Mal d'auto? No, mal di normative!
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23 settembre 2019

mal d'auto: son le normative a far venire il mal di testa

Il mal d'auto c'era chi lo provava quando si andava tra le curve. 
Ora lo si prova prima di sedersi al volante.
Perchè a leggere tutte le norme, c'è da stare male. 

Dal primo ottobre partono nuove limitazioni per l’uso di veicoli euro 3 ed euro 4. 

Per molti è difficile comprendere con cosa si può circolare e quando perché tra Comuni e Regioni ci sono norme diverse e l’automobilista perde facilmente l'orientamento. 

Prendiamo come esempio un automobilista che vive in Lombardia.

In un Comune importante come quello di Milano si parla di FAP che è un termine coniato da Peugeot e non in uso presso altri costruttori. E già qui nasce un bell’equivoco. Volkswagen ad esempio l’ha identificato come DPF. Al di là del nome c’è anche da dire che all’inizio il FAP era con additivo mentre il DPF a secco: quindi già tra i due ci sono rese diverse. Forse anche per questo i legislatori hanno fatto distinzione tra veicoli con filtro antiparticolato in base alle emissioni riportate nel campo V5 del libretto di circolazione. Tutto ciò porta a pensare che molti veicoli euro 4 verranno limitati ma così proprio non sarà perché molti euro 4 diesel con filtro antiparticolato nel campo V5 hanno un valore di 0,001 che è il lasciapassare, almeno fino al 2022, quando verranno limitati assieme ai diesel euro 5. E qui sta un’altra “stranezza”: si mettono euro 5 ed euro 4 sullo stesso livello! Quando a livello di particolato ci sono importanti differenze!!!
In più attenzione che sempre a Milano nell’area B molti veicoli hanno limitazioni temporanee, nel senso che prima delle 7.30 potranno ancora circolare. 
 
Ma oltre ai comuni ci sono anche le Regioni che mettono semafori rossi alla mobilità. In Lombardia sempre come esempio si legge nel sito che: “ A seguito delle nuove disposizioni introdotte sono estese a tutto l'anno le limitazioni permanenti per gli autoveicoli Euro 0 benzina e diesel e Euro 1 e 2 diesel. Pertanto le limitazioni per queste tipologie di veicoli sono in vigore: dal lunedì al venerdì, escluse quelle festive infrasettimanali, dalle ore 7.30 alle ore 19.30, permanentemente tutto l'anno, a partire dal 1 ottobre 2018, nei Comuni di Fascia 1 e Fascia 2 (570 Comuni) della Lombardia”. 
 
E quali sono i comuni di fascia 1 o fascia 2? 
 
Quelli di fascia 1 sono 209 e poi si legge “…e nei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti appartenenti alla Fascia 2 (5 Comuni: Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e S. Giuliano Milanese)”. 
 
Ma attenzione, ci sono anche le deroghe, sempre leggendo dal sito della Regione: “Sono esclusi dal fermo della circolazione: veicoli elettrici leggeri da città, veicoli ibridi e multimodali, micro veicoli elettrici ed elettroveicoli ultraleggeri; veicoli muniti di impianto, anche non esclusivo, alimentato a gas naturale o gpl, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione (solo per i veicoli a doppia alimentazione benzina-gas); veicoli alimentati a gasolio, dotati di efficaci sistemi di abbattimento delle polveri sottili, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione, omologati ai sensi della vigente normativa veicoli di interesse storico o collezionistico, motoveicoli e ciclomotori dotati di motore a quattro tempi anche se omologati precedentemente alla direttiva n. 97/24/CEE del Parlamento Europeo e del consiglio del 17 giugno 1997, relativa a taluni elementi o caratteristiche dei veicoli a motore a due o tre ruote, cosiddetti euro 0 o pre Euro 1. Altre deroghe sono applicate a veicoli con particolari caratteristiche costruttive o di utilizzo a servizio di finalità di tipo pubblico o sociale: veicoli, motoveicoli e ciclomotori della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria, della Guardia di Finanza, delle Forze Armate, del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, della Croce rossa italiana, dei corpi e servizi di Polizia municipale e provinciale, della Protezione Civile e del Corpo Forestale; veicoli di pronto soccorso sanitario; scuola bus e mezzi di trasporto pubblico locale (TPL) - fatto salvo quanto già disciplinato per i veicoli di categoria M3 con delibera di Giunta regionale n. 4924 del 15/06/2007, con delibera di Giunta regionale n. 6418 del 27/12/2007, e con delibera di Giunta regionale n. 9958 del 29/07/2009; veicoli muniti del contrassegno per il trasporto di portatori di handicap ed esclusivamente utilizzati negli spostamenti del portatore di handicap stesso; autovetture targate CD e CC”.
 
Ora mettiamo caso che uno abiti in fascia 2 e debba andare in fascia 1: dove inizia e dove finisce? 
 
Oppure mettiamo caso che uno viva nella campagna veneta e voglio andare nella periferia di Milano, dove è obbligato a lasciare l’auto? 
 
Ancora leggendo sul siti della Regione Lombardia ci sono ulteriori deroghe, sempre si legge: “ULTERIORI DEROGHE - Sono derogati dal fermo della circolazione i seguenti veicoli: veicoli appartenenti a soggetti pubblici e privati che svolgono funzioni di pubblico servizio o di pubblica utilità, individuabili o con adeguato contrassegno o con certificazione del datore di lavoro, che svolgono servizi manutentivi di emergenza; veicoli dei commercianti ambulanti dei mercati settimanali scoperti, limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il luogo di lavoro dal proprio domicilio e viceversa; veicoli degli operatori dei mercati all'ingrosso (ortofrutticoli, ittici, floricoli e delle carni), limitatamente al percorso strettamente necessario per raggiungere il proprio domicilio al termine dell'attività lavorativa; veicoli adibiti al servizio postale universale o in possesso di licenza/autorizzazione ministeriale; veicoli blindati destinati al trasporto valori; veicoli di medici e veterinari in visita urgente, muniti del contrassegno dei rispettivi ordini, operatori sanitari ed assistenziali in servizio con certificazione del datore di lavoro; veicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili ed indifferibili per la cura di gravi malattie in grado di esibire relativa certificazione medica; veicoli utilizzati dai lavoratori con turni lavorativi tali da impedire la fruizione dei mezzi di trasporto pubblico, certificati dal datore di lavoro; veicoli dei sacerdoti e dei ministri del culto di qualsiasi confessione per le funzioni del proprio ministero; veicoli con a bordo almeno tre persone (car pooling); veicoli delle autoscuole utilizzati per le esercitazioni di guida e per lo svolgimento degli esami; veicoli dei donatori di sangue muniti di appuntamento certificato per la donazione”.
 
La sanzione prevista per l'inosservanza delle misure di limitazione alla circolazione varia da € 75,00 a € 450,00 ai sensi dell'art. 27 della Legge regionale n. 24/06. 
 
I Comuni non possono concedere deroghe speciali e personali al di fuori di quelle previste dai provvedimenti regionali. 
 
Ora se pensate che tutto ciò sia abbastanza, non illudetevi: alle limitazioni strutturali e permanenti si aggiungono le misure temporanee a livello locale al verificarsi di episodi di accumulo del livello di PM10 in atmosfera che mescolano ulteriormente le carte sul tavolo. 
 
A fronte di ciò viene da dire che Machiavelli era un dilettante. Che l’associazione automobilisti italiani, alias ACI, non serva a nulla. E in più che tutto ciò all’ambiente gran poco servirà perché fanno circolare delle auto a benzina che emettono almeno il doppio di CO2 rispetto alle diesel! E non paghi hanno messo già nel mirino le auto euro 5 diesel con filtri evoluti antiparticolato e addirittura le euro 6! 
 

 
 
 

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