Auto elettrica
A proposito di...
A proposito di...
20 maggio 2019

auto elettrica a guida tedesca

I politici sono sempre lesti a fiutare dove tira il vento.

Di questi tempi gli ambientalisti sono sulla cresta dell’onda e per questo molti la cavalcano. Soprattutto in Germania dove i Verdi sono l’ago della bilancia.

La Cancelliera Merkel ha promesso molto per la mobilità elettrica, che piace tanto ai Verdi, ma dalle parole sono seguiti pochi fatti. A partire dalla flotta di auto che serve il suo governo. Oggi solo il 3% sembra sia elettrico!

I Verdi insorgono e accusano di ipocrisia e tornano a spingere sulla necessità di passare alla mobilità elettrica.

La Cancelliera gioca di sponda e non argomenta bene sulla materia, anche perché ora si trova in difficoltà, non solo perché sul viale del tramonto, ma anche per le posizioni differenti dell’industria tedesca dove ad una Volkswagen elettrificata fanno da contraltare gli altri due Gruppi nazionali (Mercedes e BMW) meno “elettrici”.

La Germania e la sua industria automobilistica sulla mobilità sono dei punti di riferimento e come tali influenzeranno ancora una volta le decisioni di tutta la UE. Complice anche l'offensiva della Volkswagen che oltre ad essere il più grande produttore di veicoli e anche quello più legato alla politica.

Oggi si può affermare che i tedeschi però non sono stati negli ultimi anni dei modelli, perché oltre al dieselgate, malissimo hanno seguito il tema della omologazione WLTP ma anche quello dei limiti sulle emissioni C02 con la farsa dei crediti.

Inoltre con i vari livelli di omologazione e le regolamentazioni sulla circolazione nelle città tedesche in base alle classi (euro 3,4,5,6…e poi 6c 6dTemp…) hanno messo il cappio alla gola di tanti.

Negli Usa dove le normative antinquinamento sono entrate negli anni settanta non si è mai arrivati a blocchi come in Europa. Ma anche nella gran parte delle regioni del mondo. La mobilità è stata sempre espressione di libertà, da noi viene continuamente messa in discussione tanto che sembra un gioco dell’Oca dove si fanno due passi in avanti e altrettanti indietro, così da rimanere sempre vicini al punto di partenza. Come sulle auto elettriche il governo tedesco!

Infine sempre sulla mobilità elettrica sta emergendo un problemino di non poco conto sulle fonti: se non sono rinnovabili c'è chi ritiene il passaggio alla mobilità elettrica inutile! Se non dannoso. Sempre senza considerare l'obbligo della sostituzione dei pacchi batteria almeno ogni 10 anni che significa produrne altri e smaltirne altrettanti, rischiando un bel cortocircuito. In primis per il pianeta. 


 

Lascia un commento: