Mike Manley N.1 di fca
A proposito di...
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29 novembre 2018

FCA e del suo piano 2019-2021

Quattro nuovi modelli, restyling di quelli esistenti che meritano investimenti, nuove catene cinematiche ibride e la 500 elettrica: questo il piano di FCA in Italia, emerso nell’incontro a Mirafiori tra sindacati e Pietro Gorlier che prevede 5 mld di euro di spese per il periodo 2019-2021. 
 
Tutti ad applaudire ma è emerso anche dell’altro: l’annunciato addio al diesel è stato cancellato! 

A Melfi verrà introdotto il modello Jeep Compass; a Mirafiori la 500 con motore elettrico; a Grugliasco restyling di alcuni modelli; a Pomigliano proseguirà la produzione della Panda che arriverà anche in versione ibrida e sarà installata la nuova linea per la produzione del baby suv a marchio Alfa

Il nuovo N1 di FCA Manley mette sul tavolo una mano da manuale. La 500 elettrica è un sasso nello stagno che fa rumore ma poco farà come vendite per il prezzo alto come quello di tutte le elettriche e perché il tema materie prime per le batterie non permetterà grandi volumi, ma importante è che la Panda rimanga in Italia come la Baby Stelvio che questa sì ha grandi potenzialità. Interessante è anche il tema ibridizzazione dei nuovi motori fire fly che già buoni sono e con un ibridizzazione intelligente hanno le potenzialità per diventare i veri punti di riferimento. Importante è anche la notizia che FCA non uscirà dal diesel perché questo motore ha ancora tanto da dire. 

FCA quindi in questa mano prende tutto perché da una parte ammalia chi dell’auto poco sa con il tema elettrificazione ma dall’altro non arretra sui veri fondamentali del business così da essere anche appetibile per eventuali alleanze che a Marchionne non sono riuscite. Nella prossima mano bisognerà guardare le carte di GM che ha annunciato licenziamenti e quelle di Ford che in Europa tanto bene non sta, per vedere chi cercherà giochi di sponda. 

 

Ps Detto tra di noi la mossa di portare in produzione la 500 elettrica in Italia è diabolica. Innanzitutto perché se ci saranno incentivi per le elettriche FCA ne potrà beneficiare. Poi per l’immagine. Infine perché se sarà un insuccesso nessuno potrà obiettare nulla.
Nel segmento delle piccole l’offerta elettrica oltre alla Renault Zoe, alla Smart e alla Vw up! vedrà anche il mito 500. Se si guardano le vendite di Renault Zoe fino ad oggi non si può definirlo un successo. Il problema oltre al costo elevato, due volte un modello con alimentazione convenzionale, è anche l’uso e la gestione perché ai tempi di ricarica lunghi bisogna aggiungere di ricordarsi sempre di farli in quanto non è come se ci si dimentica di ricaricare il telefonino che in pochi minuti si può risolvere. Se non si ricarica l’auto si devono cambiare programmi, inoltre ci sono tutta una serie di implicazioni come non fare scaricare mai completamente la batteria per non pregiudicarne la durata quindi si sfrutta meno autonomia, poche certezze sulla durata degli accumulatori che se durano come quelli dei telefonini son dolori perché sostituirli costa e parecchio, il consumo d’energia elevato alle velocità autostradali che dimezza l’autonomia...

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