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15 maggio 2018

19 km sul mare

Detto fatto. Valdimir Putin l’aveva promesso e oggi ha aperto il ponte più lungo d’Europa che porterà dalla penisola di Taman nel sud della Russia alla penisola di Kerch in Crimea. In jeans e giubbetto è arrivato, è salito su un camion e l’ha percorso per i suoi 19 chilometri di lunghezza. E da questa estate saranno anche molti gli automobilisti che ne potranno godere i benefici. Il ponte è uscito dall'acqua a tempo di record - poco più di tre anni - per soddisfare le esigenze sia pratiche sia geopolitiche. Diecimila lavoratori, secondo i media russi, si sono alternati per costruire il ponte, che dovrebbe essere utilizzato da 40.000 auto e cinquanta treni al giorno. La mega struttura, che attraversa l'isola di Touzla, rappresentava una vera sfida ingegneristica. Attività sismica, blocchi di ghiaccio del Mar d'Azov d’inverno, rappresentano un rischio per i pilastri ma è stato fatto.

Inaugurato un gran ponte tra Russia e Crimea da Putin

Lo volevano anche Stalin, Hitler e persino Nicola II questo ponte ma è Putin ad esserci riuscito e a un costo, sembrerebbe accettabile, se fosse vero sia stato attorno ai 5 miliardi di dollari. Al di là delle scelte politiche e relative polemiche tra Russi, Ucraini, pro-contro Putin, è importante dar risalto a questo ponte per capire come la mobilità sia strategica in molti Paesi mentre da noi no. E fare un confronto con il ponte sullo stretto di Messina sia come tempistiche sia come costi sia come difficoltà è girare il coltello nella piaga, quella nostra. Il ponte inaugurato da Putin batte il Vasco de Gama di Lisbona lungo 17,2 chilometri.