Il futuro della mobilità
A proposito di...
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8 novembre 2017

dimmi il futuro e ti farò ricco

Dimmi il futuro e ti farò ricco
 
C’è chi dice che nel 2040 circoleranno nel mondo 150 milioni di veicoli elettrici. 
C’è chi presto presenterà un camion elettrico. 
C'è chi sposa per il trasporto merci LNG.
C’è chi spinge sul metano e chi sul gpl. 
C’è chi afferma che il Diesel sia morto. 
C'è chi promette carburanti sintetici.
C'è chi sostiene che il motore a benzina e diesel possa ancora migliorare del 20-30%.
C’è chi scommette sulle ibride.
C’è chi vede un grande futuro per le fuel cell. 
 
Tutti si pongono l'obiettivo di ridurre le emissioni ma poi chi produce e chi acquista punta sui SUV, che tutto si può dire ma non che siano veicoli efficienti. Generalizzando consumano e inquinano almeno un 20% in più rispetto a una berlina. 

Al salone di Tokyo chi pensava a una invasione di elettriche è stato deluso: Mazda e Subaru mostravano concept car ancora con pistoni che andavano su e giù. 

Il mercato riporta che in Italia si sono vendute da gennaio a ottobre 1645 vetture elettriche su un totale di 1.705.053 e che le auto a metano sono scese da 37 mila a 26 mila!

Se si contano le elettriche o le vetture elettrificate in vendita si scopre che tante ma proprio tante Case automobilistiche nulla offrono e quelle che le offrono le fanno pagare anche tre volte tanto un'auto a benzina!
 
A sentire i più e a leggere i dati c’è da farsi venire il mal di testa anche perché la superficialità regna sovrana: passa il messaggio ad esempio che l'auto elettrica è ad emissioni zero quando non è vero! Come passa che l'alimentazione a gas poco costa ma non si dice perché ha accise ridotte!
 
Nessuno a oggi ha ben chiaro cosa succederà, anche perché l’industria dell’automobile sta vivendo un momento non facile, complici gli scandali sulle emissioni dei diesel e sui materiali (il caso dell’industria giapponese che ha usato acciai con false certificazioni è clamoroso) che non consentono prese di posizione forti. Quasi tutti i Ceo dei grandi costruttori portano avanti tutte le tecnologie, lasciando poi al mercato l’ultima parola. Seppur questa venga molto influenzata dai media e dalla classe politica in modo assolutamente non analitico ma anche da realtà importanti con interessi in settori fuori dall'oil.

Alla fine si delinea che la scelta non verrà fatta dietro attenta analisi bensì divagando un po’ qua e un po’ là, sperando un domani di non pentirsi di quello che si è fatto e con l’ulteriore interrogativo sulla mobilità individuale, ad appannaggio di sempre meno persone, perché se si andrà con auto sempre più sofisticate e costose non tutti potranno permettersele e quindi ecco spiegato anche il motivo della volontà di spingere sulla condivisione. 
 
Alla fine quindi si rifletta su inquinamento e sofisticazione perché se per mezzo secolo si è lavorato sulla democratizzazione della mobilità individuale oggi sembra che si vada in direzione opposta con conseguenze sociali tutt’altro che da sottovalutare!

Lascia un commento:
 
carlo 8 novembre 2017 alle 8:03
hai dimenticato il tema inquinamento polveri sottili: sono piu dannose le pm 10 o le 2.5??? e i filtri che polverizzano le particelle e portano dritti ai bronchi hanno migliorato o peggiorato la situazione???
egidio 8 novembre 2017 alle 8:05
tutti a parlare di riduzione co2 ma a guardarsi in giro tutti su suv che sulle emissioni non brillano mondo strano e confuso
angelo 8 novembre 2017 alle 8:13
non cambiera nulla sono solo parole parole parole! ora fammi ricco!
Andrea 8 novembre 2017 alle 8:13
Considerazioni giustissime, per mia fortuna manca ancora parecchio prima che lo scenario della mobilità cambi così radicalmente quindi: avanti con valvole, pistoni e marmitte!
Roberto 8 novembre 2017 alle 8:15
Una gran confusione nelle teste di tutti (ingegneri, politici, venditori e utenti finali), troppi interessi in gioco il problema è che si stanno spendendo un sacco di soldi in progetti che non serviranno a nulla
LucaS 8 novembre 2017 alle 8:19
Adesso l'attenzione ritorna sul metano considerato il più efficiente sotto l'aspetto emissioni e consumo mah....
Gino 8 novembre 2017 alle 8:23
A me spaventa anche il fatto che la distanza tra chi può e chi no si sta allargando a velocità notevole creando sempre più disuguaglianza, quello delle auto ne è un esempio chiarissimo: quanti sono i privati che possono permettersi di cambiare auto ogni 2/3 anni spendendo 60-70mila euro ogni volta? per forza che si finisce a condividere!
dario 8 novembre 2017 alle 8:24
guardate oggi che aria tira in india e si comprende cosa e' l'inquinamento che non si battera con l'elettrificazione senza idrogeno!
Gio66 8 novembre 2017 alle 8:27
L'acciaio giapponese non certificato è pazzesco, era stato usato su aerei, treni, auto, quando ci vengono chiesti ogni giorno centinaia di documenti per sicurezza, privacy, scarico di responsabilità ecc per ogni più piccola banalità e poi si scoprono queste cose?
Damiano 8 novembre 2017 alle 8:42
In tanti settori si va contro la proprietà individuale diffusa e imponendo la condivisione, salvo poi scoprire che tutto questo ci viene imposto dai pochissimi che detengono la gran parte della ricchezza mondiale
Fra 8 novembre 2017 alle 8:50
"Al mercato l'ultima parola" sì, è vero, ma il mercato è condizionato da chi produce (per quello che mette sul mercato) e da chi legifera (che favorisce un prodotto piuttosto che un altro)
Alessio 8 novembre 2017 alle 8:51
1645 vetture elettriche su un totale di più di 1 milione è niente, ma di cosa stiamo parlando?
Edo 8 novembre 2017 alle 9:33
E', in ogni caso, lodevole l'impegno del settore auto nel cercare alimentazioni alternative per ridurre l'inquinamento, dovrebbero fare altrettanto per i riscaldamenti e i condizionatori per gli stabili
Fab64 8 novembre 2017 alle 9:37
Fuori dal casello di Affi (VR) autostrada del Brennero è stata fatta un'area di colonnine di ricarica (circa 15) firmata Tesla ma è perennemente vuota .....
Vito 8 novembre 2017 alle 9:40
In Italia andranno ancora per molti decenni benzina e gasolio alla grande, le auto elettriche saranno ancora per molto tempo limitate ai taxi
Davide 8 novembre 2017 alle 9:43
Mi spiace ma, anche volendo, acquistare un'auto elettrica al momento è impensabile per me: per i costi all'acquisto, per dove fare la ricarica, per i tempi di ricarica, per l'autonomia garantita ecc. ecc.
Albe 8 novembre 2017 alle 9:45
La condivisione è un'ottima cosa, bisogna tornare ad essere meno individualisti, che senso ha avere 2 o anche 3 auto in casa? basta riorganizzarsi, usare di più i mezzi pubblici e si vivrebbe tutti molto meglio
Aldo 8 novembre 2017 alle 9:54
Bisogna ottimizzare la logistica urbana e pianificare il territorio, stimolare l’utilizzo del trasporto pubblico e promuovere car-sharing e car-pooling, progetti che a Milano si stanno introducendo piano, piano. Ci vorrà ancora molto tempo ma d'altronde non è un cambiamento da poco
Enri 8 novembre 2017 alle 9:59
La mobilità individuale così come l'abbiamo conosciuta noi è insostenibile, bisogna per forza cambiare, ma vedo che le nuove generazioni sono già diverse da noi: mio nipote ha 20 anni e non ha ancora fatto la patente di guida perché non gli interessa! e non è l'unico tra i suoi amici!
Xt 8 novembre 2017 alle 10:37
Va incentivato l'uso delle 2 ruote con corsie preferenziali, parcheggi e accessi aperti alle Ztl cittadine, anche questo contribuirebbe a ridurre inquinamento e consumi
Stefano1 8 novembre 2017 alle 11:30
Se non iniziano le pubbliche amministrazioni a introdurre veicoli elettrici con funzione di taxi e in generale i Comuni a investire in progetti innovativi per la mobilità elettrica, perché dovremo iniziare noi cittadini con i costi pazzeschi e le difficoltà di gestione che comportano?
Seba 8 novembre 2017 alle 11:34
I veicoli elettrici delocalizzano l'inquinamento, non lo eliminano, però per i centri urbani può essere già un beneficio, è chiaro che si deve incentivare l’acquisto con agevolazioni fiscali altrimenti chi se li compra?!
Max 8 novembre 2017 alle 11:37
Manca molto al futuro elettrico e non penso che sarà il nostro futuro
Dev 8 novembre 2017 alle 11:40
Per la verità io vedo molte più colonnine per la ricarica e sempre più auto che le utilizzano. Il costo di acquisto dell'auto elettrica è ancora troppo alto ma si registra un continuo calo rispetto a qualche anno fa, secondo me non siamo lontani
Genio 8 novembre 2017 alle 11:48
l'informazione oggi è schizofrenica, si vuole comunicare tutto senza verificare la fondatezza delle notizie e con la facilità e la velocità di diffusione consentita dagli attuali mezzi siamo sommersi di fake news: questo è il grande problema odierno perché crea confusione e ostacola le decisioni
Ludov 8 novembre 2017 alle 11:54
Il salone di Tokyo mi ha sinceramente stupito nelle sue proposte, soprattutto con Toyota con l'ibrido a GPL
Emanuel 8 novembre 2017 alle 12:03
L'ibrido Toyota al momento mi sembra il migliore, ma se si fa poca città, prevalentemente strade extraurbane (pianura e montagna) sarà la scelta giusta?
Claudio82 8 novembre 2017 alle 12:12
C'è un bombardamento mediatico a favore dei "pulitissimi" ibridi ed elettrici e tanta gente le sta considerando con più attenzione ma quest'onda green non sempre è razionale, anzi spesso è basata sull'emozione del momento e per mettersi in pace la coscienza e questo non è un bene
Giulio 8 novembre 2017 alle 13:08
Finiremo tutti elettrici, è pensiero comune che sia pulito, solo in pochi hanno capito che anche la produzione di energia elettrica genera inquinamento
Gianni 8 novembre 2017 alle 13:32
Per anni il diesel è stato sugli altari, guai a chi non lo sceglieva anche se faceva pochi km, oggi il nuovo diktat è l'ibrido o l'elettrico per tutti, anche per chi fa molti km (magari senza mai entrare in città...) per tutti gli altri il gas. W la coerenza!
Daniele23 8 novembre 2017 alle 15:00
Quello che colpisce è che ancora le auto ibride, soprattutto medio-piccole, si contano sulle dita di una mano! C'è poca offerta e quelle che ci sono costano parecchio, stiamo andando sul serio nella direzione della condivisione ....con tutte le conseguenze del caso!
Nino 8 novembre 2017 alle 15:35
Ho letto del nuovo suv di Hyundai fuel cell a idrogeno, che utilizzerà la 4° generazione della tecnologia a celle combustibile, previsto per il 2020, se confermato, cambierà notevolmente il panorama dell'offerta
Ser7 8 novembre 2017 alle 15:42
Attualmente la motorizzazione, come dire, più gettonata e meno penalizzata dalle normative è l'ibrido, almeno per i prossimi anni, poi vedremo...
Vince 8 novembre 2017 alle 15:47
Il diesel rimarrà ancora per molti anni la scelta obbligata per chi fa tanti km
Checco 8 novembre 2017 alle 15:50
Le auto a gasolio di ultima generazione, dotate di filtro anti-particolato, inquinano meno di quelle a benzina perché emettono quantitativi minori di polveri sottili
VanD 8 novembre 2017 alle 15:55
Studi recenti comprovano che il rendimento del diesel è migliore di quello di un motore a benzina, perché emettono meno anidride carbonica nell'aria, quindi vale la pena perseguire la strada del miglioramento di queste motorizzazioni
Franz 8 novembre 2017 alle 16:00
Chi macina tanta strada deve per forza scegliere il diesel perché è tuttora il motore che garantisce i costi più bassi. L'ibrido si paga molto di più già all'acquisto e impone di cambiare abitudini, tragitti quotidiani e porre più attenzione nell'uso della vettura: si può fare ma è anti economico
Green 8 novembre 2017 alle 16:04
"Sperando un domani di non pentirsi di quanto deciso oggi" questo è il vero problema!
Mannu 8 novembre 2017 alle 16:26
La questione è che sui media viene continuamente ripetuto che i motori elettrici e/o almeno ibridi sono efficienti e puliti mentre i motori termici sono sporchi e inquinanti, senza dare spiegazioni precise e senza tanti approfondimenti. Questo influenza l'opinione pubblica, di conseguenza le decisioni dei politici con il rischio di manovre sbagliate i cui effetti si vedranno, purtroppo, solo nel lungo termine
Alfio 8 novembre 2017 alle 16:29
Anni fa a dire tutti che il diesel era il migliore e tutti a comprarlo, per poi accorgersi che non era adatto a chi fa poca strada e soprattutto in città. Bisogna valutare bene le proprie esigenze e abitudini prima di scegliere un motore piuttosto che un altro
Martin69 8 novembre 2017 alle 16:35
E vogliamo parlare dei mild hybrid? L'ultima invenzione di alcuni furbastri per le vetture medio piccole...
Sad 8 novembre 2017 alle 16:36
C'è sempre e comunque una fregatura dietro l'angolo
Ricca 8 novembre 2017 alle 16:37
La tecnologia fuel cell a idrogeno mi spaventa un po', non so se girerei tranquillo con il serbatoio pieno di idrogeno