Toyota Akiro Toyoda
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4 marzo 2021

piccole a buon prezzo: il rilancio di Toyota

Il segmento A è quello dell’accessibilità alla mobilità individuale.
Perché si riferisce alle automobili dal minor costo.
 
Sono del segmento A la Fiat Panda, la Volkswagen Up!, la Huyndai i10…la Renault Twingo.
 
Molti costruttori si lamentano da anni che in questa categoria non si guadagna abbastanza e Renault è arrivata anche a chiudere la porta, tirandosi fuori e facendo cadere sulla Twingo la mannaia.
 
Molti sono convinti che il futuro delle segmento A possa essere elettrico ma come storia insegna, la Smart nella versione a corrente non è quel successo sperato, per via del costo elevato.
 
L’annuncio di Toyota sul prossimo arrivo di un terzo modello basato sulla piattaforma GA-B destinato al segmento A diventa quindi molto importante.
 
Il prossimo modello della Casa automobilistica giapponese avrà il ruolo d'ingresso alla gamma e manterrà l’aspetto chiave dell’accessibilità ai più.

Per quanto riguarda il sistema propulsivo dominante nel segmento A, avviene principalmente con motori a combustione interna, a dimostrazione che sono quelli più econonici e il budget di spesa è un elemento importante e le prospettive di mercato confermano questo trend anche nei prossimi anni, specialmente per i clienti per cui l'accessibilità finanziaria è un fattore dominante. Quindi niente elettrico e nemmeno ibrido.

La nuova “Toyotina” si vedrà sul finire dell’anno e debutterà quasi in contemporanea con la Yaris Cross. Tutte verranno prodotte in Europa e sommando anche la Yaris le tre dovrebbe garantire un volume di 500 mila pezzi l’anno. Numeri importanti che aiuteranno a garantire le economie di scala che sono necessarie per assicurare l'elemento chiave dell'accessibilità che i clienti del segmento A si aspettano. Ma c’è un ulteriore punto per Toyota molto interessante: se molti altri costruttori lasceranno questo segmento si potrà avere più spazio e quindi alta potenzialità di crescita. Inoltre poi se arriveranno giovani li si potrà poi nel tempo far salire anche su Toyota più importanti.

Toyota in questi ultimi quattro anni sta lavorando molto bene. Il N.1 Akio Toyoda, pronipote del fondatore, ha rivoluzionato tutto con calma e senza clamori. I risultati sono tangibili ma per la prima volta Toyota è in grado davvero di fare un grande balzo anche in Europa. E se il successo arriverà ne trarrà beneficio il Vecchio Continente da un punto di vista anche geopolitico. Toyoda è uno degli ultimi “car guy”rimasti a comandare e conosce bene quello che è possibile e quello che è solo e rimarrà un sogno ancora per molto tempo. Sul ponte di comando di Toyota siede da più di dieci anni. Un tempo senza alcun dubbio lungo ma per il settore automotive nemmeno troppo. Perché quello che si decide oggi si vede come minimo dopo quattro anni se si ha fretta mentre se si lavora bene e con calma anche dopo otto. E questo è un altro punto da tenere ben in considerazione di questi tempi di grandi annunci rivoluzionari da parte di chi sa già che tra soli quattro anni molto probabilmente non ci sarà più. Attenzione, quindi, ai facili entusiasmi e annunci, perché come dimostra concretamente oggi Toyota: a costruire imperi non bastano poche stagioni.

 

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