Il Parlamento europeo oggi ha votato: dal 2035 solo auto a zero emissioni.
Le elettriche salgono alla ribalta.
Un cambiamento che comporterà tanti cambiamenti.
La maggioranza del Parlamento europeo ha deciso che dal 2035 nel Vecchio Continente si potranno vendere solo auto a emissioni zero.
Adesso manca solo il voto del Consiglio dell’Ue, atto puramente formale, prima della pubblicazione in gazzetta ufficiale.
Leggendo il testo non viene criticato il motore a combustione e la tecnologia in questione, quanto i combustibili che vi sono immessi e che rilasciano in atmosfera dosi di Co2. Ciò apre uno spiraglio ai carburanti alternativi ma la decisione presa cambierà tutto per la mobilità europea. Rimane solo lo spiraglio del 2026 che potrebbe aprire a una rivisitazione tra l'altro con le elezioni importantissime a questo punto del 2024.
Massimiliano Salini (Forza Italia/Ppe): «La messa al bando totale dei motori a combustione dal 2035 e la conseguente elettrificazione a tappe forzate è un grave errore industriale e politico, che mette a rischio migliaia di aziende e fino a 500mila posti di lavoro nella filiera dell’auto».
Jan Huitema (Renew, NL), uno dei grandi sostenitori dello stop alle auto termiche ha dichiarato: «La normativa incentiva la produzione di veicoli a basse e a zero emissioni e questi obiettivi offriranno chiarezza per l'industria automobilistica e stimoleranno l'innovazione e gli investimenti dei costruttori».
Soddisfatta anche la pentastellata Maria Angela Danzì, per gli aspetti sulla salute dell’uomo. «In Italia ogni anno 80mila persone perdono la vita per colpa dello smog». Peccato che la norma sia fatta sulla Co2 e non sulle polveri sottili.
Nel mentre, Ford in Europa si ristruttura. Nel Vecchio Continente taglierà 3800 posti di lavoro, ben più dei 3200 annunciati solo poche settimane fa. I tagli si giustificano con la minore complessità di costruzione delle auto elettriche rispetto a quelle termiche ma anche per la crescente presenza in Europa di nuovi agguerriti competitor.
Considerando che in Italia circolano più di 30 milioni di auto e che se ne vendono di nuove tra 1.5 e 2.3 milioni, ci vorranno almeno dieci anni per avere almeno la metà di auto elettriche sulle strade.
A fronte di questa decisione, bisogna ora accelerare sulle infrastrutture e sull’energia elettrica necessaria a garantire la mobilità individuale ma soprattutto noi cittadini dobbiamo documentarci meglio su chi mandiamo al parlamento europeo, iniziando a prepararci per bene alle prossime elezioni che si terranno nel 2024.