Andrea Crespi intervista managing director Hyundai Motor Italy
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20 maggio 2020

che ripartenza sarà: risponde Andrea Crespi di Hyundai

Per il 2020 l’obiettivo del primo Gruppo automobilistico coreano, Hyundai, era di superare i 4.5 milioni di unità.
Poi è arrivato Covid-19 che ha stravolto tutto.
Perché per la prima volta nella storia dell’auto, tutte le fabbriche di tutto il mondo si sono dovute fermare, quindi è certo che gli obiettivi verranno mancati.
 
Importante è sottolineare come le vendite dei modelli Hyundai e Kia in Europa negli ultimi anni siano andate nella direzione opposta rispetto alla maggior parte dei rivali, in primis Fiat, aumentando costantemente e raggiungendo le 500 mila unità nel 2017 anche se, a rigor di cronaca, il picco sulla quota di mercato venne ottenuto già nel 2012. La crescita di Hyundai ha pagato un ritardo di prodotto nel segmento più in crescita negli ultimi anni, quello dei crossover compatti, colmato solo alla fine del 2017 con l’arrivo di Kona.
 
In Italia Hyundai ha venduto lo scorso anno più di 50 mila automobili. Meno di un terzo di quanto vende in Italia Volkswagen, più o meno la metà di quanto fa Opel e Peugeot ma, guardando al domani, c’è la forte convinzione in tutti gli addetti ai lavori che Hyundai abbia le carte in regola per tentare una ripida scalata e avvicinarsi a Volkswagen bruciando le tappe. Soprattutto se anche nella comunicazione riuscirà a fare un cambio di passo.
 
Il Managing Director di Hyundai Motor Company Italy è Andrea Crespi, classe 1967, laurea in economia all’Università “La Sapienza” di Roma e dal 1995 nel settore automotive con Ford che Crespi ha lasciato nel 2013 per passare dall’Ovale Blu all’ovale con l’H. Come tradizione del Gruppo americano i suoi manager spaziano su più campi, per avere una preparazione che abbia più pilastri di sostegno e Crespi non è stato l’eccezione, passando dalla finanza all’after sale, dalle vendite al marketing, arrivando anche alla personalizzazione veicolo. Poi 7 anni son gia' passati in Hyundai e anche da oriente la scuola non e' stata da meno rispetto a quella americana. Insomma Andrea Crespi è un manager a 360° con un’altra importante marcia in più derivata dalla sua innata curiosità che lo spinge ad un arricchimento continuo. Il momento non è certo di quelli felici ma l’orizzonte per tutti è meno tetro perché si è entrati in una nuova fase. E sulla griglia di partenza iniziamo questa intervista con Crespi per capire se metterà subito l'acceleratore a tavoletta o invece sceglierà una...tattica diversa. 
 
Si parla di ripartenza. C’è chi la immagina accelerata, chi al rallentatore e chi prevede una corsa ad ostacoli improvvisi, causa possibili altri lockdown. Quale dei tre scenari si verificherà?
"Quel che è certo è che oggi ci troviamo ad affrontare una situazione che fino a qualche mese fa era inimmaginabile, e che non ha precedenti. In uno scenario simile è evidente che la ripartenza debba passare anche attraverso strategie strutturate – non soltanto dalle singole case automobilistiche, che stanno lavorando per la massima accessibilità, ma che necessitano di sinergie a livello di comparto e Istituzioni. Come Hyundai ci siamo attivati immediatamente, adattandoci con spirito reattivo al repentino evolversi della situazione e fissando la nostra strategia su tre pilastri chiave: sicurezza per clienti e collaboratori, accessibilità al brand tramite formule di finanziamento dedicate, aumento della protezione del cliente. Una spinta importante per ripartire, ma che non può prescindere da una strategia complessiva di comparto che ha bisogno di azioni concrete ed urgenti da parte delle Istituzioni. Assistiamo oggi ad una gravissima situazione socio-economica per un intero settore che da’ lavoro a 160mila persone - 250.000 se si conta l’indotto - ed è un asset fondamentale per il PIL italiano, di cui vale oltre il 10% e un gettito fiscale per lo Stato pari a 80 miliardi annui. Ad aprile abbiamo assistito ad un azzeramento (-98%) delle immatricolazioni di autovetture nel nostro Paese, e i primi dati per il mese di maggio ci confermano che la situazione si mantiene davvero critica. Occorre intervenire con urgenza per un rilancio della domanda, con misure immediate e strutturali e concreti provvedimenti a sostegno della filiera, a partire da incentivi per favorire il ricambio del vecchio parco circolante, che in Italia ha un’età media di 12 anni, a vantaggio di più sicurezza e tutela ambientale, fino al riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi."
 
Cosa si aspetta dal mercato da qui a fine anno, per privati, partite Iva e aziende e anche cosa pensa riguardo al noleggio, in presenza o assenza degli incentivi? 
"Questa crisi non ha precedenti nella storia e si innesta anche su una flessione che era già in atto nel mercato Europeo nel primo bimestre dell’anno, quando ha registrato un calo di oltre il 7%. In questa situazione è davvero difficile fare previsioni per l’intero anno, ma secondo alcuni centri studi la contrazione del mercato europeo dell’auto potrebbe arrivare fino al 30%: uno scenario mai configuratosi in passato. Per l’Italia, UNRAE ipotizza un crollo fra il 32% nel caso migliore e il 46% in quello peggiore. Servono incentivi per ripartire e per offrire alle persone soluzioni in grado di favorire una maggiore accessibilità all’acquisto in una situazione di difficoltà economica, non tralasciando la possibilità di valutare anche alternative come ad esempio il noleggio a lungo temine."
 
Oggi abbiamo dei sindaci sceriffi. Sulla mobilità in città l’auto viene sempre più messa alla berlina ma allo stesso tempo si dice anche sia oggi il mezzo più sicuro per muoversi.
"La graduale ripresa delle attività nel nostro Paese, così come il mantenimento di una piena operatività nel lungo termine, è strettamente legata a soluzioni in grado di garantire il distanziamento sociale e contenere il rischio di nuovo contagi. In questo scenario l’auto può certamente giocare un ruolo chiave per assicurare la mobilità delle persone in tutta sicurezza, contribuendo anche ridurre l’affollamento dei mezzi pubblici. E qui ritorna importante ancora una volta il discorso incentivi per un ricambio del parco circolante verso modelli nuovi in grado di offrire risposte immediate in termini di sicurezza, efficienza e impatto sull’ambiente. In quest’ottica noi siamo impegnati nel fornire soluzioni di acquisto che tengano conto delle sopravvenute esigenze delle persone e vadano loro incontro."
 
Molti costruttori hanno nel portafoglio prodotti anche bici e skateboard. Voi?
"Hyundai fa della continua ricerca all’innovazione il suo marchio di fabbrica. All’ultimo CES di Las Vegas abbiamo presentato soluzioni “futuristiche” di smart mobility, o meglio una vera e propria visione della città del futuro, dove il servizio di trasporto è un servizio integrato e composto non solo da mezzi su gomma ma anche da velivoli in grado di decongestionare il traffico stradale. Venendo al presente più prossimo, Hyundai ha sviluppato un nuovo prototipo di monopattino elettrico, che abbiamo presentato lo scorso agosto. Pieghevole e leggerissimo, con un’autonomia di 20 km e una velocità massima di 20 km, trazione posteriore per garantire sicurezza e stabilità, potrebbe essere presente nel prossimo futuro anche sulle nostre vetture per facilitare la mobilità a tutti i livelli e coprire il cosiddetto “ultimo miglio”."
 
Hyundai è dal 2013 che gira attorno al 3% di market share. La gamma è cresciuta, i modelli sono tanto migliorati ma non c’è stato un balzo significativo. Quali sono i motivi?
"Bisogna intendersi sul concetto di “balzo”. Accrescere la quota di mercato frequentando dei canali dove basta “comprare volumi” non è la nostra priorità. La nostra priorità è, e rimane, quella di generare il massimo del valore per i clienti e per i nostri dealer, che infatti intermediano la totalità del nostro business. Questa strategia ha portato, per esempio, un significativo incremento nei valori residui e una valorizzazione cospicua del portafoglio clienti in termini di fedeltà. Il vero “balzo” quindi si legge più nel rapporto che abbiamo costruito in questi anni con la clientela, che vede Hyundai sempre più protagonista del mercato italiano. Questo non è un valore effimero per vincere medaglie ma un valore che resta solido nel tempo. In termini di numeri poi, se vogliamo leggere questo fenomeno, basta guardare l’andamento della quota privati dove il nostro brand è cresciuto sensibilmente rispetto al 2013."
 
Le fabbriche sono state ferme ma si parla di un grande stock da smaltire. La situazione di Hyundai in Italia qual è?
"Grazie ad una gestione ottimale e molto accurata oggi possiamo dire che la situazione in Hyundai sotto questo punto di vista è sotto controllo, le fabbriche sono state rallentate in minima parte e lo stock che abbiamo è tarato sulla ripartenza."
 
Avete pensate a delle azioni mirate di supporto ai concessionari e ai clienti? I contadini dicevano: “ci sono stagioni buone e stagioni cattive, in quelle buone bisogna far provviste per superare i momenti difficili”. Hyundai Italia come si sta comportando e quali azioni pensa di potersi permettere a favore del mercato e dei clienti? Alcuni clienti hanno paura che qualche concessionaria salti, di conseguenza temono di perdere la caparra e/o la consegna della vettura: è un timore fondato?
"Come Huyndai siamo intervenuti su molti aspetti. Innanzi tutto la salute e la sicurezza, che in tutti i saloni e le officine vengono garantite nel rispetto dei più severi standard. E poi il nostro impegno di vicinanza e risposta ai clienti in questa situazione di grande incertezza si traduce nella campagna #TorniamoAViaggiare, grazie alla quale è possibile acquistare qualsiasi modello senza alcun anticipo, iniziando a pagare da gennaio 2021. Abbiamo aggiunto dei voucher per extra bonus scaricabili dal sito, e offriamo a tutti i clienti una copertura gratuita, che garantisce un indennizzo flat di 2500 euro in caso di perdita del lavoro successivamente all’acquisto dell’auto.
Come ulteriore strumento di protezione, tutti i modelli sono disponibili con finanziamento e polizza Credit Life che tutela in caso di perdita del lavoro o di malattia. Inoltre, grazie all’iniziativa Hyundai C A R E, tutti i veicoli con garanzia ufficiale in scadenza tra marzo e maggio 2020, beneficiano automaticamente di un’estensione di garanzia fino al 31 maggio 2020. Lato concessionari, nel pieno dell’emergenza Hyundai ha lanciato un’iniziativa unica nel settore automotive a supporto del suo network di vendita: H.E.L.P. (Hyundai Emergency Legal Program). Si tratta di un il database con due funzioni principali: da una parte aiutare i rivenditori a comprendere e interpretare tutte le informazioni derivanti dalle autorità internazionali, nazionali e regionali, organizzando tutte le informazioni per Paese di appartenenza e lingua di riferimento. Dall’altra, distribuire informazioni e consigli con l’obiettivo di affrontare al meglio le nuove sfide finanziarie e legali legate alla crisi e stabilizzare e ottimizzare la liquidità, operando nel rispetto delle restrizioni in atto per contrastare il contagio."
 
La mobilità elettrica ha il suo maggiore tallone d’Achille nei costi elevati. Crede che pagherà “pegno” in un momento come questo?
"L’elettrificazione dovrà continuare ad essere il volano per lo sviluppo della mobilità, attuale e futura. In Hyundai ci crediamo moltissimo. Per questo abbiamo pensato da sempre, anche prima di questa pandemia, a sviluppare soluzioni di acquisto dei nostri modelli elettrificati che prevedano formule particolarmente accessibili, eliminando anche l’ansia da ricarica. Penso per esempio a Kona Electric, cha ha superato ogni aspettativa di successo sul mercato, che prevede il pacchetto gratuito “Juice Pack Home”, che include la fornitura della JuiceBox Enel X e il servizio di Home Check insieme all’installazione. Lo sforzo che dobbiamo continuare a fare è quello di spiegare che oggi guidare una vettura elettrica può portare ad un costo medio di guida meno dispendioso che per una vettura tradizionale. Oggi con la formula By Mobility, per esempio, il cliente può guidare una Kona EV ad un costo mensile inferiore di circa 90 € rispetto al diesel. Non credo sia ancora un concetto conosciuto."
 
Hyundai ci ha abituato a novità a getto continuo. Cosa si vedrà nei prossimi due anni? 
"Il piano strategico di Hyundai per il futuro andrà avanti: il ruolo dell’elettrificazione è centrale e continuerà ad esserlo, nella nostra strategia di crescita, che vede importanti investimenti nel settore. Abbiamo confermato il completo rinnovamento della gamma che ci porterà ad avere modelli tutti nuovi: abbiamo cominciato ad inizio anno con la Nuova i10 e proseguiremo con le nuove i30 e i20, per proseguire con altre importanti novità quest’anno. A fine 2020 quasi il 90% della gamma Hyundai in Italia sarà elettrificata. Come Gruppo invece avremo entro il 2025 44 modelli elettrificati, con un investimento nella “future mobility” di 47 miliardi di euro. Il piano include tutte le tecnologie di elettrificazione e un impegno sull’idrogeno, tecnologia per cui Hyundai ha stanziato 6,7 miliardi di euro in investimenti entro il 2030."
 
Ci racconta la Sua opinione sullo smart working? Cosa ne pensava, cosa ne pensa ora e quale futuro ritiene potrà avere?
"Ci siamo attivati immediatamente per mettere in sicurezza tutti i collaboratori, che hanno avuto la possibilità di continuare a lavorare da casa sin dalla fine di febbraio. È stata un’esperienza sicuramente positiva, anche se chiaramente dettata da un’emergenza che ha visto un improvviso cambiamento nel modo di lavorare, per tutti.  Penso che continueremo a sfruttare, dove necessario, una metodologia di comunicazione che molto spesso grazie agli strumenti di cui disponiamo si è rivelata molto efficiente: penso per esempio alla comunicazione con la rete di vendita."
 
Nei periodi difficili c’è sempre qualcosa da imparare: da questo quale insegnamento possiamo trarre?
"Questa emergenza ci ha cambiati tutti. Abbiamo riscoperto l’importanza delle cose più semplici della vita: l’attenzione alla salute, all’ambiente e abbiamo riscoperto anche il silenzio. Tutti elementi che potremo impegnarci a preservare anche nel prossimo futuro con una mobilità sempre più sicura, efficiente e sostenibile."
 
Ultima domanda: in un mondo dove l’incertezza è all’apice a chi deve comprare un’auto cosa consiglia sia come alimentazione ma anche come acquisto? E ci spieghi perché.
"L’ampiezza della gamma Hyundai permette di rispondere alle esigenze di tutti con soluzioni di grande valore, aspetto che viene trasmesso anche alle vendite dove offriamo soluzioni completamente personalizzabili e adatte a tutte le esigenze. Lato nostro, grande attenzione sarà data alla rinnovata gamma di citycar Hyundai, alla nostra apprezzata gamma SUV e alle tecnologie sostenibili, importanti oggi come mai per un futuro migliore."

 
 
 
 

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