempo, ha generato ulterori miglioramenti e altri guadagni nell’ordine di un ulteriore 20%. Ricordiamo che prima del debutto sul mercato del common rail un’auto diesel come la Mercedes 250d consumava mediamente 1 litro di gasolio ogni 12,5 chilometri, poi si è saliti a 15,5 km/l con la Classe C220 CDI e ora siamo a ben oltre i 22 km/l, sempre con una Classe E 220d. E ricordiamo anche che questa tecnologia è stata utile per l’iniezione diretta ad alta pressione sui benzina con conseguenti vantaggi. Infine non dimentichiamo neppure che con il common rail si sono azzerati i pm2,5, si sono ridotti gli ossidi d'azoto oggi praticamente azzerati con l'Ad Blue e ha valori di Co2 tra i più bassi anche quando viene messo a confronto con gli ibridi benzina learburn, a combustione magra, che tra l'altro sono dovuti ricorre al filtro antiparticolato. Come i diesel dal 2003!
 
Oggi Bosch-Bari è ancora un fiore all’occhiello da un punto di vista industriale anche se produce molto meno, si facevano 2,3 milioni di impianti ora sono scesi a 1,1. Quello che è importante sottolineare è che produce anche l’ultima pompa come la CP4, quella più tecnologicamente avanzata. Bari è uno stabilimento davvero incredibile capace di avere tra l’altro una difettosità bassissima in rapporto a un produzione come volumi molto importante. In questo stabilimento ci sono anche tantissimi ingegneri e questo è altro valore aggiunto che non deve andare disperso.
 
In un momento dove l’Europa o meglio i decisori che siedono nel parlamento europeo si sono molto spesi sul tema emissioni, avere dati di qualità e un sistema di controllo dell’intera catena vale oro. E per questo è molto significativo il risultato che Tour d’Europa porterà a Bruxelles. 

“Il Tour d'Europe sta dimostrando ai cittadini e ai responsabili politici di tutta l'UE che i carburanti rinnovabili rappresentano un approccio flessibile e tecnologicamente aperto alla decarbonizzazione del trasporto stradale, insieme ad altre tecnologie, come l'elettrificazione e l'idrogeno. Essendo una soluzione già disponibile per i veicoli esistenti, i carburanti rinnovabili stanno già producendo risultati misurabili in termini di riduzione delle emissioni di gas serra” ha dichiarato Mariano Cilenti, General Manager Centro Studi Componenti per Veicoli. 

“La neutralità tecnologica dovrebbe essere un principio essenziale per tutti i segmenti di veicoli per raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE per il 2050, a beneficio dei cittadini e delle imprese europee”  ha commentato Mariano Cilenti, General Manager Centro Studi Componenti per Veicoli. 

“Le auto e i camion del Tour d'Europe sono dotati di un software aggiuntivo, il “Digital Fuel Twin” (DFT), che certificherà l'uso di carburanti rinnovabili e la conseguente riduzione delle emissioni di CO“  ha puntualizzato Gabriele Saverio, Group Manager presso Bosch. 

“Con Digital Fuel Twin, Bosch offre una soluzione basata su cloud per tracciare e certificare digitalmente le informazioni dettagliate del carburante utilizzato nel veicolo lungo l’intera catena di fornitura e le emissioni di carbonio prodotte. Uno scambio di dati tra il veicolo, la stazione di rifornimento e il cloud, documenta con precisione che tipo di carburante ha ricevuto il veicolo e in che quantità. Sulla base di questi dati, gli utenti e le aziende ricevono informazioni affidabili e certificati che documentano la reale impronta di carbonio dei loro veicoli”  ha commentato Gabriele Saverio, Group Manager presso Bosch. 

Nota finale importante: l'analisi sull'impatto di questo tour con carburanti bio analizza dalla raffinaria allo scarico. Un approccio all'insegna della massima trasparenza che è garanzia di un sistema davvero super partes.

 
   
 
 

 
 

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