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22 maggio 2020

Usato

BCA è uno dei più grandi operatori europei nel settore del veicolo usato. Nato nel Regno Unito nel lontano 1946, ha esteso la sua presenza in 13 Paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera). E da quasi vent’anni opera nel campo delle aste online. Nell’anno fiscale aprile 2018-marzo 2019 il totale delle vetture vendute attraverso BCA è stato di 1.4 milioni di unità in tutta Europa (compresa UK): auto messe all’asta da concessionari, flotte, società di leasing, finanziarie e anche OEM. La filiale italiana gestisce ogni anno oltre 1.200 aste digitali. Il tempo di rotazione medio di un veicolo messo all’asta è (nel 90% dei casi) non superiore a 20 giorni. Chi vende ha accesso a un mercato potenziale di 23.000 acquirenti professionali registrati in Italia e all’estero, e chi compra ha la scelta fra circa 6.000 veicoli sempre disponibili online.

BCA

Il meccanismo dell’asta (interamente gestito da BCA), è aperto, fornisce via web informazioni complete mettendo in evidenza in schede eventuali punti critici, dai segni per esempio sui cerchi al consumo delle parti tappezzeria, come il consumo dei sedili segnalando in mm l’usura. Questo aiuta per stabilire anche il costo di eventuali ripristini. Per capire come riprenderà il mercato dell’usato dopo il lockdown causata da Covid-19, BCA si è rivolta ai più importanti trader italiani con telefonate individuali e un questionario online. Il campione (123 intervistati) è stato analizzato suddividendo le risposte per dimensione d’impresa (top buyer / piccoli buyer) e per geografia (nord / centro-sud). Dall’indagine emerge un quadro abbastanza sorprendente. In una situazione imprevista ed estrema, che ha fatto scendere di 30 punti l’indice di fiducia dei concessionari tra gennaio e aprile, i professionisti del remarketing sono relativamente ottimisti, e si dichiarano pronti a cogliere le opportunità che si creeranno con la piena riapertura. “Il mercato dell’auto è un sistema complesso, che funziona grazie a un perfetto equilibrio tra vendita, post-vendita e remarketing. Il business dell’usato è un tassello fondamentale, perché garantisce la rotazione (e sostiene il valore) delle auto portate in permuta dai clienti”, dice Barbara Barbieri, Amministratore Delegato di BCA Italia. “La nostra ricerca mostra che gli operatori di settore, pur nelle enormi difficoltà del momento, credono nella ripresa e si preparano a investire sul business usato. Questo è un segnale positivo per tutto il mercato”. Entrando più nello specifico alla domanda “Come andrà l’usato rispetto al nuovo?”, il 41% degli intervistati risponde che l’usato ripartirà più rapidamente. Solo il 7% crede il contrario. Gli altri ritengono che non vi sarà sostanziale differenza.