Audi E-Tron Geneve 2018 Ginevra 2018
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5 marzo 2018

elettriche al salone di Ginevra: Jaguar I-Pace e Audi E-Tron

Sono tre le importanti novità elettriche di questa edizione: la Jaguar I-Pace, la Hyundai Kona Elettric e l’Audi E-Tron. Sulla Hyundai Kona Elettric se ne parlerà nei prossimi giorni, oggi invece ci concentriamo sull'inglese e sulla tedesca perché con entrambe abbiamo avuto un incontro molto, ma molto ravvicinato!
 
La Jaguar I-Pace l’abbiamo guidata. Per pochissimo, ma una primissima impressione la possiamo dare. Innanzitutto inquadriamola: come dimensioni misura 4682 mm in lunghezza, 2139 mm in larghezza specchietti compresi ed è alta 1565 mm. E’ 5 centimetri più corta della E Pace e ben 9 centimetri più bassa, ma soprattutto pesa ben 440 kg in più. Sotto il cofano anteriore apribile c’è un piccolo vano per riporre una piccola borsa tipo keepall, aprendo il portellone dietro, invece c’è un bagagliaio più adeguato tipo quello della E Pace. La meccanica prevede due motori, uno che serve l’asse anteriore e uno il posteriore. Il pacco batteria che fornisce l'energia è da 90 kwh. Mica pochi. La coppia è di 696 Nm, un 10% in più del Diesel 3 litri da 300 cavalli del Gruppo, giusto per capirsi. La potenza è invece di 400 cavalli. Le ruote per scaricarla sono esagerate: 22 pollici con pneumatici 255/40! Da 0 a 100 km/h Jaguar comunica un tempo di 4,5 secondi. La velocità massima sempre dichiarata è di 200 km/h. L’autonomia nel ciclo WLTP è di 480 chilometri. Per ricaricare il pacco batteria con una rete super veloce e super ma proprio super potente da 100 kw ci vogliono 40 minuti!!!! Per accedere all’abitacolo ci sono maniglie estraibili uguali a quelle della Velar. Anche la plancia riprende molto quella della Velar. Il cambio però è a tasti: c’è quello per la marcia avanti, quello per la marcia indietro e il pulsante in mezzo per la folle. Oltre a quello del parking. Dito sul pulsante D, marcia avanti. Leggera pressione sull’acceleratore e la Jaguar I-Pace si muove nel più assoluto silenzio. Due rotazioni di volante molto leggero da azionare, un brevissimo rettilineo, giù tutto e si scopre che il pedale dell’acceleratore ha un secondo step in fondo per dare tutta potenza. L’auto balza in avanti ma non aspettatevi una reattività da navicella spaziale. La Jaguar I-Pace è pronta ma non immediata tra quando si affonda e quando arriva la spinta. Si affronta una curva a sinistra e poi una a destra. Si prova a giocare con l’inserimento ritardato per farla scodare, vista la coppia. La Jaguar I-Pace è sempre incollata all’asfalto e "smusa", cioè mostra tanto sottosterzo. Troppo. Si insiste nel cercare agilità con i trasferimenti di carico e cercando una minima sbandata, ma la trazione affidata ai due assi e ai due motori nulla permette. Tutto è demandato alla tenuta del pneumatico. Che noia! Si gira ancora un po’ e si testa l’accelerazione che c’è ma è costante, incisiva ma non progressiva. Anche qui poca emozione. Il peso si sente sempre, seppur le sospensioni siano molto frenate. Il primo contatto lascia l'amaro in bocca. La si pensava più reattiva e più disponibile nell’assecondare le volontà di chi la porta. In poche parole non è un’alunna un po’ scapestrata, è una maestrina precisina che, anche se si disattiva l’elettronica, rimane sempre ben inquadrata. In Italia il prezzo parte da quasi 80 mila euro: non pochi.
 
Altra novità elettrica è l’Audi E Tron che arriverà sul finire dell’anno nelle concessionarie e che a Ginevra si è mostrata…mascherata! L’abbiamo intercettata e meglio conosciuta subito dopo l’incontro con la Jaguar I-Pace, ma prima di entrare nel dettaglio del nostro incontro, ricordiamo che anch’essa è un SUV con misure simili alla Jaguar ma avrà più versioni, non solo a due motori come la Jaguar ma anche a tre per dare più performance. Inoltre l’energia a bordo potrebbe toccare nel tempo gli 800 volt! L’esemplare che abbiamo incontrato era quello più semplice. Le linee innanzitutto sono da SUV coupé ma, nonostante questo, dentro lo spazio non manca, come peraltro sulla Jaguar. La differenza è che l’inglese ha una plancia più invadente che si protrae verso gli occupanti mentre l’Audi da' più libertà a chi siede davanti. Nulle invece le differenze sulle prestazioni perché, questo è il punto fondamentale sulle elettriche, se fatte con gli ingredienti base dei due motori con pacco batteria da 100 kwh nulla cambia. E anche come comportamento, perché il peso vincola non poco i tecnici.
 
Quindi la morale di queste due stelle elettriche di Ginevra, dopo averle incontrate, è che escluso stile e interni con relativi sistemi di infotainment, una vale l’altra. E questo può essere di interesse e vantaggioso per chi non ha storia, ma non per chi ha speso anni e miliardi in ricerca e sviluppo per dare il proprio DNA, che ha fatto dire a più di qualche generazione: “Io guido Audi perché….” e ad altri “Io guido Jaguar perché…”!
 
Al momento l’auto elettrica quindi, oltre al tema autonomia e prezzo, si trova un altro cappio al collo: quello che "fatta una fatte tutte" se non si crea una differenza di base. E, forse, non a caso in Audi stanno pensando ai tre motori e ad aumentare il voltaggio per, appunto, fare la differenza.  

 

Lascia un commento:
 
Andrea 6 marzo 2018 alle 8:09
Che beffa! L’auto elettrica, dunque, annulla le differenze tra un marchio e l’altro.... con tutti gli investimenti fatti avere auto uguali non è certo un passo in avanti
SteRe 6 marzo 2018 alle 8:10
Belle, mi piacerebbe provarle, rimane lo scoglio dei prezzi
Marco 6 marzo 2018 alle 8:19
Auto fotocopia per prestazioni e guidabilità nell'elettrico, auto fotocopia per il design tra i motori a combustione: siamo nell'era dell'omologazione
Luca 6 marzo 2018 alle 8:21
La Jaguar assomiglia molto alla Tesla...per la serie "fatta una fatte tutte"
Ser7 6 marzo 2018 alle 8:22
Sì, anche queste tutte simili tra loro e poi, ragazzi che prezzi!
Checco 6 marzo 2018 alle 8:24
Molto simile alla Tesla, ma mi auguro sia fatta meglio, perché Tesla in quanto a qualità dei materiali lascia un po' a desiderare
Anto 6 marzo 2018 alle 8:28
Una domanda ma la colonnina da 100 kw dove si trovano? Direttamente nelle centrali elettriche..?!
Fab64 6 marzo 2018 alle 8:31
Bisogna verificare se i 480 km di autonomia annunciati sono reali, perché ho verificato che a seconda dell'uso e delle diverse condizioni (città, montagna, autostrada ecc) l'autonomia cala vertiginosamente
MarioMo 6 marzo 2018 alle 8:36
Mai sentito parlare di fast recharge, Anto? I sitemi, la tecnologia c'è il problema è che non ci sono sul territorio e mancano le infrastrutture
Giorgio43 6 marzo 2018 alle 8:38
Belle proposte ma rimane il fatto che delocalizzano l'inquinamento NON lo eliminano, perché l'energia elettrica è comunque prodotta nelle centrali che utilizzano fonti fossili
Claudio 6 marzo 2018 alle 8:55
I tempi per le elettriche stanno diventando maturi, le tecnologie disponibili le stanno rendendo finalmente competitive (480 km di autonomia) e gli scenari politici sono sempre più orientati verso queste soluzioni di mobilità sostenibile
Ricky 6 marzo 2018 alle 9:08
La fine del diesel si avvicina alla velocità della luce!
FedeX 6 marzo 2018 alle 9:11
Il futuro è dell'elettrico soprattutto nei centri urbani e nelle aree ad alta densità abitativa, gli altri motori (benzina e diesel) rimarranno per chi vive fuori e per i mezzi da lavoro, soprattutto il diesel perchè le prestazioni, i consumi e le autonomie che garantiscono le elettriche se le sognano ancora
vale 6 marzo 2018 alle 9:14
Con la signora Merkel e la nuova coalizione che la sorregge andremo tutti elettrici a breve, statene certi
RS 6 marzo 2018 alle 9:19
Audi è avanti in tutto, pensare ai 3 motori per aumentare voltaggio e differenziarsi, dimostra che il suo slogan "all'avanguardia della tecnica" è prorpio vero
Danilo 6 marzo 2018 alle 9:22
Insistono sull'elettrico, qualche miglioramento c'è ma non da far gridare al miracolo e come già notato prezzi ancora troppo elitari, mah.... a me sa ancora tanto di manovra della Germania, UE per far dimenticare il dieselgate
Giuse 6 marzo 2018 alle 9:27
Belle e più performanti ma 80mila euro sono comunque tanti, allo stato delle cose (480 km autonomia, tempi di ricarica e mancanza di colonnine), per una elettrica pura
Vince 6 marzo 2018 alle 9:31
Secondo me il prezzo di questa Jag non è poi così fuori dal mercato per una vettura del genere, l'autonomia è buona e insieme a Hyundai e a Audi fa capire che la tecnologia full electric è ormai una realtà concreta e utilizzabile da molti
Nino 6 marzo 2018 alle 10:00
Sembrano molto belle e valide, rimane però una tecnologia difficile da utilizzare, meglio l'ibrido
Gigi 6 marzo 2018 alle 10:28
Bellissimi i cerchi da 22" con quei pneumatici 255/40 direi..... "ottimi" per le nostre strade!
Gianni 6 marzo 2018 alle 10:31
Qualcuno riesce a spiegarmi come si fa a ricaricare con un normale impianto di casa da 3,5 Kw una batteria da 90 Kwh? Grazie
Edo 6 marzo 2018 alle 10:33
L'apoteosi dei desideri del momento: elettrica, suv e premium! Comunque una bella proposta
Filo 6 marzo 2018 alle 10:45
Per me le elettriche hanno senso solo se city car da dedicare ai brevi spostamenti urbani, per non ammorbare ulteriormente l'aria velenosa delle nostre città. Per tutto il resto non hanno veramente senso e lo dimostra che, pur potenti, alla guida non divertono per più fattori inevitabili, primo tra tutti il peso
Olli 6 marzo 2018 alle 10:56
"Una vale l'altra" bravo, hai centrato il problema: temo anch'io che con l'elettrico si annullino tutte le differenze basate sull'emozionalità, che hanno fatto grandi i vari marchi automobilistici
Fulvio 6 marzo 2018 alle 11:09
Veramente belle entrambe, anche l'Audi per quel che lascia intuire, rimangono le perplessità sull'elettrico anche se i miglioramenti sono evidenti ad ogni nuova proposta. Manca l'azione delle amministrazioni locali sul territorio
Paolo 6 marzo 2018 alle 11:16
E' un segno dei tempi, una Jaguar elettrica, chi l'avrebbe mai pensata...ridatemi i 12cilindri, questa la lascio alle signore radical chic, muse protettrici dell'ambiente....
Mauro 6 marzo 2018 alle 11:19
Parlaci delle novità concrete di Ginevra, queste lasciamole ancora al libro dei sogni
Domenico 6 marzo 2018 alle 11:23
Dimensioni importanti per entrambe, ma perché le fanno così grandi con i problemi imprenscindibili di peso delle elettriche? Più piccole sarebbero, credo, più prestazionali
Umbe 6 marzo 2018 alle 11:27
Belle tutte e due. Il problema sono le infrastrutture che mancano, per ricaricare e garantire l'autonomia a questi mezzi in modo facile e veloce come ora succede per i motori tradizionali
Roby 6 marzo 2018 alle 14:17
L'elettrico è il futuro, conviene studiarlo con attenzione
Marzio 6 marzo 2018 alle 14:19
Jaguar accelera sul suo cambio di passo, 2 anni fa il primo suv ora la prima elettrica 100%, alla faccia della tradizione e del conservatorismo
Nino 6 marzo 2018 alle 14:45
"Fatta una fatte tutte" e' vero ed è il riflesso delle attenzioni diverse degli automobilisti di oggi: più attenti alla tecnologia disponibile e ai sistemi di infotainment che al motore e alle sue prestazioni
Milo 6 marzo 2018 alle 16:08
Audi propone qualcosa di più interessante, si differenzia dalle altre perlomeno sulla carta, poi rimane sempre da vedere alla prova su strada
Xt 6 marzo 2018 alle 16:10
Proposte interessanti e di qualità ma ho ancora molti dubbi al riguardo
Maurizio60 6 marzo 2018 alle 16:11
In effetti le colonnine da 100kw si trovano ad ogni angolo di strada...😆
Silvan 6 marzo 2018 alle 16:13
Questa I-Pace sembra una Tesla