Volkswagen Golf le otto serie a confronto
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28 ottobre 2019

Golf, facciamo un ripassino

Golf I: dal 1974 al 1983

La prima scintilla.La prima Golf prodotta in serie uscì dalle linee dello stabilimento di Wolfsburg a marzo del 1974 e a partire da maggio era già presente nelle Concessionarie Volkswagen. Se per decenni il Maggiolino, e con esso il motore e la trazione posteriori, avevano dominato la scena, ora iniziava definitivamente una nuova epoca: quella del motore anteriore montato trasversalmente e della trazione anteriore. A questo passaggio avevano dato il via poco prima la Scirocco e la Passat, quest’ultima presentata nel 1973. Con la Golf, anche la classe dai maggiori volumi di vendita era stata convertita alla nuova tecnologia. Succedendo al leggendario Maggiolino, con i suoi 21,5 milioni di esemplari, la Golf I progettata da Giorgetto Giugiaro e dalla Volkswagen doveva soddisfare aspettative immense: portare avanti la storia di quella che era l'auto di maggior successo al mondo. La trasmissione moderna e sicura, la grande versatilità dello spazio offerta dal portellone e dallo schienale del divano posteriore ribaltabile e, per finire, il design ebbero un tale successo che già nell'ottobre del 1976 venne festeggiata la milionesima Golf. Della prima generazione di Golf (incluse tutte le versioni derivate e la Jetta, allora costruttivamente uguale) furono venduti 6,99 milioni di esemplari in tutti i continenti. Importante è ricordare che tra i sostenitori di Giugiaro c'era Ferdinand Piech che si presentò a casa del designer torinese in moto per cercare un primo approccio. La scelta di Volkswwagen di venire in Italia per pensare e disegnare l'erede del mito Maggiolino di Porsche si dovette principalmente al fatto che Fiat e l'Italia nel settore automobilistico in quegli anni era avanti anni luce rispetto a tutti e tanto aveva colpito la 128 per la disposizione degli organi meccanici che lasciavano tanto spazio per l'abitacolo, una formula dove si esprimeva bene anche l'Alfa con la Sud che aveva in più il motore boxer che tanto piaceva anche ai Porsche. 
 
Golf II: dal 1983 al 1991
Il primo stadio evolutivo. Fu questa Golf a democratizzare per la prima volta il progresso: questo grazie a tecnologie come il catalizzatore, il sistema antibloccaggio delle ruote o la prima trazione integrale di serie. Nel giugno del 1988 la Golf aveva già superato la magica cifra di 10 milioni di veicoli. Nell'estate del 1991 la seconda generazione della Golf andò fuori produzione dopo aver raggiunto i 6,3 milioni di esemplari.
 
Golf III: dal 1991 al 1997
Con la terza generazione della Golf, dall'agosto del 1991 la Volkswagen inaugurò una nuova era per la sicurezza. Da un lato la Golf III fu la prima a essere dotata di airbag frontali, a partire dal 1992; dall'altro, i grandi progressi nella struttura della carrozzeria portarono a un significativo miglioramento delle caratteristiche di protezione dagli urti. Guardando al passato è possibile riconoscere che, con questa Golf, la Volkswagen mise in atto una vera e propria rivoluzione della sicurezza passiva, poiché il miglioramento della protezione andò a beneficio di milioni di automobilisti in tutto il mondo. Alla Golf III sono anche legate numerose altre tappe significative di questo modello: il primo motore a sei cilindri (VR6), il regolatore di velocità (Tempomat), il primo catalizzatore ossidante per motori Diesel, l'impianto a iniezione diretta Diesel e i primi airbag laterali. Nel maggio del 1994, la Volkswagen festeggiò i 
15 milioni di Golf prodotte. Nel 1997 la terza generazione andò fuori produzione dopo aver raggiunto i 4,83 milioni di esemplari.
 
Golf IV: dal 1997 al 2003
Tra gli esperti di design, la Golf IV è tutt’oggi considerata un'icona di stile e un modello innovativo per la serie; sicuramente anche perché, con la sua linearità e il design del montante posteriore caratteristico, stabilì una continuità con la Golf I del 1974. Con la Golf IV, la Volkswagen realizzò uno standard di qualità completamente nuovo per il segmento. Parallelamente al debutto dell'ESP, la democratizzazione della sicurezza fece un ulteriore passo avanti. Un anno dopo, l'ESP divenne di serie in Germania. Nel 2001, in occasione del 25° anniversario della GTI, seguì quella che oggi è già ricercata come un classico, la Golf GTI da 180 CV e il 2002 vide la prima Golf con iniezione diretta di benzina FSI e il debutto dell'airbag per la testa di serie. Nel 2002, inoltre, la Volkswagen presentò una Golf super-sportiva: la R32, in grado di raggiungere i 250 km/h. Nel 2003 proprio la Golf R32 fu per la prima volta disponibile con cambio DSG a doppia frizione. Lo stesso anno, raggiunti i 4,99 milioni di esemplari, la Golf IV lasciò il posto sulle linee di produzione alla Golf V. Ma dove la Golf sbaragliò tutti fu nella costruzione con giunture laser e con una gamma motori innovativa che sui benzina era già euro 4! Chi comprava questa auto aveva molto di più. E cosa curiosa arrivo anche la strumentazione blu con lancette rosse di chiara derivazione aeronautica. 
 
Golf V: dal 2003 al 2008
La quinta Golf per comfort e dinamicità staccò più di un concorrente della classe medio-alta. E questo anche per qualità: a provare la solidità della carrozzeria saldata al laser fu dimostrato un aumento del 35% della rigidità torsionale nel 2003 con il debutto della Golf V. Per la prima volta la Golf fu inoltre disponibile su richiesta con airbag laterali nella zona posteriore, insieme ai sei airbag di serie (frontali, laterali anteriori e per la testa), per un totale di otto airbag a bordo. In fatto di comfort e dinamica, la Golf V guadagnò punti grazie, tra l'altro, al nuovo assale posteriore a quattro bracci e a un nuovo DSG a 
7 marce, ai proiettori Bi-Xenon, al sensore pioggia e al tettuccio panoramico, oltre al debutto del primo motore a benzina a iniezione diretta turbo nella Golf GTI e al primo Twincharger con doppia sovralimentazione turbo e compressore meccanico. Nel 2008, quando fu presentata la Golf VI, della generazione V erano stati prodotti 3,4 milioni di esemplari, in tutte le versioni. La Golf 5 bisogna non tacere che ci furono molte critiche sulla qualità degli interni e poco0 servì darle anche uno stappa bottigliette. Ma tra le chicche più interessanti la sospensione posteriore multilink a garanzia di massima sicurezza e tenuta di strada. Questa sospensione costa tanto ma da tanto. Veniva offerta su tutti i motori. All'epoca Volkswagen voleva solo il meglio per la Golf.
 
 
Golf VI: dal 2008 al 2012
In soli quattro anni, sulla base della sesta generazione presentata nel 2008, entro la fine di luglio 2012 furono prodotti altri 2,85 milioni di Golf. E anche questa volta la sicurezza fece grandi progressi: la carrozzeria saldata al laser era talmente robusta da raggiungere brillantemente il punteggio massimo di cinque stelle nel crash test Euro NCAP. Ora, a bordo venne inserito un altro airbag di serie: quello per le ginocchia. Per quanto riguarda la qualità, fu in particolare l'interno della Golf VI a essere innovativo. I nuovi sistemi di assistenza, come la regolazione dinamica automatica degli abbaglianti Light Assist, il Park Assist, l'assistenza alla partenza in salita e tecnologie come la regolazione adattiva dell'assetto DCC resero la World Car of the Year 2009 la Golf più evoluta di tutti i tempi. Erano inoltre disponibili funzionalità come il sistema Start/Stop e la modalità di recupero dell'energia, i fari direzionali adattivi e i gruppi ottici posteriori a LED. Su questa serie si aumentò la qualità degli interni ma per le versioni meno potenti si tornò a una sospensione più economica.
 
Golf VII: dal 2012 al 2019
Il 4 settembre 2012 a Berlino, la Volkswagen festeggiò l'anteprima mondiale della settima Golf. Già dal giorno dopo ebbe inizio nei primi Paesi la prevendita di questa campionessa di vendite (fino ad allora 29,3 milioni di esemplari). La nuova Golf pesava fino a 100 kg in meno, invertendo così la spirale del peso di cui si è spesso parlato. A seconda del motore, era stato possibile ridurre il consumo fino al 23% rispetto al modello precedente. Inoltre, la Volkswagen portò la Golf sul mercato con un'intera “armata” di nuovi sistemi di assistenza. Fra questi il sistema anti collisione multipla, il sistema proattivo di protezione degli occupanti, oltre al regolatore automatico della distanza ACC e al sistema di monitoraggio della distanza Front Assist, compresa la funzione di frenata di emergenza City. 
 

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