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29 febbraio 2020

StreetScooter va KO

Deutsche Post mette la parola fine a StreetScooter, il furgone elettrico pensato per le consegne. Deutsche Post ha annunciato di aver interrotto la produzione. Il motivo? Conti in perenne rosso nonostante la flotta avesse superato abbondantemente i diecimila veicoli nella sola Germania. Ricordiamo che nel 2010 Achim Kampker, insieme a Günther Schuh, fondò Street Scooter GmbH.Si trattava di un'iniziativa di ricerca organizzata privatamente presso la RWTH Aachen University che in seguito divenne una società indipendente ad Aquisgrana. Kampker è stato anche il fondatore e il presidente della Rete europea per l'elettromobilità accessibile e sostenibile.Uno dei progetti sperimentali dell'azienda era StreetScooter C16, una city car a due posti molto piccola con tutte le sue parti in plastica esterne stampate in 3D, mostrata a EuroMold nel novembre 2014.

StreetScooter Deutsche Post

Nel maggio 2014, la società annunciò che la città di Aquisgrana, il consiglio comunale di Aquisgrana e la cassa di risparmio di Aquisgrana avevano ordinato alla società veicoli elettrici. Nel dicembre 2014, circa 70 dipendenti producevano ogni anno 200 veicoli nei locali del Talbot Waggonfabrik, l'ex stabilimento Talbot / Bombardier di Aquisgrana. A quel tempo, Deutsche Post DHL Group acquistò la società StreetScooter, che divenne la sua consociata interamente controllata. La società ha annunciato nell'aprile 2016 la sua intenzione di avviare la produzione su larga scala del modello StreetScooter Work per raggiungere l'obiettivo di sostituire l'intera flotta di Deutsche Post e DHL Express di circa 70.000 veicoli. A dieci anni si mette la parola fine. Rimangono più di diecimila veicoli che bisogna vedere che fine faranno. Se verranno alienati oltre al danno economico si registrerà anche un bel impatto ambientale.