Honda
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13 gennaio 2020

macchine indietro tutta

L’industria dell’auto mette le macchine indietro tutta in Europa e le ultime indiscrezioni danno un’uscita pesante di Honda sia in UK sia in Turchia nonché un ridimensionamento in Belgio mentre Nissan continua a studiare tagli sia in UK sia in Spagna.

D'altronde non se la passano bene nemmeno Audi e Mercedes che per anni hanno fatto record e anch’essi oggi tagliano posti con l’accetta mentre Ford usa la mannaia e General Motors non si dimentichi che ha fatto scendere la ghigliottina, sempre nel Vecchio Continente.

Giusto per avere due numeri che aiutano a capire: si parla di qualcosa come 50 mila posti di lavoro che andranno persi. Come minimo.
E attenzione: se si considera l’indotto si potrebbe arrivare anche al doppio!!!

Ma c’è di più.

Quest’anno si perderanno molti modelli mito.

Ad esempio Volkswagen manderà definitivamente in pensione il Maggiolino e Fiat non dovrebbe vendere più negli USA la 500, perché a 8 anni dal lancio le vendite sono bruscamente precipitate agli inferi, si parla di un -40%!

Il caso della brusca fermata della 500 negli USA dovrebbe far riflettere. Un alto ex dirigente da noi interpellato ha detto a riguardo: "La piccole auto non vanno più. Oggi tutti vogliono i SUV. E poco importa se impattano maggiormente: questo deve far riflettere tutti e seriamente!". 

General Motors che solo vent’anni fa era la N.1 al mondo e ora stenta non poco, non a caso metterà fine alla Chevrolet Volt oltre a diverse Cadillac e alla Cruze.

Ma non sono solo le city car e le berline ad essere sul patibolo.

Attenzione anche a cosa succederà in casa Audi e BMW: la A3 non sarà più cabriolet e BMW non rifarà più la 3GT.
Entrambe queste due tedesche non sono state un successo come non lo è stata la Opel Cascada che anch’essa  non avrà futuro.
Sia Audi, sia BMW sia Mercedes, dopo anni di continuo aumento dell'offerta con infinite varianti di carrozzeria sembra che stiano rimettendo tutto in discussione perchè alcune sono state dei veri flop. 

In sostanza l’anno che è appena iniziato vedrà tagli di personale e riduzione di modelli: tutto però, sperano, poco gridato e raccontato.
Così da poter continuare a tenere alti i guadagni senza tanti stress. Perché da tempo l’interesse principe è fare cassa. E grazie anche al movimento sull'auto elettrica tutto ciò potrebbe aiutare non poco perché si ridimensiona con la scusa dei forti investimenti richiesti per l'auto elettrica che ricordiamo richiede molta meno mano d'opera per la sua costruzione ma anche molti meno componenti meccanici, andando così a favorire realtà gran poco radicate in Europa.
Ma a qualcuno sembra importare un ridimensionamento europeo?

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