L’automobile elettrica a breve dovrebbe diventare più accessibile.
Le batterie che oggi rappresentano più del 50% del costo di un’auto elettrica scenderanno di prezzo.
I maggiori produttori di batterie, i coreani LG, Samsung SDI e SK sono stretti nella morsa dei rivali cinesi e per cercare di non perdere più spazi di mercato, guardano anch’essi alle meno costose batterie LFP.
Questa settimana uno spin-off di SK svelerà la sua prima batteria al litio ferro fosfato (LFP), alla fiera InterBattery 2023 che prende il via mercoledì a Seoul e anche LG proporrà una batteria agli ioni di litio e ferro.
Con questa mossa alcuni coreani sperano di riuscire a controbattere la cinese CATL e addirittura entrare come fornitori di Tesla nella gigafactory di Shanghai.
In questa partita rientra anche l’Inflation Reduction americano che potrebbe così favorire di più l’industria coreana rispetto a quella cinese, anche se con l'accordo tra Ford e i cinesi di CATL non sembra che poi nella realtà sia valido.
Anche il colosso coreano Samsung è impegnato sul contenimento costi e sta sviluppando una batteria ad alto contenuto di manganese senza cobalto, uno dei materiali più costosi assieme al nichel. Le batterie ad alto contenuto di manganese sembra abbiano una densità energetica maggiore rispetto alle batterie LFP, risulterebbero meno costose e anche più stabili delle batterie NCM. La potenza di una cella della batteria ad alto contenuto di manganese è equivalente a quella di quasi due celle della batteria LFP, rendendo la produzione di celle della batteria ad alto contenuto di manganese economicamente conveniente al pari delle LFP.
Come andiamo ripetendo, sulle batterie c’è ancora molta strada da fare e la lotta tra cinesi e coreani sta diventando sempre più intensa.
All’InterBattery 2023, fiera della batteria nata nel 2013 a Seoul, in Corea, quest’anno verranno presentate tante nuove idee da oltre 900 espositori nazionali ed esteri e 1.500 stand!
Fino a pochi anni fa, le batterie LFP venivano liquidate come batterie di fascia bassa utilizzate principalmente per i veicoli elettrici cinesi, spingendo i produttori di batterie coreani a rivolgersi a batterie NCM costose che vantano una maggiore densità energetica per i veicoli elettrici premium. Ma ora, per le decisioni dei Governi e al conseguente potenziale gigantesco mercato che si apre, l’approccio è cambiato, soprattutto perché sembra che nel rapporto qualità-prezzi i cinesi siano molto più avanti.
Le celle delle batterie NCM stanno gradualmente perdendo competitività man mano che i produttori di batterie cinesi escogitano batterie LFP più avanzate come le batterie cilindriche 4680, dove 46 è il diametro e 80 la lunghezza.
Le aziende cinesi stanno espandendo la loro presenza anche nei mercati di fascia alta e a gennaio, i due principali produttori mondiali di batterie per veicoli elettrici erano CATL e BYD, entrambi cinesi. CATL, senza batterie NCM, si è classificata al primo posto con una quota di mercato del 33,9%, secondo il market tracker SNE Research, mentre BYD è arrivata seconda con il 17,6%.
Il trio coreano ha ottenuto un totale del 23,2 percento: LG Energy Solution con il 13%, Samsung SDI con il 5,5 % e SK On con il 4,7 %.
Le principali case automobilistiche globali stanno cercando batterie più economiche per garantire prezzi più accessibili, e a breve vedremo modelli di Volkswagen e Tesla ben al di sotto dei 25 mila euro.
Ford a febbraio ha promesso di creare un impianto di batterie da 3,5 miliardi di dollari nel Michigan utilizzando la tecnologia delle batterie concessa in licenza dalla cinese CATL. Prevede di utilizzare batterie LFP per la Mustang Mach-E e il pickup F-150 Lightning.
Tesla, che utilizza già le batterie LFP di CATL nel Model 3 e nel Model Y, ha dichiarato all'inizio di questo mese che lancerà un nuovo veicolo elettrico che costerà circa la metà del prezzo di produzione di un Model 3. E ciò è reso possibile proprio dal recente annuncio di CATL di un taglio di quasi il 40% prezzi delle batterie!
Per ora, non esiste un'alternativa più economica delle LFP sul mercato e tutti la stanno cercando. Attualmente rispetto alle NCM la differenza è attorno al 25% ma questo valore potrebbe crescere e farle uscire dal mercato, creando un grosso problema per i produttori coreani ma anche per molti altri, perché così facendo rimarrebbero solo i cinesi.
In Corea oggi tutti sperano che la soluzione possa essere quella delle batterie ad alto contenuto di manganese ma non tutti ci credono.
Il punto fondamentale è che sta emergendo una vittoria dei cinesi anche sui coreani e questo è un segnale che non va sottovalutato. La Cina ha già ampliato il divario con la Corea, alimentata dalla sua tecnologia avanzata, nonché dal controllo sulle materie prime e dal basso costo del lavoro e se auto elettrica sarà in tempi brevi il rischio vero è che i grandi player saranno solo loro, come stanno già dimostrando.
L’auto elettrica insomma, sicuramente scenderà di prezzo ma al prezzo che decideranno i cinesi.
E l'Europa che si sta muovendo, facendo anche fabbriche di batterie, è sempre più sull'orlo del burrone perché non avendo le capacità e le conoscenze dei coreani, solo con un miracolo potrebbe fare quel triplo salto non mortale che la innalzerebbe sul piano del gioco. Una parte d'Europa sembra che finalmente se ne stia rendendo conto, un'altra invece no.
PS Batterie al sale, batterie allo stato solido... son tante le tecnologie in sviluppo ma fin ad ora sembra rimangano solo nei laboratori.