trump
A proposito di...
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10 novembre 2016

Donald J. Trump e l'automobile

Sono in tanti a chiedere un commento sul Presidente degli Stati Uniti d'America: Donald J. Trump.
Quindi cambio programmazione.
 
Donald J. Trump l’ho incontrato a NY almeno in tre occasioni. Una fu divertente perché ci scontrammo all’uscita di un building: l’americano grande e grosso contro il piccolo italiano. Con l’occasione scambiammo due battute. In particolare sulle auto che ci stavano aspettando fuori. Io avevo una Quattroporte, Lui la sua limo con autista, ovviamente. Mi chiese come andava la Maserati. Mi sembrò un uomo “sul pezzo” perché infilò una serie di domande secche e mirate che mi stupirono non poco. Poi una battuta sulle supercar italiane in particolare sulla Lamborghini e io per cortesia su Corvette e Mustang. Mi gelò chiedendomi perché non avessi chiesto della Camaro! In contropiede buttai lì: “Le piace guidare?” e rispose: “non ho tanto tempo per farlo” non chiarendomi se gli piaceva guidare oppure no. Ho ancora questo dubbio ma anche la convinzione che sa sempre esattamente dove vuole portare una conversazione come l'Avvocato Agnelli e che è altrettanto persona educata e molto cortese. Un’altra volta parlai di aerei, mi colpì la sua maniacale attenzione ai dettagli. Lì capii che è un uomo non attento al dettaglio ma di più e che è uomo di comando che comanda non lasciando nulla al caso.
 
Quest’anno a Detroit, nota l’ascesa di Trump, ho domandato ad amici e conoscenti cosa avrebbe potuto significare una sua presidenza per il mondo dell’automobile. Tutti impegnati nel settore automotive hanno sostenuto che, secondo loro, Trump non sopporta operazioni come la delocalizzazione di siti produttivi in Paesi confinanti e che, se fosse salito alla Casa Bianca, chi era andato in Messico avrebbe avuto vita difficile perché Trump è 100% made in USA.
 
E, in effetti, durante la campagna elettorale Donald J. Trump è stato molto chiaro su questo.
 
A domanda se fosse più per GM, Ford o Chrysler, i più erano che fosse per la prima, la grande General Motors.
Ma queste sono chiacchiere da bar.
 
Sul tema auto elettrica si è molto discusso su un suo tweet che riguardava il desiderio mancato di Obama di riuscire a far circolare un milione di auto elettriche e, quindi, sul futuro dell’auto elettrica, se Trump fosse arrivato alla White House.
Tutti si è abbastanza convinti che l’auto elettrica con Trump al vertice dovrà dimostrare da sola se sarà in grado di imporsi.
Come è giusto che sia, senza inganni, senza trucchi e senza aiuti di Stato.

Si è pensato a VW ed ad altri costruttori impegnati in Messico. Solo VW occupa più di 15 mila persone e anche Audi si è messa a produrre là la nuova Q5. BMW è sempre negli USA ma anch'essa ha messo la prima pietra in Messico. Chissà cosa succederà ora?
 
In poche parole il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump è un uomo che si sente… quando passa ma soprattutto che sa cosa vuole e dove vuole andare. E’ preciso, maniaco nei dettagli. E tutto deve essere sempre perfetto. Per l’automobile in generale questo può essere un bene.  Obama passa alla storia come il Presidente che ha sistemato una situazione drammatica (GM, Chrysler…); Trump potrebbe entrare nella storia come il Presidente che non permetterà di finire come si era finiti.

Lascia un commento:
 
Davide 9 novembre 2016 alle 12:50
Mi sembra un commento lucido, anche se non sono stati approfonditi i possibili, forse probabili, aspetti negativi che la sua presidenza potrebbe avere sull'auto e in particolare sulle Case europee
Giagi 9 novembre 2016 alle 12:55
È già entrato nella storia, se in positivo o in negativo lo sapremo entro un anno!
Daniele 9 novembre 2016 alle 12:57
Che impatto potrebbe avere per FCA? Mi interessa la sua opinione
luca 9 novembre 2016 alle 12:58
speriamo bene
Terenzio 9 novembre 2016 alle 13:01
È l'inizio della fine, non solo per l'automobile...
gianluca 9 novembre 2016 alle 13:01
l'era dei furbetti ha le ore contate. comodo produrre dove si pagano meno tasse. ma questo deve valere per tutti
angelo 9 novembre 2016 alle 13:08
la pancia della america ha votato e adesso vedremo se sara' scelta buona o cattiva. sicuro che e' uno deciso
Fede 9 novembre 2016 alle 13:14
le furbe mosse tedesche adesso le pagheranno
gianni 9 novembre 2016 alle 13:17
cercheremo alleanze non conflitti nel mondo: mi sta piu simpatico
valerio 9 novembre 2016 alle 13:22
Non sapevo che l'audi q5 venisse prodotta in messico. anche quella che arriva da noi?
Gennaro 9 novembre 2016 alle 13:25
Educato e cortese? Ma sta parlando dello stesso Trump che è stato eletto?
italo 9 novembre 2016 alle 13:28
anch'io non sapevo di audi ma anche bmw. perche nessuno lo dice?
cesare 9 novembre 2016 alle 13:29
la penso come davide e sono cuioso come daniele
Alb 9 novembre 2016 alle 13:38
vedremo vedremo...
paolo 9 novembre 2016 alle 13:41
un'altra tegola su europa e tedeschi
Adriano 9 novembre 2016 alle 13:51
Con Trump tremate case automobilistiche europee !!!!
Angelo 9 novembre 2016 alle 13:52
Io sono moderatamente positivo sul nuovo Presidente
Claudio 9 novembre 2016 alle 13:55
È meglio attendere un po' prima di dare giudizi che possano essere forvianti! !!
Daniele 9 novembre 2016 alle 13:56
Non sempre un grande imprenditore è anche un buon politico Silvio insegna
Alex 9 novembre 2016 alle 13:57
Per le case Americane potrebbe essere una riscossa FCA 😞😞😞
Tomas 9 novembre 2016 alle 13:58
È l'inizio di una grande era ✌✌✌
Alessio 9 novembre 2016 alle 14:02
Speriamo che con questo Presidente non incomincino a rompere le scatole ad altre aziende automotive Europee ( BMW Mercedes. ..)
sandro 9 novembre 2016 alle 14:11
saran dolori per tanti
Andrea 9 novembre 2016 alle 14:11
L'america ha fatto la scellta giusta, al di là dei proclami e delle gaffe da campagna elettorale, sono sicuro che sarà un ottimo presidente che rimetterà ordine nel caos odierno e consentirà agli USA di tornare ad essere la potenza che era negli anni '80-'90
milano 9 novembre 2016 alle 14:19
siamo tutti convinti di sapere tutto e vivere in un unico mondo fin quando la realta' ci fa capire che siamo solo degli illusi
occ 9 novembre 2016 alle 15:15
non ha tempo per guidare e io guido per lui. a disposizione presidente
occ 9 novembre 2016 alle 15:15
overmobility😍
Marco 9 novembre 2016 alle 15:18
La vittoria di Trump apre scenari economici imprevedibili visto che i media nostrano e non solo hanno pensato solo alla sua immagine e non al suo disegno politico. Da un punto di vista energetico Trump è un fautore delle fonti tradizionali e quindi il mondo dell' automotive dovrebbe trarne vantaggio . Il promesso disgelo con Putin dovrebbe portare ad un rialzo nel medio termine del prezzo del petrolio. la politica espansiva promessa agli elettori dovrebbe giovare anche ai 2 big americani dell' auto Ford e GM a patto che non delocalizzino le produzioni specialmente nell'odiato Messico. Da verificare i rapporti con l' Europa e quindi con le case europee (in primis BMW e Mercedes) che producono negli Stati Uniti i suv che vendono sul mercato europeo. Delicata la situazione della casa (eufemisticamente) italiana con head quarter a Detroit. Marchionne ha ricevuto molti quattrini da Obama con i quali ha salvato Crysler e quindi Fiat.Obama fino all' ultimo ha sostenuto la sua rivale alla presidenza e Trump questo potrebbe ricordarselo.e porre particolari condizioni per la concessione di ulteriori incentivi.
tony 9 novembre 2016 alle 15:32
abbiamo tra noi kissinger. analisi comunque di marco che condivido pienamente. overmobility cosa dice a riguardo?
alessio 9 novembre 2016 alle 15:41
marco for president
giorgio 9 novembre 2016 alle 15:47
ha ragione marco: da noi in italia non hanno detto nulla dei programmi di trump. tutti a seguire la clinton che da 20 anni impazzava prima col marito poi con obama!
carm 9 novembre 2016 alle 15:58
mi fanno ridere quelli che dicono che trump non manterra cio che ha detto: non sono come i nostri politici. con il n1 di ford ha gia picchiato duro
Fra01 9 novembre 2016 alle 16:07
buono il commento di marco
giova 9 novembre 2016 alle 16:18
divertente lo scritto di ovemrobility interessanti i commenti. bisogna anche capire se è stato un voto di protesta oppure no.
Hellas 9 novembre 2016 alle 16:31
Trump farà bene all'America e al resto del mondo.Quantomeno non è un burattino al soldo dei poteri forti
Peppe 9 novembre 2016 alle 16:49
Inutile fare previsioni, bisognerà attendere almeno 1 mese, poi si potrà iniziare a capire se andremo verso il baratro o versouna nuova golden age
ugo 9 novembre 2016 alle 16:49
è un attacco alla globalizzazione
egidio 9 novembre 2016 alle 16:50
torneranno le grandi berline i giganti pick le immense suv
Jean 9 novembre 2016 alle 17:04
Triste che abbia vinto Trump, felice che abbia perso la Clinton
Overmobility 9 novembre 2016 alle 17:23
X Daniele su FCA. FCA è molto esposta su Messico e Canada e Marchionne con il tentativo di fusione con GM ha pestato un po' di piedi. Non si dimentichi nemmeno che Marchionne è stato tanto legato a Obama. Detto ciò bisogna però anche riconoscere che Marchionne è uomo che sa sempre ottenere il meglio quindi mai sottovalutarlo e quindi sottovalutare FCA.
Overmobility 9 novembre 2016 alle 17:24
X Valerio: si l'Audi Q5 è made in mexico
Overmobility 9 novembre 2016 alle 17:29
X Gennaro: educato e cortese Trump lo è stato. Mi spiace, forse quando è con Lei si comporta in maniera diversa o forse Lei lo conosce meglio di me. Le chiedo la gentilezza di non raccontarci le cattive abitudini del neo Presidente degli Stati Uniti almeno in questi primi giorni. Un po' di rispetto ed educazione. Appunto.
Overmobility 9 novembre 2016 alle 17:29
X Italo: non è vero che nessuno lo dice. Molti organi di informazione ne hanno parlato.
Overmobility 9 novembre 2016 alle 18:27
X Tony: l'analisi di Marco ha un suo perché ma prima è importante focalizzare che il voto USA segue quello del Regno Unito ed entrambi mandano la globalizzazione al diavolo perché ha dato tanto a pochi ma soprattutto poco a tanti.
 
Oggi le classi medie americane e europee sono con le ossa rotte, il risparmio non viene più tutelato e da loro è arriva la richiesta di cambiare politica. Quindi è la globalizzazione che inizia a scricchiolare con tutte le potenziali conseguenze del caso, anche per il settore automotive.
 
A questo punto sarà importante capire in fretta le mosse degli USA e del Regno Unito: cosa hanno in testa infatti nessuno ben lo sa. Fari accessi sui loro numeri 1 ma anche sul loro staff per vedere se lo cambiano e quanto ma anche con chi. Perché un uomo al comando può ma non tutto se non ben aiutato. E questa sarà la prima vera mossa che mostrerà cosa potrebbe succedere o cosa non succederà. In tutto anche nel settore automotive dove oggi ci sono appunto solo grandi immense compagnie globali.
 
Tom 10 novembre 2016 alle 8:01
a trump le auto non penso piacciano è come berlusconi
Mauri72 10 novembre 2016 alle 8:14
clinton fece passare dalla lincoln alla cadillac trump dalla cadillac alla rolls
da66 10 novembre 2016 alle 8:45
davanti a noi grandi temi. non sapevo che tutti producessero in messico. e' davvero il cavallo di troia.
nico 10 novembre 2016 alle 8:48
ho letto su molti siti delle auto di trump e mi ha colpito la blindatura della cadillac presidenziale: piu che un'auto e' un carroarmato
Fabrizio 10 novembre 2016 alle 9:12
E' vero: molto dipende dallo staff che circonda questi uomini, anche Trump potrebbe rivelarsi uomo più equilibrato di quanto sia apparso in campagna elettorale
Vintage 10 novembre 2016 alle 9:14
Adesso per gli americani che producono in messico son dolori... anche per fca... per i tedeschi... per tutti!!
bruno 10 novembre 2016 alle 9:46
trump tritura l'auto elettrica
Stefi 10 novembre 2016 alle 10:01
Credo che i commenti ora siano superflui. Bisogna vedere quali saranno le sue prime azioni e solo dopo si potrà valutare
Roberto 10 novembre 2016 alle 10:08
Alla faccia degli scettici, farà grandi cose. Attendete e vedrete!
Saverio 10 novembre 2016 alle 11:26
E' vero che è presto per giudicare, ma la sua campagna elettorale è stata chiara, credo che le Case non americane avranno parecchi problemi
Tiziano 10 novembre 2016 alle 11:28
Marchionne avrà le sue gatte da pelare, ma credo che riuscirà a trovare una soluzione, in fondo FCA è anche americana.
renato 10 novembre 2016 alle 11:50
obama ha dato soldi a pioggia a tutti creando un debito esplosivo ma nessuno lo ricorda
Enzo 10 novembre 2016 alle 11:51
Finalmente uno che farà ordine !
Mirco 10 novembre 2016 alle 12:17
Finalmente un uomo con le idee chiare che bada al sodo e se ne sbatte del finto perbenismo che invade la politica mondiale. Speriamo che cambi veramente le cose
Osvaldo 10 novembre 2016 alle 12:18
Tra il dire e il fare...vedremo
Girolamo 10 novembre 2016 alle 14:10
Voglio vedere le furbette tedesche ora che combinano...
Filo78 10 novembre 2016 alle 16:11
Trump favorirà e sosterrà tutto ciò che made in Usa compresa, ovviamente, l'industria automobilistica e per noi europei saranno dolori
Luigi 10 novembre 2016 alle 16:14
Il prossimo futuro è, per noi europei, grigio, per non dire nero... stretti come siamo tra giganti: Usa da un lato e Russia e Cina dall'altro
Marcello 10 novembre 2016 alle 16:17
Ormai l'Europa non conta più, solo la Germania potrebbe in qualche modo competere ma con uno come Trump al vertice la vedo difficile
Massimo 10 novembre 2016 alle 16:38
Bisognerebbe anche sapere come la pensa sull'ambiente
Ale69 10 novembre 2016 alle 16:58
Gli americani sono stufi quanto noi: aiutare gli altri sì ma non a discapito dei propri interessi e basta manovre da furbetti !
Dario 10 novembre 2016 alle 17:06
Dell'ambiente e dell'auto elettrica secondo me non gli interessa niente