Jetta il nuovo marchio di Volkswagen
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4 marzo 2019

dove va il mondo dell'auto

Apre domani alla stampa il salone dell’automobile di Ginevra.

Nonostante gli assenti (Ford, Hyundai, Jaguar, Land Rover, Lancia, Opel, DS…) il salone di Ginevra 2019 ha novità per tutte le tasche e tutti i gusti: dalla Renault Clio alla Peugeot 208; dalla BMW Serie 3 Touring alla Mercedes CLA Shotting Brake, dal restyling della Mercedes GLC alla Classe V; dalla Volkswagen T-Cross all'Audi Q4; dall'erede della Nissan Juke alla Toyota Corolla GR Sport, dalla Polstar 2 alla Honda Urban EV... Inoltre, altrettante bellissime: dalla Ferrari F8 alla Lamborghini Huracan Evo, dalla Mclaren 600 LT MSo all'Aston Martin Project 003 Valhalla, dalla Piech all'italiana Puritalia Berlinetta tutta da studiare! Senza dimenticare la Battista di Pininfarina, la GT di Italdesign, il buggy di Giugiaro...


Oggi a Ginevra stanno arrivando molti top manager. 
E iniziano, negli alberghi, i valzer e gli incontri prima dell'inizio dello show.
I dazi USA preoccupano le Case automobilistiche tedesche che parlano di miliardi di costi da sostenere se vengono introdotti.
La Cina è sempre al centro di ogni argomento
Perché in quella parte di mondo c’è ancora tanto da...mangiare.

"I livelli di diffusione delle auto in gran parte della Cina sono ancora molto bassi... in molte grandi città si è ancora sotto le 100 auto ogni 1.000 abitanti..." si sente dire. Mica come qua dove l'auto è messa al bando!
"Inoltre la classe media ambisce alla mobilità individuale con l’auto di proprietà e se la può permettere..." rincara la dose chi è a stretto contatto con il mondo asiatico.
Quindi "W la Cina" per l’industria dell’auto che ambisce a crescere sempre più, come una insaziabile oca.

E tra le oche più voraci c’è sicuramente Volkswagen che qui a Ginevra si è scatenata con il restyling della Passat, la T-Cross, la T-Roc in versione R e un buggy elettrico, giusto per non farsi mancare nulla.

L’ultima mossa del gruppo tedesco è quella di creare una nuova marca proprio per la Cina, mirata soprattutto alla conquista dei giovani. 

Volkswagen come nome ha scelto Jetta. Il motivo è semplice: per i cinesi la Jetta è come per noi europei il Maggiolino.
L’idea è stata, quindi, quella di prendere il nome di un modello iconico e trasformarlo in brand, con una gamma di prodotti ad hoc.
I modelli Jetta verranno prodotti dalla FAW-Volkswagen a Chengdu. Si vedrà una berlina tre volumi e due SUV di cui una nella foto qui sotto, molto simile a una Skoda ma anche a una Seat. A proposito di Seat: anche la casa spagnola inizierà a "frequentare" la Cina. Tornando ai modelli Jetta, l’inizio delle vendite è previsto per il terzo trimestre di quest’anno mentre verso la fine dell'anno dovrebbero vedersi anche due prodotti firmati Seat per il grande Paese.

Le vendite del marchio Jetta inaugureranno un nuovo approccio al cliente. Jetta avrà la sua rete di concessionarie ma avvicinerà i clienti in modo diretto e con forme innovative: esposizioni digitali, presenza nei centri commerciali e truck allestiti appositamente come una sorta di concessionarie itineranti. C'è chi arriva ad ipotizzare che questo modello di business del Gruppo Volkswagen, se funzionerà, potrà essere anche esportato in Europa, magari con un sistema di condivisione, perché c’è chi è convinto che in Europa si spenderanno meno soldi sulla mobilità con mezzi ad uso individuale, quindi dalla proprietà in esclusiva si dovrà passare alla condivisione o usando un termine di tendenza allo sharing. 

Prima che le porte del salone si aprano e si accendano i riflettori si parla tanto del mercato più importante, poco dell'evoluzioni dell'auto. Poi domani tutti sui prodotti dando il solito colpo al cerchio e alla botte tra motori elettrici e motori a combustione per far sempre gran cassa anche come piace ai cinesi. 

 

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