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2 novembre 2016

auto e inquinamento: mettiamo un po' di puntini sulle i

La settimana scorsa è salito alla ribalta nuovamente il problema della CO2. L’Organizzazione meteorologica mondiale (omm) ha comunicato i nuovi dati sulla concentrazione media di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera che, per la prima volta, ha raggiunto un valore pari a 400 parti per milione (ppm) a livello globale.
 
Nissan a fronte di questo è stata celere nel diffondere un comunicato a favore delle auto elettriche, enfatizzando le emissioni zero. Cosa vera allo scarico ma non considerando tutta la filiera, cioè la fonte dove si recupera l’energia per muoverle e omettendo dati sul riciclo delle batterie a fine vita che, difficilmente comporteranno zero emissioni di CO2 per lo smaltimento.

Ma il vero problema oggi non è far sapere che l’auto elettrica non emette CO2 al suo passaggio o che l’auto a benzina o Diesel sia più o meno inquinante perché l’auto non è l’imputata per eccellenza mentre così facendo invece la si mette sul banco degli imputati. Ed è ora di finirla con la diatriba tra auto diesel, elettrica, ibrida, plug in GPL, metano... perché è come guardare la pagliuzza nell’occhio e non accorgersi che si ha una trave!
 
Bisogna infatti riconoscere che gli automobilisti europei e italiani sono tra i meno responsabili delle emissioni di CO2. E’ fondamentale sapere che i maggiori produttori di CO2 da combustibili fossili sono Cina e USA, non l’Europa. E per quanto riguarda l’auto non si dimentichi che negli USA il parco circolante utilizza motori a benzina di cilindrata doppia rispetto a quello europeo con tutte le conseguenze a livello di emissioni di anidride carbonica, quindi, mentre noi europei quando ci muoviamo poca CO2 produciamo, non altrettanto si può dire del consumatore USA ma anche di quello sud americano o russo. Le norme antinquinamento più severe sulla CO2 sono quelle CEE. A un conteggio approssimativo ma non lontano dal vero si può dire che il parco circolante USA emette il doppio di CO2 di quello europeo. E guardando più vicino a noi non si dimentichi che tante nostre auto datate, che per leggi "miopi" non posso circolare nei comuni italiani (le Euro 3 ad esempio e tra un po’ le euro 4) vengono spedite in Paesi vicini (est Europa) a noi dove invece sono ben accettate e siccome la CO2 non è ferma e immobile oltre al danno economico ci ritroviamo anche la beffa! Insomma: se il vicino inquina tre volte più di noi sarebbe meglio intervenire su di lui non su di noi perché lì ci sono grandi margini di miglioramento!
 
Sapere che un’auto a benzina o a gasolio emette meno CO2 di chi usa legna per riscaldarsi è importante come sapere che l’auto a GPL emette più CO2 delle Diesel e che l’automobile negli ultimi dieci anni è quella che ha fatto di più e meglio per ridurre le emissioni ma anche essere consci che non è vero che l’auto elettrica non emette nulla per mettere alla berlina i motori benzina e diesel che negli ultimi anni tra l’altro sono quelli più meritevoli perché hanno ottenuto i migliori risultati. Riuscire poi a capire che delocalizzare l’inquinamento non è intelligente perché il clima cambia e presenta ugualmente un conto salato a tutti sarebbe davvero la pietra miliare per un mondo migliore.
La morale di tutto ciò è che ci vuole un comitato appositamente creato con fondi dell’Unione Europea che giochi su scala globale e chiarisca una volta per tutte dove e come ci si deve muovere per ridurre le emissioni di CO2 indicando chi fa bene e chi fa male ma anche chi pesca nel torbido... E se questo rimarrà un sogno che almeno noi consumatori si stia attenti a non prendere lucciole per lanterne!

Lascia un commento:
 
angelo 2 novembre 2016 alle 6:45
condivido tutto ma reputo utopistico che l'europa faccia qualcosa. tutto e' sempre sullespalle de cittadini
zillo 2 novembre 2016 alle 6:52
diesel ha tanti nemici
badu 2 novembre 2016 alle 7:01
oggi non vincono i migliori ma gli intrallazzatori🤑
sandro 2 novembre 2016 alle 7:09
molto interessante e voglio aggiungere che il diesel avra' ancora vita lunga perche i sistemi per pulire i suoi scarichi costano ma anche i benzina avranno sempre piu' componenti per ibridizzarli quindi alla fine si uguaglieranno. oggi non e' come si pensava un po' di anni fa
ste 2 novembre 2016 alle 7:16
validi pensieri che vanno diffusi perche in fondo c'e' in gioco la liberta' e pochi l'hanno capito
Dav 2 novembre 2016 alle 7:23
concordo su tutto: basta demonizzare il motore a gasolio!
giacomo 2 novembre 2016 alle 7:49
sposo pienamente il tema e non capisco perche ci dobbiamo sempre far bagnare il naso
stefano 2 novembre 2016 alle 7:55
giusto tutto giusto
claudio 2 novembre 2016 alle 7:57
noi ci impoveriamo e gli altri si arrichiscono! ho svenduto per nulla la mia euro che e' partita per la bosnia...
giovanni 2 novembre 2016 alle 8:14
non sapevo che i benzina avrebbero montato il filtro antiparticolato. ma se mettessimo tutti questi sistemi sui riscaldamenti non si migliorerebbe l'aria nelle citta??? perche nessuno ne parla???
wolf 2 novembre 2016 alle 8:27
il cielo oggi si fa piu' sereno
lorenzo 2 novembre 2016 alle 8:37
e' stato ben scritto: ci sono troppi interessi di parte.
Niccolò 2 novembre 2016 alle 8:40
Assolutamente vero ! Mettono a noi un sacco di vincoli quando sono altri i veri responsabili !
mau 2 novembre 2016 alle 8:45
l'auto e' sempre sul banco degli imputati: dell'inquinamento degli aerei non se ne parla mai come dei vecchi bus in giro per le citta' o a di quelli elettrici che non funzionano e che sono abbandonati!
nando 2 novembre 2016 alle 8:51
tutto corretto ma omesso che anche l'uomo quando si muove produce co2😀😀😀
Fabio 2 novembre 2016 alle 9:30
Chiaro è chiaro ma a pagare sono sempre i soliti
Stefano 2 novembre 2016 alle 9:33
Europa ma di cosa parliamo è proprio vero che questa non è Europa perché almeno dovremo avere leggi che tutelano i consumatori di tutti gli stati..
Filippo 2 novembre 2016 alle 9:35
Negli ultimi mesi dei poteri forti si sono messi contro i motori tradizionali a discapito di cosa. ....
Giovanni 2 novembre 2016 alle 9:36
Qua gatta ci cova...
Alberto 2 novembre 2016 alle 9:41
Sono sempre i poteri forti a comandare. .che schifo
Francesco 2 novembre 2016 alle 9:46
come al solito abbiamo un governance poco illuminata
Mario 2 novembre 2016 alle 9:58
Finalmente qualcuno che dice come stanno le cose : tutto questo parlare delle elettriche come se si muovessero per magia .....
Gaetano 2 novembre 2016 alle 10:09
Nel 2021 le emissioni di Co2 si dovranno ridurre da 130 a 95 grammi/km e allora si vedrà chi vincerà
marco 2 novembre 2016 alle 10:20
Condivido le riflessioni. Polvere sottili, inquinamento sono in mimima parte dovute alle emissioni delle automobili ma si sa intervenire sulla circolazione delle auto è più facile che controllarele emissioni del riscaldamento. D' altronde in Italia l' automobile è la mucca da mungere con tasse di circolazione, passaggi di proprietà., accise carburanti.D' altronde in passato le quantità di anidride carbonica sono state oggetto anche di transazioni tra stati. quindi ben venga un protocollo serio sulle emissioni delle auto che sfati i falsi miti sull' auto ecologica dei verdi nostrani che guasti in passato han prodotto e producono al nostro paese.
fabio 2 novembre 2016 alle 10:22
molto interessante, ho letto che europa nel 2021 mette il tetto a 95 g/km di co2 mentre USA 121g, Giappone: 117g, Cina 119g. Sono senza parole!
Giuse 2 novembre 2016 alle 10:47
Giustissimo! Sono d'accordo su un comitato di controllo e che sia formato da persone competenti e serie
valentino 2 novembre 2016 alle 10:50
fanno questo solo per farci cambiare auto
Edo 2 novembre 2016 alle 10:51
Non sapevo che il GPL emettesse di più di una Diesel !
Dario 2 novembre 2016 alle 10:54
Vogliamo parlare dei riscaldamenti dei grandi edifici pubblici come ospedali, sedi amministrative regionali, provinciali, grandi condomini ecc ? quelli non inquinano ? L'auto è responsabile in minima parte!
Lollo 2 novembre 2016 alle 11:02
Continuiamo così, diciamo che gasolio e benzina vanno bene e non inquinano più dell'elettrico...se siamo arrivati dove siamo è prevalentemente merito di gasolio e benzina...tutto il resto sono chiacchere da bar
Ale 2 novembre 2016 alle 11:05
Siamo alle solite noi a dieta e gli altri all'ingrasso.
Fede 2 novembre 2016 alle 11:05
In europa siamo molto avanti sul tema ecologia. Il vero problema è il resto del mondo, un vero peccato che i politici europei non siano in grado di imporsi e subiscano sempre il volere di Cina, USA e Russia
Dado 2 novembre 2016 alle 11:13
Il problema non sono le auto, meglio lo sono solo in parte! Il vero problema sono le industrie...soprattutto quelle asiatiche!Se vogliamo veramente cambiare le cose dobbiamo iniziare nel nostro piccolo (se aspettiamo i politici stiamo freschi): - meno spostamenti in auto (se devo andare dal fruttivendolo a 500 m da casa posso farlo in bici o a piedi); - Più prodotti km 0 (le zucchine della zona sono piú buongiorno ne e probabilmente più sane, forse costano un po'di più ma ne vale la pena); - fare veramente la raccolta differenziata (e magari costringere anche i ns. conoscenti). Insomma comunque nciamo noi...in poco tempo le cose potrebbero cambiare radicalmente
Fabrizio 2 novembre 2016 alle 11:14
Finché i Paesi del Far East non si metteranno in regola tutti i nostri sforzi saranno vani.
gab 2 novembre 2016 alle 11:21
se auto elettrica sara' grandi problemi si avra': informative sulle procedure di smaltimento delle batterie e poi ne parliamo
sandro g. 2 novembre 2016 alle 11:36
diesel diesel e ancora diesel. non per niente sono i motori piu venduti. non trovo giusto che noi in europa vogliamo sempre fare i primi della classe
Costantino 2 novembre 2016 alle 11:58
Se migliorassero la mobilità pubblica utilizzeremmo meno auto. Il governo potrebbe chiedere il cambio delle caldaie vecchie e inquinanti anzichè prevedere che a breve possano entrare in centro solo veicoli Euro 7 venduti post 2017...
Stefano 2 novembre 2016 alle 12:10
La terra ha giá superato il punto del non ritorno...tutto quell che possiamo fare d'ora in avanti è cercare di ritardare il più possibile il momento del collasso...non lo vedremo nè noi nè i nostri nipotini, ma prima o poi accadrà
andrea f 2 novembre 2016 alle 12:29
ma perche tutti fanno a modo loro? i costruttori di auto non riescono a chiedere direttive uniche?
paolo 2 novembre 2016 alle 12:50
siamo sullo stesso pianeta ma e' come vivessimo in pianeti diversi. meditate gente meditate
Michele 2 novembre 2016 alle 12:57
E' vero : ora si fa un gran parlare di elettriche ma tra qualche anno, quando le batterie non saranno più efficienti dove le butteremo e quanto inquineranno?
chiara 2 novembre 2016 alle 13:31
non pensavo che gli europei fossero tanto impegnati sulla co2. mi ha aperto un mondo
Giova 2 novembre 2016 alle 14:13
Un comitato...così da garantire lo stipendio ad altri fannulloni che oltre a riempirsi la bocca di grandi parole non fanno nulla? La UE ha già moltissimi tecnici in busta paga, basterebbe chiedere a loro di studiare il problema e fornire una scelta condivisa...basterebbe la volontá di farlo...
Andrew 2 novembre 2016 alle 14:15
Quindi ioche devo cambiare macchina quale scelgo? Qual è oggi la scelta più ecologica?
alfredo 2 novembre 2016 alle 14:19
mi ha rovinato la digestione: leggere tutto cio' fa venire mal di fegato!
Overmobility 2 novembre 2016 alle 14:25
in queste ore e' uscito un interessante risultato da una ricerca che riguarda l'uso dell'automobile in Italia. Buona lettura. L’automobile è il mezzo di trasporto per cui gli italiani esprimono la maggiore soddisfazione. Infatti, in una scala da un minimo di 1 ad un massimo di 10 la soddisfazione degli italiani per l’uso dell’auto ottiene un punteggio di 8,4. In generale, poi, gli italiani sono molto soddisfatti dell’uso di mezzi di traporto individuali. Infatti anche bici e moto ottengono punteggi molto alti, pari a 8,3 (entrambi). La soddisfazione degli italiani è discreta per i treni ad alta velocità (7,8) e per la metro (7,3). Più bassi i punteggi ottenuti da autobus extraurbano (6,8), treno locale (6,2) e autobus e tram (6,1). Questi dati provengono da un’elaborazione di Isfort (Istituto Superiore Formazione e Ricerca per i Trasporti) e sono resi noti dal Centro Studi Continental.
Dalla elaborazione emerge anche l’identikit dell’utente maggiormente soddisfatto dell’uso dell’auto: donna, fra i 30 ed i 45 anni, casalinga, abitante nel nord-est in una città con 5.000 abitanti o meno. In generale l’auto è meno apprezzata nelle grandi città piuttosto che nei piccoli centri. Ad ottenere le preferenze del pubblico nelle grandi città sono mezzi più agili, come moto e biciclette. Sempre nelle grandi città è insufficiente (con un punteggio pari a 5,4) la soddisfazione espressa dagli utenti per l’uso di autobus e tram.
Il fatto che i punteggi sulla soddisfazione degli utenti per l’uso di mezzi di trasporto privati siano maggiori rispetto a quelli per l’uso di mezzi pubblici è dovuto al mal funzionamento dei trasporti pubblici nel nostro Paese, che, soprattutto nelle grandi città, si rivelano il più delle volte inaffidabili. Allo stesso tempo, però, la preferenza accordata dagli italiani all’uso di mezzi privati pone fortemente all’ordine del giorno la questione della sicurezza della circolazione sulle nostre strade, un aspetto su cui si può fare molto di più di quanto fatto fino ad ora al fine di diminuire il numero di incidenti e di persone che subiscono danni negli incidenti. Da questo punto di vista sarebbe necessario un forte investimento pubblico per migliorare lo stato delle infrastrutture stradali presenti in Italia, investimento che però non sembra all’ordine del giorno. Se questo fattore penalizza fortemente la circolazione sulle strade del nostro Paese, vi è anche da dire che le aziende coinvolte nel settore dei trasporti negli ultimi anni hanno proposto sul mercato importantissime innovazioni tecnologiche finalizzate a rendere la circolazione su strada più sicura.
 
niki 2 novembre 2016 alle 14:33
oggi e' tutto molto complicato e non facciamo nulla per semplificare
bruno g 2 novembre 2016 alle 14:53
trovo incredibile che ognuno faccia come gli pare
Giulio 2 novembre 2016 alle 14:59
Fa veramente ridere (per non piangere) che qui da noi impongano limiti così severi quando appena oltre confine non vige alcuna restrizione
eugenio 2 novembre 2016 alle 15:17
a noi automobilisti viene chiesto sempre di piu e nonostante cio continuiamo a preferire l'auto! siamo masochisti
Seba 2 novembre 2016 alle 15:20
Sono d'accordo con Giova : un'altro comitato quando siamo pieni di tecnici ? facciamoli lavorare di più e soprattutto che ci sia la volontà di farlo
Giorgio 2 novembre 2016 alle 15:23
E' vero , gli ultimi diesel sono efficientissimi in quanto a emissioni inquinanti. L'industria dell'auto ha ottenuto risultati strepitosi, il livello di CO2 deriva da altro e lì bisogna intervenire
volt 2 novembre 2016 alle 15:46
le elettriche fanno tanto parlare ma poco si vendono. su tutto il resto e' stato detto tutto
joe 2 novembre 2016 alle 16:08
finira come a chamois in valle d'aosta: tutti a piedi!!!
Ludo 2 novembre 2016 alle 16:08
Temo che ci siano un pò troppi interessi sotto per decidere concretamente per il bene comune ....
giacomo 73 2 novembre 2016 alle 16:50
e' come la velocita: da noi limiti a volte assurdi in altri paesi sciambola.
Lucio 2 novembre 2016 alle 17:18
Nelle grandi città possedere un'auto è diventato un vero lusso (parcheggi inesistenti, ZTL, area C, divieti di circolazione ecc..) ed è vero che, per fortuna, sono migliorati molto i trasporti pubblici. Certo è che la libertà che garantisce un'auto propria è impagabile e non sono tollerabili tutte queste limitazioni in virtù di un fantomatico interesse pubblico alla "salubrità dell'aria" !
ivan 2 novembre 2016 alle 17:21
le elettriche se le prendano i politici che nn le pagano e hanno tempo per aspettare la ricarica
Alberto 2 novembre 2016 alle 17:30
E' innegabile che c'è una grande confusione sull'argomento .....
saverio c 2 novembre 2016 alle 18:12
i burocrati ci stanno uccidendo
Roby70 2 novembre 2016 alle 19:31
E' però assodato che le elettriche inquinano meno durante il loro uso.
attilio 2 novembre 2016 alle 19:39
basterebbe poco per migliorare la vita di tutti e la salute del pianeta. questo ho letto e trovo pazzesco che cio' non sia possibile. sono rimasto anche colpito come l'auto sia il mezzo preferito nonostante tutti i balzelli e lacciuoli con cui si combatte quotidianamento per il possesso e l'uso.
Domenico 2 novembre 2016 alle 19:45
Per le elettriche mancano ancora le infrastrutture nelle città per cui è molto limitato il loro utilizzo e ancora troppo costose all'acquisto: ben vengano i miglioramenti sui diesel e benzina
massimo n 2 novembre 2016 alle 20:46
le case automobilistiche producono auto normative. vivere in un mondo libero e' accettare le diversita'
bau bau 2 novembre 2016 alle 21:20
allarme rosso c02 semaforo sempre verde al carbone al riscaldamento a legna all'edilizia selvaggia. andiamo avanti come i gamberi
Franco 2 novembre 2016 alle 21:20
Gli americani predicano bene e razzolano male
Ago 2 novembre 2016 alle 21:21
Bisogna fermare i cinesi !