Motori turbo, turbina
A proposito di...
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8 aprile 2018

turbo: da poche a tutte

Tra i settanta e gli ottanta le automobili con il turbo si contavano su una mano.

Oggi invece la maggioranza ha il... turbo!

Ma non sono più come quelle di una volta.
 
Aveva iniziato Porsche con la 911 Turbo e BMW sempre nel ’74 con la 2002 Turbo, poi dopo un quinquennio arrivò anche l’Alfa, con l’Alfetta Turbodelta, la Renault con diversi modelli perché fu Lei in F.1 a sposarlo per prima. Ma pochi sanno che l'Alfa quasi conteporanemante aveva la 33 TT turbo e che la diffusione della sovralimentazione a cui oggi assistiamo si deve sempre a qualcuno che lavorava in Alfa.
 
Le Turbo di allora erano un incubo da portare perché fin quando non entrava la spinta del turbo erano tutte “sedute” per poi esplodere come “molle ipercompresse” con reazioni non facili da gestire. Anche sulle prime Saab che essendo a trazione anteriore nonostante le Michelin di cui erano dotate e il motore longitudinale sempre troppo sottosterzo avevano.
 
La Porsche 911 Turbo aveva un cambio a quattro marce, pneumatici Pirelli P7 molto buoni ma quando il turbo iniziava a spingere o si era con le ruote dritte o non c’era verso di tenere il posteriore dietro l’anteriore! In parole semplici il testa coda era certezza. Ma la gestione della sberla del turbo ha sempre affascinato perché era il solco tra chi aveva testa e manico e…gli altri. La 911 Turbo poi aveva anche un altro problemino: la padella, o meglio l’alettone, caricava tanto alle alte velocità e siccome la Turbo andava ben oltre i 220, non era facile farla andare dove si voleva. Insomma la prima 911 Turbo era ed è una delle 911 più difficili da portare veloci. Per i tedeschi era l'anti Ferrari e per alcuni anche l'anti Lambo ma nella realtà così non era perché la BB 512 ma soprattutto la Countach andavano tanto ma proprio tanti di più. E non a caso piedone (Andretti) come sua auto aveva una Countach!

Lenta invece è sempre stata l’Alfetta Turbodelta perché aveva un cambio non consono in quanto passare da una marcia all’altra ha sempre richiesto troppo tempo e nel frattempo il turbo di sgonfiava. L'Alfetta poi quando uscì aveva un turbo fatto in Italia che tradiva troppo spesso. L'unico vero vantaggio dell'Alfa è che nei curvoni veloci stava dove ci si aspettava. Non come invece capitava quando si guidava la BMW 2002 Turbo con la scritta al contrario sullo spoiler per farla leggere corretta a chi la vedeva sopraggiungere nello specchietto retrovisore. La BMW 2002 era un altro osso duro da portare anche perché non stava mai con le ruote ben attaccate all'asfalto e dietro c'era chi riempiva il bagagliaio di sacchetti di sabbia per dare un po' più di aderenza. 

Per anni guidare una sovralimentata mediante turbocormpressore richiedeva quindi non buone capacità, di più, se la si portava tra le curve. In autostrada invece quando non si rompevano (perché erano fragili) era alto godimento. Con le Saab 900 turbo ad esempio si “rompevano le scatole” ai possessori di Mercedes a 8 cilindri: le S380 venivano “suonate”, con le 500 si stava in…scia.
 
Il grande cambio di passo delle vetture turbo benzina è avvenuto con l’abbinamento dell’iniezione diretta a metà anni novanta e poi è esploso con l’abuso dell’elettronica. Pochi sanno che tra i più accesi sostenitori dell'accoppiata iniezione diretta-turbo che oggi è diventato un must era un ingegnere ex Alfa, Alessandro Piccone, poi passato in Fiat, assieme ad Hatz, il più grande motorista degli ultimi vent'anni che ha aperto la strada.
 
Il turbo oggi, se ci fate caso, l’hanno praticamente tutte: dalla Fiesta alla Ferrari, dalla Stelvio alla M5. E con un motore si ottengono tante versione, così è diminuito il numero dei motori ottenendo grandi risparmi. Anche per questo oggi tutti i produttori macinano utili da record. Le turbo di oggi hanno una erogazione più lineare ma per alcuni anche un po' noiosa tanto che sta crescendo una nicchia di appassionati per l'aspirato e non a caso Lamborghini sulle sue supersportive non sembra voglia prendere la strada della sovralimentazione.
 
Oggi tutte le turbo sono diventate molto più gestibili nell’erogazione e come manutenzione e durata hanno raggiunti livelli di assoluta eccellenza tanto che non serve più alcuna attenzione come nel passato, quando dopo una tirata bisognava aspettare a spegnere il motore. Ma nonostante ciò, per le alte temperature che si generano, l’olio motore conviene cambiarlo più spesso e non a caso anche nei piccoli tre cilindri i tagliandi rispetto agli aspirati sono più frequenti. Con costi quindi maggiori.
 
Generalizzando se si sceglie un'auto con motore turbo conviene sempre prendere quelli con potenze maggiori perché sviluppati con tutto un pacchetto per dare il meglio, turbina spesso più sofisticata, intercooler…, che comporta oltre a migliori prestazioni anche consumi più bassi perché il più delle volte vengono accoppiati a cambi con più rapporti che sui turbo servono ma soprattutto sono più curati e nell'uso normale il loro turbo lavora anche meno e quindi i consumi ne traggono beneficio oltre naturalmente alle prestazioni.




 

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Gab 9 aprile 2018 alle 9:21
Belli i turbo violenti, ancor più belli gli aspirati spinti, molto tristi i turbo piatti di oggi
carlo 9 aprile 2018 alle 10:06
una volta c'era sicuramente più emozione ma c'erano anche tante rogne. sull'affidabilità si sono fatti passi da gigante
francesco 9 aprile 2018 alle 10:07
sto guardando una piccola e tutti propongono i 3 cilindri ma non mi fanno impazzire, i quattro aspirati sono più regolari e costano tanto meno
Valerio 9 aprile 2018 alle 10:09
a vedere le foto delle vecchiette cattivi viene da dire che avevano tanta più personalità, oggi si è persa
MarioMo 9 aprile 2018 alle 10:10
La differenza con le auto di 30anni fa era proprio il "saper guidare" perché non perdonavano, oggi invece tutti possono guidare qualsiasi automobile
Luca 9 aprile 2018 alle 10:41
Per fortuna le auto sono migliorate molto sotto molti aspetti, ora sono decisamente più facili e molto più sicure a vantaggio di tutti
Marco 9 aprile 2018 alle 11:26
Anche la Fiat Uno Turbo I.e era un piccolo bolide . Certo bisogna assettarla con un lavoro sugli ammortizzatori per evitare rischi nella guida. Però in autostrada, quando non vi erano i limiti, era una goduria far mangiare il fumo del tubo di scappamento a macchine di grossa cilindrata che ti lampeggiavano per avere libera la corsia di sorpasso.
Edo 9 aprile 2018 alle 11:29
Bisogna anche dire che oggi è difficile godere dell'allungo degli aspirati su strada perché i limiti tarpano le ali, mentre è molto più gratificante l'accelerazione ai bassi regimi senza ritardo di risposta di un bel turbo, più sfruttabile nel quotidiano
Aldo 9 aprile 2018 alle 11:30
La risposta alla pressione sull'acceleratore dei motori turbo è immediata ed è un vero piacere
Giulio 9 aprile 2018 alle 11:32
Gli aspirati fatti bene sono decisamente più divertenti e coinvolgenti, ricordo ancora con emozione la Bmw M3 e46 da 343cv: una gioia incomparabile!
Fra 9 aprile 2018 alle 11:38
I turbo hanno una resa eccezionale ai bassi e medi regimi, quelli che solitamente si utilizzano di più, quindi avere coppia subito serve e da' soddisfazione.
Tomaso 9 aprile 2018 alle 11:44
E finalmente! Fosse per me renderei il turbo obbligatorio per tutti i motori a benzina, come lo è diventato praticamente per i diesel
Carletto 9 aprile 2018 alle 11:49
D'altra parte bisogna riconoscere che i turbo attuali non presentano più quegli infiniti ritardi e buchi di erogazione ai bassi regimi di una volta, oggi sono immediati e salgono velocemente in alto rispetto al passato, in più presentano consumi più contenuti, quindi il gioco è fatto!
Seba 9 aprile 2018 alle 11:51
Gli aspirati soprattutto se V8 o V10 sono il massimo ma, purtroppo, il più delle volte sono improponibili
MarceZ 9 aprile 2018 alle 11:53
Da non dimenticare che grazie al turbo si riescono ad abbinare potenze elevate con consumi di tutto rispetto, impensabili fino a poco fa con un aspirato
Guido 9 aprile 2018 alle 11:59
Il sound degli aspirati è tutt'altra cosa
Alex 9 aprile 2018 alle 16:25
I turbo vanno meglio perché danno tanta coppia da subito, per questo li adottano tutti anche su cilindrate piccole, gli aspirati però, per chi vuole guidare divertendosi veramente tirando le marce a regimi stellari ti regalano un coinvolgimento pazzesco
Marzio 9 aprile 2018 alle 16:26
Il turbo va meglio anche su certe tipologie di auto più pesanti tipo crossover e suv oggi tanto di moda...
Andrea 9 aprile 2018 alle 16:34
Le super car a mio avviso devono rimanere con motori aspirati: sono molto più divertenti!